Manzano, Giugno 2007
Importante incarico ad Ezio Cleri
Bcc Manzano, Cleri nuovo presidente
(La Vita Cattolica del 9 Giugno 2007)
EZIO CLERI (nella foto) il nuovo
presidente della Bcc di Manzano. Eletto all’unanimità, Cleri subentra a
Pierluigi Zamò dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’istituto di
credito dal 2001 e la carica di consigliere fin dal 1996.
61 anni, sposato e padre di un figlio, Cleri è artigiano imprenditore ed è
conosciuto sul territorio anche per il suo impegno nel sociale. Già attivo
come consigliere nell’Associazione donatori di sangue, dal 2000 è presidente
dell’onlus «Per Vetren», l’associazione che esalta l’attività del volontariato
e la collaborazione fra i popoli e che ha portato al risanamento
dell’orfanotrofio di Vetren, in Bulgaria, permettendo a circa cento bambini di
vivere in condizioni migliori e più salubri. «Sono lieto di poter
rappresentare la Banca di Manzano – ha detto il neo-presidente – e, a nome di
tutto il consiglio di amministrazione ringrazio il mio predecessore, Zamò, per
l’attività svolta nei suoi 6 anni di presidenza. Auspico di riuscire a
proseguire l’azione intrapresa dalla banca, volta al rinnovamento, pur
conservandone inalterati i valori e l’identità».
La Bcc, che di recente ha approvato il bilancio d’esercizio, ha confermato una
capitalizzazione che supera 90 milioni di euro e oltre un miliardo di euro di
raccolta globale. «In un momento in cui il Distretto della sedia attraversa
una delicata fase di trasformazione – ha concluso Cleri –, appare necessario
il supporto del sistema bancario e la nostra banca non farà mancare il suo».
Ezio Cleri
nuovo presidente
Lara Pironio - Direttore
responsabile Banca e Territorio
la rivista della
Bcc di Manzano
In un
momento di transizione, in cui tutti siamo costretti a rivedere
modi di vita che davamo ormai per consolidati, in cui a volte ci
sentiamo disorientati e, spesso, senza neppure pensarci troppo,
inclini a connotare il cambiamento con un'accezione negativa, in
questa fase, a volte, capita che, con coraggio, cambiamo. La ha
fatto anche la Bcc di Manzano che ha deciso di eleggere un nuovo
presidente dando un segnale, forte, di vicinanza alle difficoltà
in cui versano imprenditori del Distretto, dando concretezza a
quel cambiamento che troppo spesso è solo invocato, auspicato o
ventilato.
La scelta non è caduta a caso su Ezio Cleri, uomo di
spessore, di grande professionalità e umanità, e non toglie nulla
alle qualità del suo predecessore, Pierluigi Zamò, uomo
altrettanto valido, di grande efficacia comunicativa al quale
vanno certamente i ringraziamenti per il lavoro e l'impegno
profuso nei sei anni che hanno contrassegnato la sua presidenza.
Cleri rappresenta il rinnovamento nella continuità essendo stato
consigliere della banca dal 1996 e vice-presidente dell'istituto
di credito dal 2001. Con queste premesse, Cleri non ha certo
bisogno di lunghe presentazioni ma andando oltre l'aspetto più
propriamente bancario, le cui competenze sono assodate, mi preme
sottolineare la grande anima che possiede. Un'anima che si è
potuta scorgere durante l'esperienza dell'associazione onlus "Per
Vetren" di cui è presidente in cui, accanto ai tanti volontari che
lo hanno accompagnato, non si è risparmiato per dare una casa
salubre e accogliente ai cento bimbi orfani bulgari che vivevano
in condizioni disagiate.
Per spiegare chi è il nuovo presidente della Banca di Manzano,
è sufficiente vedere quell'esperienza che mette in risalto la
determinazione nel portare a termine un progetto, la capacità di
fare squadra e la grande sensibilità.
Con queste doti il neo-presidente potrà spiegare le vele e
navigare in mare aperto perché per quanto ci spaventino, i
cambiamenti sono necessari e ci offrono l'occasione per ripensare
al nostro presente nell'ottica del nostro futuro. Ed infine,
parafrasando lo scrittore ed esploratore, Laurens Van der Post,
ricordiamoci che la vita ha un suo proprio viaggio che presuppone
un suo proprio cambiamento e movimento, cercare di arrestarlo,
sarebbe rischioso. |
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Agli articoli ed ai
comunicati ufficiali, voglio aggiungere alcune mie modeste riflessioni
sulla figura di Ezio Cleri, come l'ho conosciuto e potuto apprezzare lo
spessore di quella persona. Non ricordo tutti i particolari, ma sicuramente si
tratta di una delle prime persone amiche che ho incontrato nell'ambito
dell'abbazia, che hanno aiutato a vincere la mia timidezza e chiusura mentale,
e fare in modo che quel luogo diventasse una vera e propria famiglia.

