Cristo,
mistero in musica.
LA
VITA CATTOLICA DI GIOVEDÌ 1 MARZO 2012
ARRICCHIRE
«IL
TEMPO
di Quaresima con una proposta che unisca catechesi e arte, con
particolare attenzione alla musica, per sondare il mistero di
Gesù, contemplato attraverso alcuni gioielli musicali, di
eccezionale pregio, come pure attraverso quattro angolazioni
diverse per coglierne la permanente e sorprendente attualità».
Così don Alessio Geretti, delegato episcopale per la
Cultura dell’Arcidiocesi di Udine spiega il programma di
appuntamenti per la Quaresima 2012 organizzato dalla Pastorale
diocesana della Cultura e intitolato «Gesù. Presenza e mistero».
Un percorso ricchissimo – in programma da sabato 3
marzo a domenica 1 aprile – che sarà costituito da quattro
«colloqui» (di cui parliamo a pagina 10), «pensati – spiega don
Geretti – come un itinerario "parallelo" al cammino di preghiera
delle comunità cristiane, aperti anche ai non credenti e ai
cercatori della verità, del bene e del bello»; dai Quaresimali
d’arte che, come avvenne già lo scorso anno, nelle domeniche di
marzo uniranno la catechesi dell’Arcivescovo, mons. Mazzocato,
all’esecuzione di alcuni capolavori musicali. A conclusione del
percorso, il «Bach Triduo», uno straordinario progetto che vedrà
l’esecuzione in tre giornate consecutive – venerdì 30 marzo,
sabato 31 marzo e domenica 1 aprile – dei tre sommi capolavori
di Bach: La Passione secondo Giovanni, quella secondo Matteo e
la Messa in Si minore. Inaugurati lo scorso anno, i Quaresimali
d’arte, dunque, ritornano anche in questo nelle domeniche di
marzo, in Cattedrale a Udine, alle 17. Si comincia domenica 4
marzo.
La catechesi di mons.
Mazzocato, sulla Passione secondo Giovanni, sarà intitolata
«Tutto è compiuto» e sarà accompagnata dall’esecuzione de «Le
ultime sette parole del nostro Redentore sulla croce» di Haydn
da parte del Quartetto Stradivarius (Stefano Picotti, Caterina
Picotti, Annalisa Clemente, Andrea Musto). «Questa composizione
– spiega don Geretti – permette di riprendere un tema caro alla
grande predicazione quaresimale e di concentrarsi specialmente
sulla rivelazione del Figlio di Dio e della sua misericordia
infinita nelle poche, ma grandiose parole che pronunciò dal
patibolo della croce».
...la prima e
la seconda parte eseguite a una voce dalle due soprano...
La seconda catechesi, domenica 11 marzo, intitolata «Li amò
sino alla fine», sarà incentrata sulla Cena e sul mistero
pasquale, con l’esecuzione delle «Leçons de Ténèbres» di
Couperin da parte dei soprano Laura Antonaz e Marianna Prizzon,
con Cristiano Contadin alla viola da gamba e Manuel Tomadin
all’organo. «Le Leçons», prosegue don Geretti «sono state
scritte da un geniale Couperin per dare voce alle lamentazioni
del profeta Geremia sulla Città Santa, totalmente desolata.
Ascoltarle sarà un modo per lasciarsi guidare da una incantevole
composizione a contemplare Cristo tradito che si consegna per
noi alla morte».
...Cristiano Contadin, Laura Antonaz,
Marianna Prizzon e
Manuel Tomadin...
Terzo appuntamento,
domenica 18 marzo: la catechesi intitolata «Abbiamo visto il
Signore» verterà sugli incontri con il Risorto e vedrà le
improvvisazioni organistiche di Martin Haselböck. «Le
improvvisazioni di questo grande organista – spiega don Geretti
– sono la scelta musicale più intonata ad una meditazione sugli
incontri con Gesù risorto: come il racconto evangelico di quelle
manifestazioni del Signore ricorre ad un linguaggio paradossale
per poterle descrivere, così il suono d’organo sublimerà alcuni
lacerti della tradizione gregoriana in brani che hanno il sapore
della vitalità per la loro improvvisazione».
L’ultimo Quaresimale
d’arte, domenica 25 marzo, sarà intitolato «Io salgo al Padre
mio e Padre vostro», sull’Ascensione e sulla «parusia » del
Signore. Poi l’ensemble «L’Aura soave » di Cremona, formato da
Davide Pozzi all’organo, Diego Cantalupi al liuto e chitarrone e
dal soprano Alessandra Gardini, eseguirà lo «Stabat Mater» di
Giovanni Felice Sances, autore del primo barocco italiano.
«Quest’opera – dice don Geretti – nell’intreccio di liuto,
organo e voce allude al tema della meditazione sulle forme della
presenza di Cristo risorto: nei sacramenti, che come le corde
del liuto sono strumenti della sua grazia; nella Chiesa, suo
popolo e sua sposa, significata dall’organo; nelle opere
dell’amore umano, che come il canto del soprano sono quanto di
più alto possiamo
realizzare in terra».
...la terza
parte a due voci... |