L'IDENTITÀ
ROMANTICA EUROPEA TRA NOSTALGIA, SOGNO E SPIRITUALITÀ
Le sonorità bronzee e compatte del coro maschile, capaci di sprigionare un
vigoroso ed emozionante impatto timbrico, sembrano nel corso del XIX secolo
trapassare dal ruolo di secolare dogma dell'esperienza polifonica sacra
del mondo cattolico a quello di
voce privilegiata del Romanticismo, seducentemente mirante a rendere sempre
più labile, nel peculiare genere del Chorlied, il confine tra le
apparentemente antitetiche dimensioni 'professionali' ed 'amatoriali' della
prassi musicale. Tra le circa 10 pagine per coro a voci pari di Franz
Schubert, per lo più su versi profani, si celano gemme di profonda
spiritualità che spesso toccano le più alte vette creative, miniature
innocenti, fragili e di purissima intensità come Die Nacht, berceuse
strofica in cui l'assorta e contemplativa impalpabilità del tessuto musicale
si adagia su un consolatorio ritmo di siciliana. Se Der 23. Psalm è
meditazione trasognata sull'intrinseca bellezza e universalità di
significati della tradizione biblica, Schubert, a contatto con i versi
goethiani di Sehnsucht, tanto amati dalla letteratura cameristica
ottocentesca per voce sola, crea un piccolo capolavoro nel serrato cangiarsi
delle fibrillazioni armoniche e nel libero alternarsi di atteggiamenti
mottettistici e madrigalistici. Da una dimensione musicale più
trasparente
e scorrevolmente narrativa, affidata all'impalpabile continuum ritmico del
pianoforte, traggono linfa strutturale sia Der Gondelfahrer che Ständchen,
estrema testimonianza creativa, quest'ultima, di uno Schubert trasognato
nell'evocare i sublimi versi dell'amico Franz Grillparzer, lo stesso poeta
che tre mesi prima aveva composto l'orazione funebre per Beethoven e che nel
1830 comporrà l'epitaffio per il suo monumento sepolcrale. Non minori
preziosità di stile dimostrerà tre decenni più tardi la ricercata produzione
per assiemi vocali dell'anziano Gioacchino Rossini, da tempo residente nei
pressi di Parigi; Preghiera, eseguita per la prima volta a Torino nel 1898,
è pagina di spavalda e teatrale gestualità che esibisce tuttavia freschezza,
originalità e ingegno armonico quasi impensabili per un compositore
formatosi nel Settecento italiano ma, negli ultimi anni, sempre più immerso
in un'atmosfera di disincantato e ricercato divertissement creativo.
Severamente atteggiato al prediletto gusto contrappuntistico settecentesco,
da lui stesso riscoperto e consegnato al Romanticismo, appare Adspice Domine
(«Ad Vesperas Dorainicae XXI post Trinitatis, Responsorium et Hymnus») di
Felix Mendelssohn-Bartholdy, più noto con il titolo di Vespergesang, sorta
di breve cantata sacra in cinque parti fitta di maestosi fugati di matrice
handeliana, corroborati dalla presenza di una linea strumentale grave
apertamente memore della prassi del basso continuo. La stessa perfezione
schubertiana della scrittura corale, dissipata nelle eteree e traslucide
rifrazioni della tonalità di mi maggiore, è raggiunta dal settantenne
Strauss, interprete della magia _irica di Traumlicht di Friedrich Rückert in
un esilissimo cesello corale di immobile, paradisiaca nostalgia di contro
alla cruda realtà della Germania di allora. E dallo stesso sottile umorismo
di Rossini, dallo stesso spirito di leggero divertissement non disgiunto da
occasionala e dalla predilezione per gustosi quadretti di tono amabilmente e
spigliatamente confidenziale, sembra trarre ispirazione l'intera produzione
corale dell'Ottocento francese; ben trenta le pagine su testi profani di
Camille Saint-Säens, serie inaugurata da Sérénade d'hiver e proseguita quasi
vent'anni più tardi con Saltarelle, brano d'obbligo al Concorso corale di
Lione del 1885 e dedicato alla Società Corale "La Lyre Havraise", musica
amorevolmente aleggiante su diafani e vellutati impasti timbrici di nitida e
irrefrenabile agilità. David Giovanni Leonardi
Il Coro
Polifonico di Ruda, costituitosi negli anni Trenta del XX secolo e
rifondato nel 1945, ha tenuto concerti in tutto il mondo: dagli Stati Uniti
all'Argentina, dal Canada alla Mongolia, dalle Filippine alla Russia, dal
Portogallo alla Bulgaria, dalla Norvegia alla Grecia ad altri paesi europei.
