Lis
talis di botòn
(28 Marzo
2000)
Ricordo con tanta nostalgia i bei tempi in cui mia madre, che era disposta a qualsiasi sacrificio pur di "vedermi mangiare", era capace di cercare in lungo e in largo nelle campagne circostanti, per trovare "una grampa (manciata) di talês di botòn" e con orgoglio presentarmela sulla tavola all’ora di cena.In qualche zona la chiamano "tala", in altre "lidrichesê", a casa mia l’abbiamo sempre chiamata "tala di botòn". Sicuramente i nostri avi gli hanno dato quel nome perché, appena la pianta si apre per catturare i deboli raggi del sole primaverile, mette in mostra una serie di piccoli "bottoncini", che poi si trasformeranno in bei fiori gialli e in frutti… racchiusi in sfere cotonate, alle quali i bambini si divertono a soffiare contro per liberare nell’aria una miriade di piccoli paracadute ai quali sono attaccati i semi.
Campo di tale...
Mia sorella Bruna che prepara il carico di tale. A desta, Bruna e Nini con al centro mio cognato. |
Quelli che conoscono le mie abitudini, sanno che ogni Venerdì vado a Feletto
Umberto, a trovare Bruna, classe 1926, una delle mie due sorelle, ma quel giorno
con me avevo portato anche l’altra mia sorella Nina, classe 1929. Anche se
nella capitale del Friuli ho sempre qualche cosa da fare o da acquistare, il mio
viaggio non è sempre disinteressato, infatti da mia sorella mi "rimedia"
sempre qualche cosa di buono. Questa volta a Feletto ho trovato le "talês di botòn"
e, come potete vedere dalla foto, una buona scorta…!
Tarassaco (Taraxacum officinale) - Altri nomi popolari: dente di leone, castracani, girasol, piscialletto, soffione. Dove cercare: ovunque perché comunissimo dal mare ai monti. Caratteri distintivi: foglie verde brillante e glabre, spesso appoggiate al terreno ma anche erette specialmente da giovani, lanceolate col margine roncinato o dentato, apice appuntito. Fiori gialli in capolini grossi contornati da brattee sottili rivoltate al basso. Scapo cilindrico, glabro, lattiginoso. Da raccogliere: le foglie appena spuntate e prima della fioritura. Poi vanno consumate solo cotte. I fiori gialli nelle insalate. Sapore delle foglie gradevolmente amaro. Proprietà: depurative e detossicanti. Erba blandamente lassativa e diuretica, coadiuvante nei disturbi epatici.
È opinione comune che le tale vadano consumate solo cotte… invece si possono
benissimo mangiare anche crude, nel modo che ora indicherò nella ricetta da me
sperimentata e collaudata per tanti anni…!!!
PS) – Alla fine di questo scritto mi sono posto delle domande... può darsi che queste mie riflessioni, spesso di carattere personale, in realtà non interessino a nessuno. A questo proposito vorrei il parere di chi ha avuto la "disavventura" di soffermarsi a leggere queste pagine… Mi consigliate di continuare oppure è meglio che mi dedichi ad altro? Grazie a chi vorrà darmi una risposta…