E' sempre lo stesso Dio?
(La
Vita Cattolica del 10 Maggio 2006)
QUANDO
IL VESCOVO Romero diceva ai soldati: "In nome di Dio vi supplico, vi
scongiuro, vi ordino: cessate la repressione"; quando in nome di Dio
i kamikaze abbattono le Torri Gemelle l’11 settembre; quando in nome
di Dio Bush lancia la guerra infinita», è sempre lo stesso Dio,
quello di cui si parla? O non ci si deve chieder molte volte in
effetti «se questo è un Dio?».
Sono alcuni dei quesiti sui quali si interroga Raniero
la Valle nel volume «Se questo è un Dio» (Ponte Alle Grazie editrice
2008) che sarà presentato martedì 13 maggio, alle 20.30, nella sala
polifunzionale «Mons. Luigi Petris», a Zugliano, in un incontro
organizzato dall’associazione e centro di accoglienza «E. Balducci»
onlus.
Oltre all’autore, interverranno il teologo Dino
Pezzetta, il giornalista Gianpaolo Carbonetto e don Pierluigi Di
Piazza, responsabile del Centro Balducci.
Il libro si pone la questione della fede non solo per
la sua affermazione o negazione, ma prima e soprattutto per quello
che riguarda Dio: quello creduto, o quello negato... Il percorso
storico, documentato e coinvolgente, giunge fino a noi, per aiutarci
a riflettere, appunto, di quale Dio si tratti, «quando in nome di
Dio è proibito al fuori-casta indiano perfino avvicinarsi a un
bramano per non contaminarlo; quando in nome di Dio si afferma che
solo nel matrimonio si può restare individui, essere una coppia e
mettere al mondo dei figli». LaValle punta l’attenzione sul
dibattito sempre più acceso su ateismo e religione, laicità e
clericalismo, libertà e dogmatismo.
«Molte volte coloro che l’uomo hanno sfigurato e
distrutto così da non farlo apparire più un uomo, lo hanno fatto
appellandosi a Dio – sottolinea lo scrittore –; e anche ora,
nell’irrompere delle reciproche violenze, si pone la questione se
sia un Dio quello nel nome del quale si compiono tali cose. La
percezione è infatti che se si sbaglia su Dio, l’uomo è perduto». |