Ha partecipato a più di quaranta concorsi regionali, nazionali ed
internazionali, vincendo premi ad Arezzo, Gorizia, Orvieto, Roma e Ravenna,
nel folclore, nella polifonia e nel Canto gregoriano. Dal 2004 ha
partecipato vittoriosamente a numerosi concorsi corali internazionali: nel
2004 al XXXIX Concorso Nazionale di Vittorio Veneto (4 primi premi); nel
2005 al IX Concorso Internazionale di Canto Corale di Tallinn in Estonia (1°
premio assoluto nella categoria "musica romantica") e al 53° Concorso
Polifonico
Internazionale
di Arezzo (2° premio nella categoria "polifonia"); nel 2007 al I Concorso
Internazionale "Anton Bruckner" a Linz in Austria (2 primi premi nelle
categorie "musica sacra" e "cori maschili" più il grand prix); Il 2008 ai V
World Choir Games svoltisi a Graz (tre le medaglie d'oro in "musica sacra",
"folclore" e "cori maschili" più il titolo olimpico nella categoria "coro
maschili"); nel 2009 al XXVI concorso internazionale Franz Schubert di
Vienna (2 primi premi nelle categorie "Cori maschili" e "Musica Sacra",
premio "Franz Schubert" per la migliore interpretazione di un brano del
compositore viennese più il
Grand Prix). Per queste vittorie la Tico-Film company di Roma ha dedicato al
coro una docu-fiction che è stata acquistata e trasmessa da diversi network
televisivi europei. Nel 2010 il coro prende parte al VI World Choir Games a
Shaoxing, in Cina, confermandosi ai vertici della coralità mondiale con
altre due medaglie d'oro nelle categorie "Folclore" e "Cori maschili". Il
Coro Polifonico di Ruda collabora con le principali orchestre del
Friuli-Venezia Giulia per particolari ed esclusive produzioni
sinfonico-corali e registra per la RAI e per altre emittenti nazionali ed
estere. Attivo nel campo dell'editoria, per la casa editrice Pizzicato ha
pubblicato diverse monografie sui più importanti autori regionali del
Settecento e dell'Ottocento. Sta ora pubblicando la collana "Organi e
tradizioni organane nel Friuli Venezia Giulia" che ha come obiettivo la
catalogazione di tutti gli organi esistenti nella nostra regione.
Riconosciuto dalla regione Friuli-Venezia Giulia "ente di particolare
rilevanza artistico-musicale", il Coro Polifonico di Ruda si è fatto
apprezzare in questi decenni per aver proposto al pubblico programmi
esclusivi, di rara esecuzione, spesso frutto di approfondite ricerche
d'archivio alle quali collabora uno staff di apprezzati docenti del
Conservatorio "Jacopo Tomadini" e dell'Università di Udine.
Fabiana Noro
si è brillantemente diplomata in pianoforte al conservatorio J.Tomadini di
Udine sotto la guida del prof. U. Tracanelli. Ha frequentato
contemporaneamente i corsi di Composizione del m. D. Zanettovich e di Musica
corale e Direzione di coro. E' stata Altro Maestro del coro presso il Teatro
lirico Pierluigi da Palestrina di Cagliari per diverse produzioni
lirico-sinfoniche (Carmen, La Bohème, I pescatori di perle, Requiem di Verdi
ecc...). Ha diretto in prima
esecuzione
assoluta molte composizioni di autori contemporanei ed ha collaborato come
maestro sostituto a diverse opere liriche. Ha diretto numerose formazioni
corali tra cui il Diapason chamber choir , coro professionale con cui ha
ottenuto il 1° premio - Diploma di Eccellenza al concorso internazionale di
canto corale C.A Seghizzi. Dal 2003 dirige il Coro Polifonico di Ruda,
formazione corale maschile che ha tenuto concerti in tutto il mondo. Con
questo coro ha partecipato a un concorso corale nazionale (Vittorio Veneto
2004) e cinque internazionali (Tallin in Estonia 2005, Arezzo 2005, Linz
2007, V World Choir Games a Graz 2008, Vienna 2009, VI World Choir Games a
Shaoxing, in Cina 2010) vincendo 21 primi premi e un secondo premio
assoluto. E' stata premiata dalla giuria come miglior direttore del concorso
corale internazionale di Linz 2007. Svolge una intensa attività
concertistica in Italia e all'estero come pianista di cantanti di fama
internazionale tra cui: L. Cuberli, R. Kabaivanska, K. Ricciarelli, A.
Mariotti, B. Giaietti e numerosi altri. E' stata maestro collaboratore di
numerosi corsi di perfezionamento per cantanti lirici tra cui quelli tenuti
da C. Desderi sulle opere mozartiane, da K. Ricciarelli presso l'Accademia
lirica di Desenzano del Garda e da R. Kabaivanska. Ha ricevuto il "premio
Moret d'aur" assegnatole da una giuria di giornalisti e musicisti come
personaggio dell'anno per l'attività artistica svolta.