A colloquio con il sindaco di Premariacco Rocco
Ieracitano
Turismo e natura: è la
scommessa del prossimo futuro
Iniziato il recupero della
viabilità rurale e lungo il Natisone
per realizzare percorsi naturalistici
Signor Sindaco, quali
sono i tratti più significativi delle realtà lavorative del Comune?
- Il Comune di Premariacco si estende per 40 kmq, principalmente in
piano e in minor misura in collina. Vi risiedono oltre 4.000
persone. Tre sono i centri maggiormente abitati: Premariacco, quale
capoluogo, Orsaria e Ipplis. Il territorio è attraversato dal fiume
Natisone, che per la parte più a nord si sviluppa entro una forra
dalla bellezza naturalistica unica, e nella parte più meridionale si
allarga, si caratterizza per le sponde più basse, mantenendo,
comunque, qualità ambientali di pregio. L'attività economica
principale è di tipo industriale/artigianale ed è rappresentata dal
settore legno. Per numero di aziende e addetti, il Comune è la
"terza gamba" del distretto della sedia, che ha in Manzano e San
Giovanni le comunità maggiormente rappresentate.
Oltre al settore legno,
quali le altre attività preminenti? A fianco di questo settore,
operano numerose aziende agricole vitivinicole, che hanno saputo
sviluppare, in più generazioni, il prodotto vino, raggiungendo
posizioni di assoluto valore nel mercato nazionale e internazionale.
Ricordo che, grazie a queste presenze qualificate, Premariacco
aderisce all'associazione nazionale Città del Vino da molti anni.
L'altra faccia dell'agricoltura, rappresentata dall'attività
zootecnica e seminativa, è stato il settore principale di
occupazione nel primo e secondo dopoguerra, mentre ora presenta
dinamiche simili ad altre realtà locali e italiane, ossia forte
contrazione del numero di addetti. Accanto ad attività finalizzate
al fabbisogno familiare, si sono però sviluppate nuove imprese,
indirizzate ad un pubblico selezionato, di nicchia, che ricerca
qualità abbinata ad un prezzo accettabile. Mi riferisco
all'allevamento bovino e suino di qualità certificata e
all'ospitalità agrituristica. Sono novità relativamente recenti,
però significative, che stanno ottenendo riconoscimento e consenso
da parte di un numero crescente di clientela.
Il Comune di Premanacco non
è, dunque, una località dormitorio? - Assolutamente no, in
quanto buona parte dei residenti sono qui occupati. Desidero
ricordare, inoltre, la presenza radicata e ormai pluridecennale
della locale cooperativa di consumo, che opera nei settori
alimentare, agricolo, dell'edilizia, floristico e della ferramenta.
Il settore commerciale è comunque destinato a svilupparsi nel futuro
prossimo, grazie ad un complesso polifunzionale (alberghiero e di
servizi vari) che sorgerà nei pressi della frazione di Ipplis. Sotto
il profilo culturale e turistico, cosa offre il territorio che lei
amministra? - Abbiamo la presenza di circa 25 associazioni, che
fungono da collante fra amministrazione pubblica e cittadini. Una
Pro Loco particolarmente attiva e l'ultima nata, l'associazione di
volontari civici, che opera proficuamente a supporto degli anziani,
dei bambini della scuola primaria e delle famiglie con problematiche
varie. Disponiamo di una sala teatrale attrezzata, ancorché di
dimensioni contenute (150 posti a sedere). Aderiamo, inoltre, alla
aggregazione fra Comuni denominata "Noi cultura", che programma le
attività culturali. Facciamo parte di "Territoria nordest", che
raccoglie i rappresentanti di sei Comuni, che sviluppano assieme le
tematiche legate al turismo.
Quali risultati avete
ottenuto? - Sono due i settori nei quali gli investimenti non
sempre sono riscontrabili facilmente. Possiamo dire che le
iniziative sono varie e che cerchiamo di toccare le sensibilità più
diverse, a volte riuscendoci e altre, probabilmente, meno. In ogni
caso, pur in un periodo di crisi economica, riteniamo che le
iniziative pubbliche debbano essere confermate e, possibilmente,
ampliate, magari con la collaborazione dei cittadini e delle
attività che operano sul territorio. Vorremmo che quanto
l'amministrazione fa, venisse recepito quale contributo alla
crescita culturale e all'incremento di quelle attività turistiche
legate alla scoperta dei luoghi, dei prodotti tipici e
dell'ospitalità che, riteniamo, possano connotare positivamente il
nostro territorio. Ad esempio: abbiamo iniziato, con la nostra
amministrazione, a recuperare la viabilità minore, in particolare
quella che si sviluppa a margine del fiume Natisone. L'iniziativa
intende promuovere il recupero a fini turistici e ricreativi del
Natisone, delle sponde e dei terreni più prossimi. La viabilità
minore (ciclo/pedonale) altro non è che la riproposizione,
attualizzata, dei vecchi sentieri e strade di campagna, che hanno
perso la funzione di collegamento tra i cittadini, per assumerne una
nuova, legata alla godibilità del territorio e alla sua
salvaguardia. Anche per le piste ciclabili stiamo lavorando e nei
prossimi anni ci saranno dei nuovi percorsi che consentiranno di
muoversi sul territorio in sicurezza. |