San Vito al Tagliamento,
30 Luglio 2006
Annuale incontro dei
pordenonesi nel mondo
Organizzato dalla

www.efasce.it
 |
L’annuale
incontro dei corregionali all’estero si si è svolto domenica 30
luglio a San Vito al Tagliamento. In precedenza, sabato 29, al
palazzo "Polcenigo" di Cavasso Nuovo era stata inaugurata una
mostra fotografica su "Per una emigrazione di qualità - Il ruolo
delle scuole di disegno nella pedemontana pordenonese tra gli
anni ’20 e gli anni ’50". Tema dell’incontro annuale era:
"Internazionalizzazione del territorio. Protagonisti i giovani". |
vedere anche il servizio>>>

Torna il giorno degli emigranti -
Il raduno
dell’Efasce
San Vito al Tagliamento -
L'Ente friulano assistenza sociale e culturale agli emigranti (Efasce) di
Pordenone ha organizzato, per oggi, a San Vito al Tagliamento, l'incontro
degli italiani nel mondo, che ha come tema
lo slogan
Internazionalizzare il territorio. Protagonisti i giovani. Il raduno dei
partecipanti si terrà in piazza, alle 9.30, e, a seguire, ci sarà la messa
in Duomo con la consegna delle pergamene per gli anniversari di matrimonio.
Il programma allestito per l'occasione prevede inoltre, alle 11.30, sotto la
Loggia, in piazza del Popolo, l'incontro con le autorità e la chiusura del
soggiorno Giovani Toronto 2006, con le premiazioni e le testimonianze di
alcuni giovani partecipanti.


...le coppie festeggiate per
l'anniversario di matrimonio...
Il progetto ha
preso vita e si è concretizzato nel 2001 con una collaborazione fra il liceo
scientifico Le Filandiere di San Vito, l'Efasce ed il Centro scuola e
cultura italiana di Toronto. Riproposto per l'anno 2006, è stato realizzato
congiuntamente oltre che dall'Efasce, che è capofila, anche dall'Alef e da
Eraple. Il progetto, realizzato grazie al contributo della Regione, della
Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, della Provincia di
Pordenone, del liceo Le Filandiere e la compartecipazione delle famiglie, si
sviluppa in due momenti: dal 13 luglio al 2 agosto a San Vito per i giovani
italo-canadesi e dal 24 agosto al 10 settembre a Toronto per i giovani del
sanvitese. Attualmente 25 giovani canadesi, che quasi non conoscono la
lingua italiana, ma i cui genitori o nonni sono nati in Friuli, sono a San
Vito. Durante il loro soggiorno hanno conosciuto il territorio, frequentato
un corso di lingua e cultura italiana ed hanno rivisto o visto per la prima
volta i loro parenti friulani. Successivamente un gruppo di 25 giovani si
recherà a Toronto dove incontrerà il mondo dell'emigrazione, in particolare
quella proveniente dalla Provincia di Pordenone. A conclusione del programma
della giornata, gli organizzatori hanno ricordato che alle 13, si terrà il
pranzo offerto a tutti, con il contributo della sezione Ana di San Vito,
all'oratorio Don Bosco.
(E.M. Il Gazzettino
di Domenica, 30 Luglio 2006

