Montereale Valcellina
(PN), 12 Aprile 2015
Duomo di Santa
Maria Assunta
Passione
e Risurrezione
nella
tradizione musicale
Requiem op. 54
di Camille
Saint-Saëns
CORALE
POLIFONICA DI MONTEREALE VALCELLINA
CORO FILARMONICO CITTÀ DI UDINE
CORALE I NOTUI DI SEDRANO
Maria Giovanna Michelini, Soprano
- Gabriela Thierry, Mezzosoprano
Badì Scarpa, Tenore - Abramo Rosalen, Basso
Maestri preparatori Maurizio Baldin, Davide Gemona e Armando Azzola
Pianoforte, Roberto Radassao
Maestro concertatore e direttore Maurizio Baldin
...la prima parte
del programma i solisti si sono esibiti dal soppalco dell'organo...
...mentre nella seconda parte le formazioni dei tre gruppi corali...
...ed i solisti si sono posizionati davanti all'altar maggiore...
Note di sala a cura di Maurizio Baldin - E con emozione che mi
accingo a dirigere la Messa da Requiem Op.54 di Saint-Saëns,
affascinante composizione, poco eseguita in Italia. La prima volta
che l'ho ascoltata è
stata un'autentica scoperta rimanendo
stupefatto dalla sua mistica bellezza. Camille Saint-Saëns,
compositore francese tra i più noti al mondo, compone il suo Requiem
nel 1878, in soli otto giorni. A differenza di Berlioz e Verdi che
scrissero le rispettive Messe da Requiem adottando uno stile
magniloquente, quasi operistico, Saint-Saëns
non perde mai di vista lo spirito devozionale ed implorante più
consono alla musica ecclesiastica, seppur caratterizzato da tutte le
connotazioni tipiche del periodo tardo romantico francese e
dall'impiego di una sapiente scrittura polifonica in cui le quattro
voci soliste dialogano con le voci corali creando frequenti effetti
d'eco. La partitura, dalla ricca componente dinamica, dove il
"tutti" dell'organo sottolinea le tinte più drammatiche dell' "Ordinarium
defunctorum" e dal diffuso impiego di tratti cromatici e melodici di
grande espressività lirica, prevede una riduzione dell'Offertorio
(che normalmente debutta con Domine Jesu Christe), iniziando dall'
Hostias, ed omette il Communio. La motivazione che spinge il
musicista parigino a comporre il Requiem fu la commemorazione
dell'amico Albert Libon, il quale gli fece un forte lascito
testamentario in cambio della composizione, a condizione che
abbandonasse l'impiego presso la Chiesa della Madeleine dove
Saint-Saëns
fu organista per più di vent'anni, per dedicarsi interamente alla
creazione musicale. Nonostante con una una postilla delle sue
volontà (19 maggio 1877) Libon esonerasse il compositore
dall'obbligo di musicare il rito funebre, egli, per gratitudine,
decise di scrivere l'opera dirigendola in occasione del primo
anniversario della morte dell'amico, il 22 maggio 1878, presso la
Chiesa di Saint- Sulpice (Parigi) con all'organo C. M. Widor. A
completamento del programma proposto, ho selezionato una serie di
brani sacri dello stesso autore che testimoniano la sua abilità
nell'impiego della voce umana, i cui interpreti sono man mano tutti
gli artisti impegnati successivamente nella Messa da Requiem.
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