Muris di Ragogna (UD), 17 Marzo
2012
Chiesa Parrocchiale
di Santa Croce
In Occasione del 70° Anniversario
dell'affondamento del Piroscafo "Galilea"
l'Associazione Culturale Muris in Festa e il Gruppo Alpini di Muris
presentano il concerto:
Btg. GEMONA, MAI DAÛR
Coro Brigata Alpina
Julia Congedati
Corpo Bandistico "I Cjastinârs"
Corpo Bandistico "I Cjastinârs" -
“I Cjastinârs” sono un corpo
bandistico che si è formato a Muris di
Ragogna ufficialmente a partire
dal 2009, conta attualmente oltre una
ventina
di componenti ed è diretto da Elisa Frezzani. È una storia semplice,
iniziata pochi anni fa, quando quattro persone, tra cui Giuseppe De
Monte, assistendo all’esibizione della banda che presenziava alla
commemorazione del IV novembre a Ragogna, si proposero di avvicinarsi
alla musica. Soltanto uno di loro, Giuseppe De Monte, attuale presidente
del corpo bandistico, mantenne fede al proposito e frequentò la scuola
di musica di Fagagna; l’anno successivo, nel 2004, nacque la Scuola di
Musica di Muris. Nel primo anno ai primi quattro iscritti vennero
impartite nozioni di solfeggio dal Maestro Enrico Cossio del Corpo
Bandistico di Fagagna, e l’anno successivo poterono iniziare a
destreggiarsi con gli strumenti. Attualmente la Scuola di Musica di
Muris conta una quarantina di iscritti, tra cui molti giovanissimi, e
offre corsi di flauto traverso, clarinetto, tromba, trobone, sassofono,
percussioni e pianoforte.
Per altre info:
http://corpobandisticocjastinars.wordpress.com/
Coro Brigata Alpina
Julia Congedati - Il coro
della Brigata Alpina Julia nasce nell’Agosto del 1979 al fine di
partecipare al concorso Cori Alpini alle Armi. Il repertorio è sempre
stato legato sia alle vicende della vita in
montagna,
cantato dai suoi più grandi compositori ed arrangiatori, tra i quali
possiamo citare Pigarelli, Pedrotti, Bon, Casagrande, Malatesta e De
Marzi, sia alle vicende drammatiche del corpo degli alpini nella prima e
seconda guerra mondiale, nonché a tutta la vita dei militari dalle
reclute, ai vecj, ai congedati. Le zone di reclutamento sono cambiate
con gli anni, ma hanno principalmente interessato Friuli Venezia Giulia,
Veneto ed Abruzzo. La direzione di tale complesso corale è stata
affidata a dei giovani maestri in armi, alpini di leva, che si sono
tramandati esperienze e tecniche ed hanno affinato la qualità delle
voci. Sono cambiati i maestri, i capicoro, tanti e tanti coristi (fino
ad oggi circa un migliaio): Il Coro della Brigata Alpina Julia è sempre
rimasto lo stesso, portando lo spirito del Corpo degli Alpini in mezzo
alla gente. L’impostazione e la passione sono rimaste immutate fino ai
nostri tempi, tanto che i coristi congedati da molti anni o da pochi
mesi (alcuni potrebbero essere padri e figli) che non si sono mai visti
o conosciuti, continuano ad incontrarsi, in occasioni di concerti, per
rivivere la bellissima esperienza di cantare assieme per trasmettere
emozioni e ricordi e per tenere vivi gli ideali degli Alpini. Nel
momento in cui si intona la prima nota, anche se i coristi non sono mai
gli stessi, se i maestri sono sempre diversi o si alternano nella
direzione durante lo stesso concerto, se di prove se ne sono fatte
poche, tutti cantano con la stessa gran voce per trasmettere il medesimo
sentimento. Per altre info:
www.corobajcongedati.it/
Ai preât la biele stele
duç i sants dal paradîs
che il signôr fermi la vuere
che il gno ben torni al paîs
Ma tu stele, biele stele
và palese 'l gno destin
và daûr di che montagne
là ch'al è 'l gno curisin |
Ho
pregato la bella stella
tutti i santi del paradiso
che il signore fermi la guerra
che il mio amato torni al paese
Ma tu stella, bella stella
rendi palese il mio destino
va dall'altra parte di quella montagna
dove c'è il mio cuoricino |
Affondamento della nave Galilea
Dalla relazione del tenente Erasmo Frisacco,
ufficiale a disposizione del Comando dell'8° Reggimento alpini:
Prevesa (Grecia) lì 31 marzo 1942.