Il saluto del presidente
dell’EFASCE ai corregionali all’estero
Il 29° incontro dei "Friulani Pordenonesi nel
Mondo" è anche il 10° convegno a cui ho l’onore di partecipare. Ho avuto la
fortuna di conoscere molti di voi e di conoscere i vostri problemi. So
quanto sia laborioso
mantenere
vitale i 105 Segretariati EFASCE sparsi nel mondo. Mi è obbligo ringraziare
tutti coloro che dedicano tempo alla vita associativa, con particolare
riguardo ai presidenti dei Segretariati, dei Circoli e ai collaboratori
dell’EFASCE. Attraverso essi siamo a conoscenza di certe realtà come quelle
del Canada e dell’Australia ove non sono ravvisabili certe situazioni
sociali così gravi e drammatiche come quelle che caratterizzano l’America
Latina e la Romania. Le richieste che ci pervengono attraverso i
Segretariati, che non finiremo mai di ringraziare per il loro operato, sono
continue. Ora noi vogliamo pensare maggiormente alle nuove generazioni, ai
giovani che non sono mai stati in Friuli che però esprimono il desiderio di
conoscere meglio la lingua italiana e le tradizioni della terra dei loro
genitori e nonni.
Sono i giovani quelli che richiedono maggior attenzione e a cui ci
impegneremo con maggior forza a sostenere iniziative culturali per la
conoscenza della lingua italiana e poi a creare scambi con le scuole del
Friuli e a rafforzare gli strumenti di comunicazione informatici e soggiorni
all’estero.
Dagli incontri con i nostri friulani all’estero abbiamo imparato a capire le
necessità, i desideri, le attese degli emigranti e abbiamo cercato anche di
dare risposte adeguate, lo confermano le attività svolte con i giovani e
pubblicizzate con i servizi pubblicati sulla pagina "Pordenonesi nel Mondo"
del settimanale diocesano "Il Popolo" di Pordenone. Alcune richieste hanno
trovato risposta, altre non sono state possibili. E’ nostro dovere morale
continuare a chiederci che cosa possiamo ancora fare per i nostri
concittadini all’estero. Loro hanno fatto il proprio dovere, si sono
affermati, hanno contribuito a fare crescere la nuova patria e a onorare
l’Italia e il Friuli. Ora non sono più stranieri, ma cittadini di una nuova
patria e quella di origine ora è orgogliosa di loro, ha dato la possibilità,
ad alcuni, della doppia cittadinanza, del voto e desidera essere amata e
ricordata da figli lontani.
Cari italiani ed oriundi italiani all’estero, fate conoscere il nostro
Friuli e valorizzatelo come noi valorizzeremo le vostre conquiste attraverso
le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali e Artigianali. Oggi
anche il Friuli ha bisogno di nuove spinte e per questo dovrebbe seguire il
vostro esempio che è sempre stato quello di affrontare i momenti difficili
con coraggio, perseveranza e rinunce.
Il Friuli è cresciuto, ha raggiunto un buon tenore economico, è diventato
terra di immigrazione e non dimentica i suoi emigranti.
L’incontro di domenica 30 luglio è una giornata di emozioni, di ricordi, di
incontri personali in una atmosfera serena di ricchezza umana e di
solidarietà. La presenza di tanti giovani attivi e animati sarà per noi
motivo di garanzia e di speranza per la nostra Associazione, con nuove forme
di vita associativa e nuovi contenuti di idee. E’ compito di noi tutti dare
contenuti concreti a queste emozioni: contenuti culturali, politici,
economici e formativi.
Ringrazio tutti e porgo cordiali saluti e auguri di buon lavoro a voi
presenti e ai nostri 105 Segretariati sparsi per il mondo. Luigi
Luchini
Alla
giornata dell’Efasce a San Vito al Tagliamento
affrontato il tema dell’emigrazione e dell’integrazione
De Anna:
«Chi arriva deve rispettare i nostri valori
Ricercare un modello di integrazione diverso da quello francese e che eviti
il ripetersi di episodi di guerriglia urbana come quello di via Anelli a
Padova. Il presidente della Provincia, Elio De Anna, intervenuto ieri alla
giornata degli italiani nel mondo organizzata dall'Efasce a San Vito al
Tagliamento, ha affrontato il tema dell'accoglienza. L'attenzione è stata
posta su due recenti fatti di cronaca (la rivolta che si è scatenata nei
sobborghi parigini e la guerriglia urbana di via Anelli a Padova): «Le
nostre città devono essere un patrimonio che si fonda sui valori della casa,
della famiglia, del lavoro e della fede: chi arriva in Italia deve avere in
mente il rispetto delle nostre regole che si basano sui doveri e sui
diritti».
De Anna aveva aperto il suo intervento ricordando lo stretto rapporto che
esiste tra Efasce e Provincia di Pordenone e toccando tematiche come il
