Valli del
Natisone, Luglio 2003
Stop al radar: Matajur
salvo
 |
 |
L'apertura dei
lavori da parte del portavoce del comitato
«Radar no grazie - Radar ne hvala», Antonio De Toni |
Clima, alluvioni e prevenzione –
Lunedì 28 luglio, presso la sala consiliare di S. Pietro al Natisone, si
è tenuta una importante tavola rotonda promossa dal comitato «No radar»
con l'intervento di Stefano Micheletti, direttore dell'Osservatorio
meteo regionale del Friuli-Venezia Giulia, e Alfonso Crisci, tecnico
dell'Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche
(Cnr) di Firenze. Si è parlato non solo dell'utilità dei radar
meteorologici e degli strumenti alternativi, ma anche, avvalendosi dei
dati del Cnr, delle motivazioni dei cambiamenti climatici dei suoi
effetti in Friuli, e anche della localizzazione in futuro dei maggiori
rischi di alluvione nella Provincia di Udine.
 |
 |
 |
Le relazioni degli
esperti di meteorologia |

"Non siete riusciti a
capire il profondo valore affettivo che la gente delle Valli del
Natisone attribuisce al monte Matajur". Così l'assessore regionale
Gianfranco Moretton si è rivolto ai tecnici della Protezione civile
regionale per comunicargli la decisione, maturata all'interno della
Giunta, di stralciare il progetto, partito da Roma, di realizzare un
radar meteorologico in cima alla montagna-simbolo della Slavia Friulana.
Lo ha riferito lo stesso Moretton mercoledì 23 luglio, ricevendo a
Trieste i membri del comitato «Radar no grazie - Radar ne hvala», che
gli anno consegnato anche le 1305 firme raccolte.
Il radar, che rientra in una rete a carattere nazionale, volta alla
prevenzione degli eventi alluvionali, verrà realizzato lo stesso ma in
Carnia (tra Sutrio e Paluzza). Moretton ha assicurato che questa volta
l’iter verrà portato avanti in pieno accordo con le amministrazioni e le
popolazioni locali, al contrario di quanto avvenuto nelle Valli del
Natisone. È stata infatti una inchiesta giornalistica del settimanale
diocesano «la Vita Cattolica» a rivelare i contenuti di una ordinanza
urgente firmata dal presidente del consiglio, che avrebbe permesso alla
Regione di realizzare il radar in barba a tutte le norme di tutela
ambientale e paesaggistica, pregiudicando definitivamente un ambito
naturalistico impareggiabile con una torre alta 25 metri, sovrastata da
un gigantesco pallone bianco. (Roberto Pensa - Estratto da La Vita
Cattolica)

Note - Non
possiamo che essere soddisfatti dei positivi sviluppi finali della
vicenda "radar, no grazie". L'immagine del Matajur ha fatto da
sfondo a tante foto presenti nel sito e non abbiamo quindi avuto difficoltà a
"pescare" dall'album fotografico, alcune immagini del "nostro Matajur" già pronte.





|