Ipplis di Premariacco (UD), 23
Dicembre
2012
Parrocchiale di
ipplis
Alleluja
Rappresentazione Natalizia
della Corale "G. Coceancigh" di Ipplis
LA CORALE GRAZIANO COCEANCIGH
-
ha sede nella piccola frazione di Ipplis, comune di Premariacco (UD),
tra le splendide colline del Friuli orientale. Il Coro è nato
ufficialmente nel 1999 elevandosi da piccolo coro parrocchiale e
diventando in pochi anni una solida realtà, capace di portare una
ventata di novità e professionalità tra le Associazioni Corali della
Provincia. L'organico è composto da circa 25 elementi, divisi in:
soprani, contralti, tenori e bassi ed è diretto dal M.o Nicola Pascoli.
Il repertorio artistico della Corale spazia dal classico repertorio
polifonico sacro e profano, a cui sono stati aggiunti brani della nostra
tradizione italiana (la cosidetta musica da radio), le villotte in
friulano ed infine non mancano testi in inglese, in francese e russo.
Grazie alla collaborazione ed agli splendidi arrangiamenti del M.o
Daniele Zanettovich, il Coro ha intrapreso diversi progetti musicali
volti al recupero delle canzoni della tradizione italiana dagli anni '30
agli anni '70. Con le importanti collaborazioni e con l'attento e
partecipato studio dei coristi, l'Associazione sta cercando di rinnovare
la tradizione corale proponendo non solamente delle esecuzioni pubbliche
con i canoni del concerto, ma degli spettacoli che mescolano diverse
discipline artistiche in una coerente rappresentazione sia in chiave
drammatica che umoristica. Tutte le opere e le rappresentazioni sono
ideate e realizzate dalla mente creativa di Andrea Carta, grande
appassionato di cinematografia e formatosi presso l'Istituto Paolo
Valmarana fondato e diretto da Ermanno Olmi. Il coro è gemellato con
varie corali friulane con cui mantiene un ottimo rapporto di amicizia,
coltivando nello stesso tempo, lo scambio culturale e musicale. Nel 2009
la Corale Coceancigh ha partecipato all'evento Corovivo ed ha ricevuto
la fascia di merito. Infine il Coro ha al suo attivo ha numerosi
concerti, rassegne corali e trasferte all'estero (Stati Uniti,
Argentina, Austria e Repubblica Ceca).
FABIO TURCHINI -
Presidente della Corale. Laureato in Filosofia, specializzato in
discipline a indirizzo psicologico, pratica la propria prevalente
attività professionale come formatore, pubblicista, docente e consulente
di management e sviluppo organizzativo. Dal 1998 è Presidente di
Eupragma, società udinese di consulenza di change and learning
management e membro del Consiglio di Amministrazione di Innova.com (la
rete formativa per l’innovazione del sistema distributivo indipendente
del settore mobiliero italiano) di Milano. Scrive abitualmente per la
rivista Federmobili. Con Il Sole 24 Ore, nel 2003, insieme a Stefano
Tonchia e Andrea Tramontano, ha pubblicato “Gestione per processi e
knowledge management”. E’ uscito nel 2011, per i tipi di Mondadori, “Il
rovescio della rosa, vicende d’amore e pieghe dell’anima”, lavoro
composito tra narrativa, poesia, musica, canto e prosa.
M.a MILENA ERMACORA -
Originaria di Ipplis di Premariacco, ha seguito gli studi musicali
presso il Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine con la guida del
maestro Arduino Zamaro, diplomandosi brillantemente nel 1989. Ha
perfezionato la tecnica del canto e della voce frequentando i corsi di
affermati maestri tra cui: De Martin (Udine); Ennio Silvestri (Trieste);
Sherman Lowe (Venezia); Galina Pisarenko (Mosca - Russia). Ha
collaborato con diversi Teatri d’Opera in Italia e all’estero, tra cui
il Teatro Helicon Opera di Mosca, il Teatro Verdi di Trieste e il Gran
Teatro La Fenice di Venezia. Ha lavorato in diverse occasioni con
l’orchestra Città di Udine e per la Biennale di Venezia. Innumerevoli
sono le collaborazioni con orchestre e cori italiani.
M.o NICOLA PASCOLI -
E' diplomato al Conservatorio "Jacopo Tomadini" di Udine con il massimo
dei voti e la lode. Successivamente si perfeziona nello studio della
tecnica e dell’interpretazione vocale sotto la guida del Maestro
Beniamino Prior. Collabora con la Corale Coceancigh dal 2009.
Alleluja
(Andrea Carta)
Una delle eredità più scomode del defunto Cardinale Carlo Maria Martini
è una frase tratta da un suo libro scritto negli ultimi anni di
ritiro a Gerusalemme: "Dio non è cattolico". Nella sua apparente
provocatorietà questa affermazione contiene un richiamo
all'umiltà che nel credente dovrebbe essere parte essenziale del
bagaglio morale. Da questa umiltà dovrebbe scaturire la
consapevolezza che il dono che è stato fatto 2000 anni fa è
destinato a tutti, senza richiesta di tessere o passaporti.
Georges Bernanos scrisse: "Cristo è morto per tutti e ognuno
vale il sangue di Cristo". Da qui nasce l'istanza primaria del
racconto che la Corale propone per il Natale 2012: ognuno è
destinatario della parola di Cristo e della sua venuta sulla
Terra. Ma se ognuno è beneficiario del dono, chi siamo noi per
decidere chi è degno o meno di accedere alla Gloria? E
soprattutto quali sono le strade che il Signore sceglie per
arrivare al cuore di ognuno di noi? A queste domande, molto
umilmente, cerchiamo di dare una luce nuova, consapevoli di non
avere di certo le risposte. Se negli anni passati ogni racconto
si inseriva nella rassicurante atmosfera del Natale
raccontandolo, sia pure da angolature insolite, ma sempre
facendo capo a quelli che sono gli aspetti canonici, questa
volta i protagonisti sono uomini e donne di una società
disincantata, che ha smarrito la via e soprattutto il senso di
sé. Non è un racconto moraleggiante con un lieto fine e una
lezione da dare, quanto, piuttosto, il tentativo di fornire
un'ottica diversa che stimoli a ricercare quello di cui si
percepisce l'assenza, ovvero quel Dio la cui voce spesso non
udiamo, quel Padre che comunque rimane in attesa del figlio
prodigo. E' il racconto di anime assetate di vita, di relazioni,
di calore, che si trovano a condividere lo spazio e il tempo ma
soprattutto la propria umanità. Personaggi che sono simboli che
in sé incarnano tutti noi, che non sono mai completamente buoni
o completamente cattivi, che sono semplicemente esseri umani ed
ognuno di loro può essere vittima e carnefice, eroe e codardo,
amico e nemico. Ma soprattutto ognuno di loro (e noi) sono figli
in cerca del Padre e del senso che c'è dietro a tutte le cose. |
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