Due
giorni di festa nella città ducale. Il sindaco Attilio Vuga: «Il
battaglione deve restare nella nostra città»
In
duemila al raduno degli alpini del “Cividale”
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(Idf) «E' opportuno che le penne nere dell'associazione Fuarce
Cividât e soprattutto gli ufficiali con la penna bianca del
disciolto battaglione Cividale si attivino affinchè, in un
momento in cui continua la ristrutturazione dell’esercito, nella
nostra città rimanga in attività l'8° reggimento alpini».
L'appello è del sindaco di Cividale, Attilio Vuga, lanciato in
occasione del sesto raduno degli "ex" del battaglione
Cividale, svoltosi nella città ducale nelle giornate di sabato e
di ieri, in una cornice di calda accoglienza da parte della
cittadinanza, nonostante il clima fosse particolarmente rigido.
Oltre duemila persone, tra alpini e amici degli alpini, hanno
invaso le vie cittadine e questa grande partecipazione ha
confortato organizzatori e autorità. Inoltre, ogni
anno il numero dei partecipanti cresce.
«Dobbiamo fare un'azione forte - ha ribadito il sindaco Vuga -
per la permanenza a Cividale del reparto alpino che ha raccolto il
testimone di storia e tradizione del Cividale e che oggi
rappresenta anche la nostra città in Bosnia, in quanto l'8°
reggimento è cittadino onorario di Cividale».
Le parole del sindaco sono state precedute ieri al monumento del
Cividale dalla deposizione di una corona e dalle parole del
presidente dell’Associazione “Fuarce Cividât”, il generale
Vanni Virgilio, che ha voluto sottolineare la particolarità del
sodalizio unico in Italia nel suo genere e nato per volontà di
tanti irriducibili appartenenti al reparto disciolto con il chiaro
intento di protestare nei confronti delle scelte romane.
«Si trattava di un battaglione speciale – ha spiegato Virgilio
- per la sua operatività e per le lezioni di vita che tutti hanno
ricevuto».
Per la sezione Ana di Cividale, presieduta da Gianni Cedermaz, la
“due giorni” del raduno ha rappresentato un grande risultato
sul piano organizzativo con il concerto di sabato della fanfara
della brigata Julia e la proiezione di un filmato d’epoca
inedito sulla stessa brigata e sul Cividale. Durante la serata
sono stati raccolti oltre 1.500 euro a favore dell’Associazione
trapianti di fegato del Friuli Venezia Giulia. Per tutto questo il
sindaco ha rivolto all’Ana un particolare plauso e la promessa
dell’inaugurazione nella vicina primavera della nuova sede
sezionale, resa possibile con un ulteriore contributo
dell’amministrazione comunale.
Alla cerimonia, oltre al consigliere nazionale Ana, Lucio Vadori e
a numerosi alti ufficiali, era presente anche il comandante della
brigata Julia, Pierluigi Campregher, che ha sottolineato quanto
sia vitale l’azione degli ex del Cividale nel promuovere e
tenere alta l’alpinità tra le popolazioni. (Il Messaggero
Veneto del 14 Gennaio 2002)
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