PREMARIACCO Insolita lezione per i bambini delle elementari con
il pittore Centazzo
Una scuola di pittura sul Natisone
( Di
Antonio Simeoli - Messaggero
Veneto del
150401)
I
bambini delle scuole elementari di Premariacco, un noto pittore,
e soprattutto il Natisone.
Tutti insieme, all’'ombra dello storico ponte Romano dove,
grazie all’organizzazione dell'Associazione Volontari Natisone,
i bambini delle locali scuole elementari con i loro insegnanti
hanno trascorso una mattinata particolare sulle rive del fiume
assieme al maestro Giovanni Centazzo, che da tempo ha trovato
nel corso d’acqua del Friuli Orientale preziosa ispirazione
per le sue opere. «I bambini - spiega Jenco Paoloni dell’Avn
- con grande entusiasmo hanno appreso dal maestro Centazzo
alcune nozioni sulla prospettiva e altri segreti dell’arte
pittorica. I più piccoli si sono divertiti a dipingere i sassi
del greto del Fiume. Tutti hanno ricevuto in dono dal circolo
udinese di Legambiente un kit di materiale contenente delle
informazioni sul risparmio energetico, anche domestico».
L'iniziativa conferma la volontà dell’Avn di coinvolgere
soprattutto le nuove generazioni nelle diverse iniziative ideate
per sensibilizzare la popolazione alla difesa del Natisone,
spesso denominatore comune di arte e natura. Per avere conferma
di tutto questo basterà una visita alla mostra che il maestro
Giovanni Centazzo, su invito dell'AVN e del Comune di
Premariacco e con il Patrocinio della Provincia di Udine, ha
voluto dedicare interamente al Natisone e che verrà inaugurata
sabato nella chiesa di San Silvestro Papa a Premariacco.

PREMARIACCO - Sarà avviato dall’associazione volontari con i
vari Comuni
Natisone,
progetto di monitoraggio
( Di
Antonio Simeoli - Messaggero
Veneto del 070401)
«Vogliamo
portare i nostri figli a fare il bagno nel Natisone, come
facevano i nostri nonni con i nostri genitori e come ormai non
è possibile fare da tanto tempo». Semplici e cariche di
significato le parole di Giovanni "Jenco" Paoloni, uno
dei fondatori dell’Associazione volontari Natisone, sodalizio
nato sette anni fa a Premariacco per sensibilizzare la
popolazione alla salvaguardia del fiume.
«Il
nostro sodalizio – spiega Paoloni – è nato nel ’94 per
avvicinare la gente al fiume, ma soprattutto sensibilizzare le
istituzioni locali alla difesa del corso d’acqua. Avevamo
sollecitato sin dall’inizio il monitoraggio costante del
Natisone e proprio in questi ultimi mesi, grazie alla
collaborazione dell’amministrazione comunale di Premariacco,
sembra finalmente avviato, anche con i coinvolgimento di tutti i
Comuni che si affacciano sul fiume, un progetto di monitoraggio
del corso, sponde comprese». Inoltre, l’associazione ha dato
un contributo determinante alla realizzazione di veri e propri
studi sul fiume, prova ne sono le due tesi di laurea
recentemente discusse all’Università di Trieste e in cui il
Natisone non ha certo un ruolo di secondo piano, e può contare
su un frequentatissimo approdo in rete con il sito www.natisone.it.
Insomma,
un impegno a 360° in difesa del fiume con variegate iniziative,
molte delle quali coinvolgono i bambini, quelli che fra qualche
anno, nelle intenzioni dei volontari, avranno l’impagabile
privilegio di ritornare a fare un tuffo in acque di nuovo
limpide e a prova d’inquinamento. Intanto, proprio ai bambini
della scuola elementare di Premariacco, l’Associazione
volontari Natisone in collaborazione con l’amministrazione
civica ha riservato un appuntamento d’eccezione: gli alunni,
infatti oggi incontreranno, sotto il ponte Romano di Premariacco,
uno dei punti più spettacolari del fiume, il pittore Giovanni
Centazzo, che con le sue opere, molte delle quali dedicate
proprio al Natisone, esporta ormai da anni fuori dal Friuli le
bellezze naturalistiche della zona e dal 21 aprile sarà
protagonista a Premariacco della mostra "Il Natisone, luci,
riflessi, poesia", organizzata dall’Avn in collaborazione
con l’amministrazione comunale.

La forra vista dal Ponte Romano verso Sud.


L'incontro degli alunni delle elementari di Premariacco, con
l'Associazione Volontari Natisone
e Giovanni Centazzo, sul greto del Natisone
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