"Alle ore 22.40 del giorno 28 marzo 1942 la nave "Galilea
",facente parte del convoglio che trasportava in Patria l'8°
Reggimento alpini, reparti minori della Divisione, nonché
contingenti di militari isolati di fanteria, bersaglieri,
carabinieri, veniva colpita da un siluro nemico (N.d.R.
sommergibile inglese "Proteus") in zona prodiera, mentre
navigava all'altezza delle isole Passo ed Anti Passo, a circa 8
miglia ad ovest delle stesse.
Ufficiali,
sottufficiali e truppa si trovano nei posti fissati:
sottufficiali liberi dal servizio di vigilanza, nelle proprie
cabine, la truppa, nelle camerate sotto coperta e negli
alloggiamenti predisposti sopra coperta. Come da ordine fissato
in partenza, prestavano servizio di vigilanza fra la truppa
cinque ufficiali e quattro sottufficiali per il battaglione "Gemona
", un ufficiale e un sottufficiale per ogni altro minore
reparto.
La nave sbandava
immediatamente sul fianco sinistro, mentre continuava per circa
dieci minuti la propria corsa gradatamente aumentando il proprio
sbandamento. Mare molto mosso, foschia, raffiche di pioggia.
Un numero abbastanza
rilevante di militari si lanciava verso le scialuppe e
sottufficiali ivi accorsi cercavano di regolare, come la
situazione lo permetteva, l'afflusso del personale e la discesa
in mare.
Difficilissima la calata
delle scialuppe, delle quali quattro si sono sfasciate al primo
urto contro i marosi, mentre una precipitava dall'alto carica di
truppa, forse perché troppo gremita o per rottura dei sostegni.
La maggior parte delle persone lanciatesi o calatesi in mare
mentre ancora la nave era in moto, finiva nel gorgo provocato
dall'elica. La nave, quantunque fortemente sbandata, dava
l'impressione di poter per qualche tempo mantenersi a galla e
gli ufficiali presenti a bordo hanno cercato allora di
trattenere il personale infondendo la calma per rendere più
facile il salvataggio.
Alle ore 3.45 circa la
nave, sempre leggermente affondando, spariva sotto la superficie
dell'acqua. Molte persone sono state viste sparire nel vortice
prodotto dall'acqua che penetrava nell'interno della nave
attraverso lo squarcio dovuto allo scoppio del siluro. Molti
affogamenti sono stati dovuti al mare fortemente agitato, perché
le onde di frequente travolgevano le zattere, rottami, e
ricoprivano i naufraghi, quantunque forniti di salvagente.
Si ritiene doveroso
segnalare il contributo valoroso ed instancabile offerto dai
comandanti della torpediniera "Antonio Mosto" e dal MAS inviato
in soccorso, nonché l'opera infaticabile prestata dai tenaci
equipaggi che si sono prodigati fino al limite delle possibilità
anche per un periodo oltre l'affondamento alla ricerca ed al
possibile recupero di naufraghi superstiti.
Tratto da:
www.anagemona.it/ |
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Muris di Ragogna, 17 Marzo
2012
Btg. GEMONA, MAI DAÛR
Concerto in
occasione del 70° Anniversario
dell'affondamento del Piroscafo "Galilea"
|
01 |
2.23 |
Signore delle cime |
Corpo
Bandistico
"I Cjastinârs" |
02 |
1.34 |
Chiesetta alpina |
03 |
2.32 |
Stelutis Alpinis |
04 |
2.22 |
Ave Maria |
Coro
Brigata
Alpina
Julia
Congedati |
05 |
1.46 |
Da Udin siam partiti |
06 |
3.29 |
Sul ponte di Perati |
07 |
2.58 |
Golico |
08 |
2.22 |
Ai preât la biele stele |
09 |
4.05 |
Joska la rossa |
10 |
4.38 |
L'ultima notte |
11 |
3.04 |
Nikolajewka |
12 |
3.51 |
Stelutis Alpinis |
13 |
2.18 |
Rifugio bianco |
14 |
3.29 |
Daûr San Pieri |
15 |
3.28 |
La Montanara |
16 |
2.13 |
Scapa oseleto |
17 |
3.18 |
Benja Calastoria |
18 |
2.52 |
Trantatre |
19 |
2.56 |
Signore delle cime |
20 |
2.05 |
Inno d'Italia |
|