Udine, 23 Novembre 2007
Alla Fiera di Santa Caterina
(di Devis Macor)

Nel 2006, era stato fatto un breve servizio con una documentazione di
carattere storico sulla tradizionale fiera di Santa Caterina, in particolare
ci si era soffermati sull’origine della fiera.
Quest’anno ho pensato comunque di dare spazio a questa
antichissima e conosciutissima fiera soffermandomi però sull’aspetto
"commerciale" e "ricreativo" della stessa. Non dirò molto sia perché, come
sempre, il servizio fotografico "parla da solo", sia perché sempre in questa
pagina è disponibile un dettagliato articolo tratto dal messaggero veneto
del 26 novembre 2007.
Purtroppo il sottoscritto è potuto passeggiare per la
fiera sono nel pomeriggio-sera di venerdi 23 novembre e non nei successivi
giorni a causa di impegni personali altrove, quindi il servizio fotografico
qui esposto riguarda solo la prima giornata della fiera.



A differenza di tutte le altre mie recenti "uscite",
questa volta il tempo è stato decisamente più inclemente… che si sia voluto
prendere una rivincita per le mie affermazioni di ottobre alla castagnata?
Scherzi a parte, nonostante la pioggia intermittente e una riduzione
dell’affluenza di venerdì, la fiera era lo stesso "viva": la gente
passeggiava per piazza I Maggio bene attrezzata con ombrelli e impermeabili
e i più irriducibili passavano da una bancarella all’altra sempre a caccia
dell’affare. Fortuna ha poi voluto che domenica, proprio il giorno di Santa
Caterina, il tempo abbia concesso una tregua che ha permesso di ottenere
un’affluenza record a compenso dell’inizio "sotto tono".

Da quando mi ricordo, e cioè da quando ero piccolo, mi
è sempre piaciuto passeggiare per la fiera di Santa Caterina: è un autentico
spettacolo dei sensi! Si possono osservare tutte le tipologie di dolci
possibili, torroni di mille tipi, specialità gastronomiche di tutta Italia…
che si potevano non solo vedere, ma anche "fiutare" da una considerevole
distanza: era ben difficile resistere alla tentazione e credo che tutti, chi
più chi meno e compreso il sottoscritto, ne sia stato sopraffatto e abbia
ceduto all’acquisto di mandorle, torroni, frutta secca, specialità pugliesi
e siciliane, focacce genovesi o quant’altro! E’ stato un ottimo affare per
chi cercava articoli di mille tipi, abbigliamento ma anche novità curiose
come spiegato nell’articolo del Messaggero veneto. La fiera, oltre ai suoi
mille colori, è stata anche un momento di spensieratezza, di contemplazione
e, perché no, anche di incontro: bene o male per strada e per gli stand era
ben facile incontrare qualche conoscente, amico e spesso anche i vicini di
casa!... e approfittare dell’occasione per un saluto o anche per fare
quattro chiacchiere magari davanti a un buon bicchiere di vin brulè fumante!

Vorrei anche aggiungere un’osservazione: se è vero che
la festa settembrina di Friuli Doc è importante per la valorizzazione dei
prodotti tipici friulani, lo è altrettanto questa fiera, per la sua storia,
per quanto è apprezzata e voluta dalla gente, nonostante che la maggior
parte degli stand siano di regioni di tutt’Italia più che del Friuli.
Non mi dilungo ulteriormente, concludo il servizio
dicendo che la fiera di Santa Caterina anche quest’anno ha saputo
entusiasmare gli udinesi ed i friulani e che, nonostante le incertezza
iniziali, tutto si è concluso per il meglio.

Santa Caterina, un finale con il botto
La tregua
concessa dal maltempo ha richiamato la Gente in Giardin Grande
Recuperati i mancati incassi dei primi giorni: prese d’assalto
soprattutto le bancarelle di dolci e prodotti per la casa. Oggi s’inizia
a smontare.
La conferma di come la fiera di Santa Caterina sia uno
degli appuntamenti più attesi dagli udinesi è arrivata ieri. Migliaia di
persone, fin dalle prime ore del mattino, si sono riversate tra le
bancarelle di piazza I maggio. Approfittando della tregua concessa dalla
pioggia intere famiglie, bambini, anziani e giovani coppie hanno
passeggiato tra gli stand, come vuole la migliore tradizione della
festa.
Qualcuno ha passato in rassegna tutte le 285 bancarelle alla ricerca
dell’affare, confrontando i prezzi da uno stand all’altro e trattando
sul prezzo alla ricerca di uno sconto. Qualcun altro si è limitato a
passeggiare facendo pochi acquisti mirati, altri ancora si sono lasciati
guidare dagli odori e dai sapori che in questi tre giorni hanno riempito
la piazza senza una meta precisa.
Anche quest’anno, insomma gli udinesi hanno ceduto al
fascino della storica fiera di Santa Caterina che nell’ultimo giorno
della manifestazione ha fatto registrare il pienone. E per gli ambulanti
gli affari sono andati a gonfie vele. Recuperando almeno in parte la
falsa partenza dei primi due giorni, quando il mal tempo aveva – a detta
degli addetti ai lavori – addirittura dimezzato le vendite rispetto
all’edizione 2006. Ieri invece i venditori hanno dovuto fare gli
straordinari per riuscire a soddisfare tutti. E le bancarelle dei dolci,
con le immancabili mandorle tostate, le cioccolate, i torroni e lo
zucchero filato, sono state come sempre le più apprezzate. Vastissima la
scelta anche per l’abbigliamento e gli oggetti per la casa. Ma ad
attirare l’attenzione sono state soprattutto le dimostrazioni in diretta
delle scope "rotanti", dello spray anti-appannamento dei vetri e dello
strumento per pulire i vetri senza uscire sfruttando una calamita. Tra i
più gettonati, sicuramente Arturo "lo spremiagrumi del futuro", che è
andato letteralmente a ruba perché <pensa, pensa – diceva il venditore
siciliano – alla fine si rimane senza>. Affari d’oro anche per alcune
bancarelle con prodotti gastronomici di altre regioni d’Italia e per i
venditori di prodotti etnici. La domenica di festa è stata anche
l’occasione per entrare nel clima natalizio e trovare tra le bancarelle
l’idea per un regalo.
La polizia municipale ha invece lavorato in
collaborazione con le altre forze dell’ordine per contrastare tutte le
forme di abusivismo. Da oggi, invece, gli agenti saranno al lavoro per
riportare alla normalità il traffico. Man mano che le bancarelle saranno
rimosse, i vigili saranno impegnati per il ripristino della
circolazione. Per primo sarà liberato il tratto della piazza compreso
tra palazzo Tessitori e il ristorante pizzeria Concordia in modo da
garantire la circolazione in entrambi i sensi di marcia. Domani, secondo
le previsioni, dovrebbe invece essere riaperto al traffico il tratto
compreso tra palazzo Tessitori e largo delle Grazie. (Tratto dal
Messaggero Veneto di lunedì 26 novembre 2007) |


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