Zugliano di Pozzuolo (UD),
20 Febbraio 2010
Centro “E. Balducci”, Sala
mons. Luigi Petris
Presentazione
del volume
QUESTO STRAORDINARIO GESÙ DI
NAZARET
Commenti ai vangeli di don
Pierluigi Dipiazza
Introdotta e moderata dal giornalista del
Messaggero Veneto Gianpaolo Carbonetto, la
serata è stata aperta da Angelo Failutti,
presidente del Centro Balducci. Sono seguiti
interventi della teologa Cristina Simonelli, di
Don Mario Vatta, fondatore della comunità di San
Martino al Campo a Trieste, e dell’autore dei
testi Pierluigi Di Piazza. I vari interventi
sono stati intercalati da intermezzi musicali di Chiara Rossi,
arpista e
di Francesca Rossi, violinista, rispettivamente
diplomata e studentessa al
Conservatorio Tomadini di Udine, con letture
dell’attrice Giuliana Musso. |
Documentazione fotografica in ordine di entrata...
Apertura e
successivi intermezzi musicali di Francesca Rossi, violino e di Chiara
Rossi, arpa...
...e da letture di dell’attrice Giuliana Musso
Saluto e introduzione
Angelo Failutti
Presidente del Centro Balducci
Moderatore e coordinatore
Gianpaolo Carbonetto
giornalista de “Il Messaggero Veneto”
Interventi di
Cristina Simonelli,
teologa...
don Mario Vatta,
fondatore della comunità di San Martino al Campo,
Trieste
don Pierluigi Di Piazza,
autore dei testi
Il libro raccoglie i commenti ai Vangeli della domenica
che dalla fine del 2007 al 2009 sono stati ospitati da
“Il Messaggero Veneto”. Se ne fa carico con convinzione
l’Associazione-Centro di Accoglienza e Promozione
Culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano.
Il Vangelo è Parola, è
rivelazione di Dio, è Gesù di Nazaret; è profezia
sull’essere umano e sulla storia: svela, propone,
denuncia, verifica, conforta, sostiene. Resta annuncio
teorico, se la profezia non è coinvolta profondamente
nelle storie delle persone e dell’umanità intera. Se la
Parola comunica continuamente l’ulteriorità rispetto ai
momenti storici, nello stesso tempo è pienamente
coinvolta nella storia perché prima e soprattutto è
annuncio di liberazione, di umanità, di giustizia, di
pace, di accoglienza, di fraternità; perché provoca
l’esigenza dell’impegno e della coerenza per attuarle.
La Parola che noi osiamo
commentare sono le parole, le relazioni, i gesti di Gesù
di Nazaret; è lui la Parola. Una presenza, la sua,
dirompente e illuminante; radicale, esigente e
consolante. La nuova umanità che lui propone e inizia
risponde alle esigenze profonde delle donne e degli
uomini di buona volontà; essere coinvolti dal suo
Vangelo significa diventare umani e contribuire a
rendere molto più umano questo mondo.
Troppo spesso il Vangelo
è annacquato, limitato, trascurato, tradito perfino
nella Chiesa e nelle chiese, proprio a motivo della sua
radicalità e dell’esigenza di fedeltà e coerenza che
richiede. Altre volte nella storia è stato, e lo è anche
oggi, usato e strumentalizzato per attuare poi il
contrario del suo insegnamento: basti pensare al
riferimento alle radici, all’identità, alla cultura
cristiana.
I commenti ai Vangeli
raccolti in questo libro sono un umile, convinto,
coinvolto tentativo di attualizzarne il messaggio nelle
vicende delle nostre storie, della storia dell’umanità.
Il titolo che ho scelto per
questa raccolta non è dunque casuale. E’ l’espressione
commossa che spesso emerge anche nelle riflessioni dell’Eucarestia
della domenica: “Questo straordinario Gesù di Nazaret”;
straordinario per la sua umanità, la sua vicinanza, la
sua compassione, la sua fiducia, il suo incoraggiamento;
per la sua radicalità, la sua libertà, il suo coraggio;
per la sua fedeltà e coerenza; per le sue sofferenze, i
suoi dubbi, il suo affidamento; per la sua morte come
vittima e la sua vita oltre la morte come testimonianza
delle possibilità inesauribili e permanenti della vita;
per il suo lasciar trasparire sul suo volto di
umanissimo uomo, il volto dell’umanissimo Dio. Appunto,
questo straordinario Gesù di Nazaret.
Ringrazio per le
riflessioni introduttive Cristina Simonelli e Andrés
Tamayo. Ringrazio le persone che con la loro
disponibilità si sono impegnate per questa
pubblicazione.
Nella speranza che possa
essere utile. Pierluigi Di Piazza
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il
pubblico presente nella
Sala mons. Luigi Petris
del
Centro “E. Balducci”
di Zugliano
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