uno dei primi incontri
del Dicembre del 2000
La grande occasione per un ulteriore motivo di
aggregazione si è presentato quando Ezio Cleri, con la consulenza di don Dino Pezzetta Rettore dell'Abbazia ed un altre persone amiche, ha progettato di
creare una onlus con lo scopo di aiutare i bambini di un orfanotrofio in
Bulgaria, realtà che aveva conosciuto in occasione di un viaggio di lavoro in
quel paese. Un centinaio di bambini erano ospitati in un ambiente con
insufficienti condizioni igieniche ed in infrastrutture estremamente precarie,
certamente non adatte a creature in tenera età. Dopo un ulteriore controllo sul
posto da parte di Ezio e di un gruppo di validi professionisti (alcuni in
pensione ed altri in normale attività, per fare un stima del lavori più
urgenti da fare), al loro rientro è stata costituita una O.N.L.U.S. denominata "Per Vetren",
affidando la direzione dei lavori a Gastone Piasentin e la
presidenza... ad Ezio Cleri. Io avevo l'incarico di documentare
gli eventi per fornire notizie tramite la rubrica "Per Vetren".

Io con Ezio Cleri e
suor Luigia nel Dicembre 2000
Seguendo le frequenti riunioni del gruppo ristretto
della onlus che
normalmente avvenivano nella "sala della crocifissione", constatando la
consistente cifra di spese preventivate, segretamente giudicavo degli
incoscienti quelle persone
che mi trovavo di fronte... Ed avevo torto...!
Con il procedere dei lavori, che ha comportato numerose
trasferte di gruppi di volontari impegnati nei lavori per la ristrutturazione
dell'orfanotrofio, la ONLUS ha attraversato anche momenti difficili, ma "la
famiglia" si espandeva sempre di più coinvolgendo anche persone oltre i
confini della nostra Provincia e Regione. Grazie alla guida pacata ma decisa
di Ezio, si sono superati tutti gli ostacoli e risolti tutti i problemi che
inevitabilmente sorgevano nel gestire un progetto che coinvolgeva un centinaio
di persone.
Tralasciando i particolari, finalmente l'8 Agosto 2004
si è inaugurata la struttura restaurata, con la partecipazione di numerosi
gruppi di volontari, sostenitori e "amici di Vetren", con grande soddisfazione
per il gruppo guidato da Ezio Cleri.

con gli amici di Vetren
a Saletto nel 2006
Attualmente il lavoro continua con il sostegno per la
manutenzione e gestione della struttura e lo scambio socio culturale con la
comunità locale bulgara, ma non trovando più il terreno fertile che aveva
quando è nato, il gruppo "Per Vetren" non trova più le condizioni di
aggregazione per la sua sopravvivenza e corre il rischio di sfaldarsi.
Sarebbe un vero peccato che un progetto cosi
importante che ha coinvolto un centinaio di volontari guidati da una persona
come Ezio Cleri, dovesse disperdersi nel nulla.
In attesa di qualche
segno miracoloso, anche a nome degli amici del "natisone" mi congratulo con
Ezio per la fiducia e la stima che ha saputo meritarsi, con tanti auguri per
il prestigioso incarico.
Aldo Taboga, webmaster del "natisone".


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