Festa dell'AMICIZIA 2004 Anche se noi italiani non perdiamo mai occasione per fare festa, di "festa dell'amicizia" dalle nostre parti non si è ancora sentito parlare, e forse queste quattro righe messe insieme frettolosamente, potrebbero essere il classico sasso lanciato nello stagno... Che aldilà dell'oceano il giorno 20 Luglio si festeggiava l'AMICIZIA, me lo aveva segnalato la mia amica Maria Ines Castellani, in uno dei nostri frequenti contatti telefonici. Il messaggio in spagnolo di una certa Paola inviato in FW, seppur mandato in forma impersonale, mi è sembrato degno di essere inserito nella HOME del "natisone". E' stata la risposta al messaggio di Carlo Zilli di Campana (Argentina) a farmi venire l'idea di fare un gesto concreto di amicizia, tanto che verso le 9, prima che il sole prendesse forza, sono partito per un giro nel Friuli, per salutare gli amici dei miei amici lontani. La prima tappa è stata in Via del Bon a Udine, per portare i saluti a Remigio Zilli e signora, intrattenendomi per circa mezz'ora nell'ampio cortile con tanto verde e tanti fiori e l'argomento di conversazione è stato esclusivamente Carlo Zilli e la sua famiglia... Ho salutato i coniugi
Zilli prendendo la strada verso est, ma ingannato dal nome, ho preso Via
Premariacco, una strada che finiva nei pressi del torrente Torre, in una
zona veramente poco raccomandabile. Fatto retromarcia ho puntato
decisamente verso la strada che conoscevo, forse più lunga ma più
sicura... Casali Oselin in direzione di Pradamano, rotonda dei Paparotti
in direzione di Grado, e arrivato in località Crosere, ho girato a
destra in direzione di Mortegliano per arrivare a Castions di Strada.
Avevo gia segnalato il mio arrivo ad Armida, la sorella di Walter
Cibischino e quando sono arrivato davanti a casa sua, ho trovato il
portone spalancato. Ho consegnato ad Armida
una EDICARD (acquistabile presso le ricevitorie SISAL), con la quale può
telefonare in nord-america per ben 650 minuti. Avevo preparato un
biglietto con tutti i numeri scritti in grande, e dopo un calcolo
mentale del fuso orario (ad Ottawa erano le 5 di mattina), abbiamo
sperimentato l'economico sistema telefonico. Armida è stata molto brava,
perchè la voce assonnata di Walter ha subito risposto alla chiamata,
potendo fargli un escursus sul suo recente viaggio in terra elvetica.
Durante e dopo la conversazione telefonica, mi sono dato da fare con la
mia digitale, mentre dopo un rapido controllo all'orologio ho calcolato
che avrei avuto il tempo di fare un salto a San Andrat del Cormor per
abbracciare Giovanna, una delle sorelle di Gustavo e Luigi Mion di
Ottawa. Anche Giovanna mi ha
accolto con un grande sorriso, insistendo perchè mi fermassi per il
pranzo, ma il mio programma era quello di rientrare al più presto
possibile... faceva veramente molto caldo. Prima di riprendere la strada
del ritorno, siamo stati raggiunti da Gino, il marito di Giuliana Mion,
e dopo qualche flash, ho di nuovo puntato in direzione del Matajur, per
me un vero e proprio punto di orientamento.
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