riconoscimento del principio di equipollenza, nel campo della formazione
dell'individuo, tra diversi Stati, il voto all'estero, la necessità dello
sviluppo di un efficace modello di integrazione, l'avvio di missioni
commerciali. Su quest'ultimo punto, il presidente della Provincia ha
ricordato i numerosi viaggi effettuati per visitare le numerose comunità di
corregionali sparse nel mondo, visite che presto lo porteranno in Brasile e
in Canada «dove mi recherò con in tasca progetti da realizzare». All'interno
di questa linea d'azione, è stata citata la seconda edizione del premio
Fedeltà al lavoro che si terrà in Sud Africa. In Canada 51 imprenditori di
origine
pordenonese che hanno avviato attività imprenditoriali nel Paese che li
ospita, hanno ricevuto un riconoscimento come segnale di attenzione della
Provincia nei loro confronti. E per la seconda edizione, l'Ente di largo San
Giorgio con la collaborazione della Camera di Commercio di Pordenone, sta
raccogliendo decine di adesioni da parte di imprenditori locali (siamo
arrivati a 38) per portare, contestualmente al premio, una missione
commerciale per l'avvio di partnership. Il clima della Loggia è iniziato a
surriscaldarsi quando De Anna ha posto l'accento «sull'assurdità del voto
all'estero così come attualmente viene esercitato» un sistema che dovrebbe
essere rivisto e una stoccata è stata messa a segno verso la posizione di
ostracismo dell'Unione Europea in tema di equipollenza e della necessità,
invece, di consolidare «una coscienza del reciproco riconoscimento, nel
mondo della formazione tra diversi Paesi».
Con lo slogan Internazionalizzare il territorio.
Protagonisti i giovani, l'Ente friulano assistenza sociale e culturale agli
emigranti che il prossimo anno festeggerà i cento anni, ha richiamato nella
cittadina dell'Amalteo centinaia di persone. Il programma della giornata
aveva avuto due momenti centrali: la celebrazione della messa in Duomo
officiata dal vescovo Ovidio Poletto e poi, sotto la Loggia in piazza del
Popolo, la chiusura del soggiorno Giovani Toronto 2006 con le premiazioni e
le testimonianze di alcuni giovani partecipanti. Ad intervenire, Luigi
Luchini e Tommaso Boer, rispettivamente presidente e segretario dell'Efasce
mentre a fare gli onori di casa, il sindaco Gino Gregoris.
LA FESTA -
«Un lavoro in
Italia». I figli degli emigranti chiedono aiuto
La ricerca di lavoro in Italia come soluzione al problema di disoccupazione
nel proprio Paese d'origine, è stato il tema ricorrente negli interventi dei
giovani corregionali che hanno partecipato alla giornata sanvitese
organizzata dall'Efasce. I giovani, provenienti da Canada, Argentina,
Brasile e Romania, hanno ricordato il contesto socio economico in cui
vivono, spesso difficile e di come è cruciale il ruolo della formazione per
poter puntare a realizzare progetti di lavoro all'interno dell'Unione
Europea e, in particolare, in Italia. Un percorso che trova proprio nell'Efasce
un punto di riferimento. L'appuntamento di ieri è stato anche l'occasione
per la chiusura della prima parte del progetto Giovani Toronto 2006 che si
sviluppa in due momenti: dal 13 luglio al 2 agosto a San Vito al Tagliamento
per i giovani italo-canadesi e dal 24 agosto al 9 settembre a Toronto per i
giovani del sanvitese. Alla fine del mese un gruppo di 25 studenti del
sanvitese di età compresa tra i 15 e i 20 anni, che frequentano il liceo
scientifico Le Filandiere di San Vito, durante il soggiorno a Toronto di due
settimane, seguirà un corso di lingua e cultura canadese e soprattutto
visiteranno il territorio per conoscere le famiglie dei nostri corregionali
di Toronto. Il progetto, concretizzato nel 2001 con una collaborazione fra
il Liceo Scientifico di San Vito al Tagliamento, l'Efasce ed il Centro
Scuola e Cultura Italiana di Toronto, si propone di far conoscere ai giovani
il mondo dell'emigrazione e attraverso loro mantenere forte il legame con la
terra d'origine dei padri.
«La valenza del progetto è stato spiegato - è far
conoscere il sacrificio e il lavoro di tanti italiani all'estero e far
capire che in patria non sono stati dimenticati, ma anche far crescere la
tolleranza e l'accoglienza per chi oggi viene emigrante in Italia».
(Emanuele Minca – Il Gazzettino del 31 Luglio 2006)
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...e mentre i festeggiamenti sono
proseguiti sotto la Loggia in Piazza del Popolo,
nel Duomo si festeggiava per il battesimo di un nuovo sanvitese...


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