L’impegno RAI per la lingua friulana
E' stato ribadito ai Colonos nell'ambito degli appuntamenti di
In file 2007
Di Silvano Bertossi (nella foto) -
Messaggero Veneto del 19 Febbraio 2007
C' è una riuscita cartolina che, da qualche tempo,
circola in Friuli e che riporta una scritta, anzi una formula, così
espressa: F=mc2, che ricorda, molto da vicino, quella dell'energia di
Einstein. F=mc2 sta perFurlan = mieg di comunicazion al cuadrât. Ed è in
questo modo che il Cirf, Centri interdipartimentâl di Ricercje su la
culture e la lenghe dal Friûl,con l'Università di Udine, sostiene la
campagna di supporto alla legge sulla tutela delle minoranze
linguistiche storielle. «Tal univiers de science, de tecnologjie e de
cognossince - si dice - dutis lis culturis a àn libertat e dirit
di espression: ancje che furlane».
Ed è recente, del 14 febbraio, l'approvazione della
Commissione parlamentare di vigilanza dell'emendamento che prevede che
«la Rai s'impegni ad assicurare le condizioni per la tutela delle
minoranze linguistiche riconosciute nelle zone di loro appartenenza,
assumendo e promuovendo iniziative per la valorizzazione delle lingue
minoritarie presenti sul territorio italiano anche in collaborazione con
le competenti istituzioni locali, e favorendo altresì iniziative di
cooperazione transfrontaliera».
Le misure di tutela della Ca¬ta europea delle lingue
regionali prevedono che radio e televisioni di servizio pubblico
garantiscano, promuovano e facilitino l'istituzione di almeno una
stazione radiofonica e di una rete televisiva nelle lingue regionali o
minoritarie e adottino disposizioni adeguate affinchè queste emittenti
diffondano programmi in queste lingue.
Di tutto questo, e di altro ancora, si è parlato nel
corso del quarto appuntamento di In file ai Colonos, che ha avuto
un titolo emblematico, A torzeon ta la culture furlane.
Un'introduzione a tutto campo, che ha abbracciato fermenti e germogli
della cultura friulana con particolare riguardo alle gnovis formis di
comunicazion, di Federico Rossi, direttore artistico dei Colonos, ha
fatto entrare nel vivo dell'argomento che ha visto come relatori il
giornalista Roberto Collini, direttore della sede Rai regionale, Marco
Stolfo, direttore del Servizio identità linguistiche, culturali e
regionali all'estero, e il regista Massimo Garlatti Costa, che ha
presentato alcuni filmati di SunsAtôr della serie televisiva, per la Rai
del Fvg, che andrà in onda in primavera.
I partecipanti alla serata hanno trovato l'aia dei
Colonos lasciata di proposito completamente al buio, come adesione
all'appello nazionale per il risparmio energetico nella giornata
intitolata Mi illumino di meno e, soprattutto, per l'uso con maggior
intelligenza tecnologica delle risorse per cambiare stile di vita e per
permettere che 2 miliardi e mezzo di persone possano vivere meglio.
Rossi ha affondato subito la lama nel cuore del
problema sostenendo che la Rai, intesa come servizio pubblico, è
mancata, finora in questa operazione di salvaguardia, tutela e
diffusione di lingua e cultura friulane offendendo la dignità di un
popolo e si è chiesto cosa si può fare ora. Collini ha risposto che la
Rai regionale non ha leso la dignità della cultura friulana perché, per
quanto è stato possibile, sono state messe in atto una serie di
iniziative e convenzioni con la Regione.
Stolfo ha fatto riferimento al fatto che la Regione si
è impegnata con la Rai per avviare convenzioni con l'Osservatorio della
lingua friulana, e con l'Arlef, Agenzia regionale per la lingua
friulana. «Occorre - ha ribadito - un contratto di servizio, cioè
concrete azioni per mettere in atto una politica culturale adeguata».
Il regista Garlatti Costa ha prodotto diversi lavori di
fiction, documentali e video musicali in Italia e all'estero e ha
realizzato anche alcune opere in friulano, tra cui il film Buris,
libars discugnì vigni. In occasione di A torzeon ta la culture
furlane ha proiettato due filmati dedicati ad alcuni personaggi
della musica friulana, Lino Straulino, Pantan, Fabian Riz, Alberto
Zannier, che, intervistati da Gianluigi Patruno, hanno manifestato le
loro tendenze musicali.
Garlatti Costa ha anche avvicinato altri personaggi
della cultura friulana come Franco Fabbro, preside della Facoltà della
formazione dell'Università di Udine e autore del libro Il ciaf dai
furlans, lo scultore Nane Zavagno, la fotografa Ulderica Da Pozzo,
il regista Remigio Romano, l'artista di strada Paolo Di Giusto e il
pugile Paolo Vidoz, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sidney. Nel
corso dell'incontro ai Colonos di questa piccola galleria di personaggi
è stata proiettata solo l'intervista con Franco Fabbro che ha espresso
le sue osservazioni, frutto di ricerche e studi, sui friulani. Fabbro,
dall'89, si dedica allo studio del cervello dei bilingui e dei
poliglotti. Ha compiuto una serie di esperimenti pionieristici
sull'analisi di alcuni fenomeni cerebrali. Nell'intervista di Gian Luigi
Patruno per SunsAtòr Fabbro dichiara: «Quando uno parla più lingue
possiede un cervello più differenziato. E i friulani, con la loro
lingua, rientrano tra questi». |