Zugliano di Pozzuolo (UD), 11
Giugno 2011
Sala "Mons. Petris" del
Centro "Balducci"
"A forza di essere
vento"
Spettacolo musicale
ideato da Giuseppe Tirelli
con letture e approfondimenti sui temi di Fabrizio De Andrè
Il mondo con gli occhi
di Faber
...dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i
fiori...
Spettacolo musicale “A Forza di Essere Vento”, ideato da
Giuseppe Tirelli. Letture e approfondimenti sui temi di Faber
con don Andrea Gallo, don Pierluigi Di Piazza e la conduzione
del giornalista Gianpaolo Carbonetto.
Adattamenti e
arrangiamenti Daniele Zanettovich, Renato Miani e Valter
Sivilotti. Interventi e letture di Claudio De Maglio
Coro “Le Colone” di Castions
di Strada
Quartetto d’archi:
violino: Nicola Mansutti - violino: Paola Beziza
viola: Margherita Cossio - violoncello: Mara Grion
contrabbasso: Fabio Serafini - fisarmonica: Sebastiano Zorza
percussioni: Giacomo Salvadori – Francesco Tirelli
voci soliste: Cristina Mauro – Emanuela Mattiussi – Silvia
Danielis
direttore: Giuseppe Tirelli |
Una "panoramica" della Sala "Mons. Petris" del Centro
Balducci piena come non mai, nella quale le mie limitate possibilità di
movimento mi hanno costretto
a posizionarmi in una in una
zona decentrata della sala senza poter muovermi per
tutta la durata dello
spettacolo. Ho potuto sperimentare la funzione "panorama" della nuova
fotocamere Sony HX100V, constatando la buona qualità delle "strisciate",
anche se non ho provato a riprendere con la funzione "panoramiche in
alta risoluzione". Con i miei "potenti" mezzi di ripresa, ho comunque potuto
raccogliere una serie abbastanza completa di immagini per documentare
l'evento, ma mi mancava un'immagine ripresa al centro della sala per
inquadrare don Pierluigi Di Piazza, il giornalista
giornalista Gianpaolo Carbonetto e
don Andrea Gallo. Ad una mia richiesta via E-mail, è venuto in soccorso
un amico che incontro nella varie importanti manifestazioni.
Si tratta di Luca d'Agostino (nella foto) della
Phocus Agency, un fotografo a lettere maiuscole, non solo perchè i
suoi servizi sono ad alto livello professionale, ma sopratutto perchè
durante il suo lavoro (a differenza degli altri
fotografi, fra questi oso includere me stesso), opera senza mai creare
interferenze o disturbi al pubblico presente... e senza l'uso del flash...! Alla
serie di immagini della serata, Luca ha aggiunto una serie di foto
riprese durante la Messa del giorno successivo, che aggiungerò in fondo
alla pagina. Grazie Luca.
...l'ingresso di don Andrea
Gallo...
ESTRATTO
Don Gallo: «Io con De Andrè dalla parte degli
ultimi»
(Michela Zanutto –
Messaggero Veneto del 13 Giugno
2011)
POZZUOLO.
«Esistono cinque Vangeli: secondo Matteo, Marco,
Luca, Giovanni e secondo De Andrè». A dirlo è stato don Andrea
Gallo, grande amico del cantautore genovese, l’altra sera al
Centro Balducci di Zugliano durante l’incontro Il mondo con
gli occhi di Faber, dai diamanti non nasce niente, dal letame
nascono i fiori. «De Andrè era un ragazzo educato e
borghese, esattamente come tutta la sua opera – ha detto il
sacerdote davanti a una folta platea rapita dalle sue parole –,
costellata di inquietudine, di un’ansia profonda tesa alla
giustizia sociale. Faber (come lo soprannominò l’amico Paolo
Villaggio; ndr) è sempre stato dalla parte degli
sconfitti dalla storia, stava con gli ultimi».
Durante la serata,
moderata dal giornalista Gianpaolo Carbonetto e arricchita dallo
spettacolo musicale “ forza di essere vento ideato e
diretto da Giuseppe Tirelli, don Andrea ha regalato momenti di
vita e di amicizia vissuti con De Andrè. «Come quando partecipai
insieme con un gruppo di giovani disoccupati alla processione in
onore di San Precario – ha evocato quasi di soprassalto
don Gallo –: fui ripreso dalla curia perché quel volantino che i
ragazzi distribuirono aveva un che di sacrilego. Fu Faber a
interrompere la ramanzina del monsignore: “Se quei ragazzi
avessero chiesto aiuto a Gesù, lui che avrebbe fatto?” domandò.
Con questo interrogativo si può riassumere il pensiero di Faber
,che sottolineava «gli unici che non si convertono al
cristianesimo sono i cattolici».
Le musiche del coro Le
Colone di Castions di Strada, inssieme con gli archi (Nicola
Mansutti, Paola Beziza, Margherita Cossio, Mara Grion, Fabio
Serafini), la fisarmonica di Sebastiano Zorza, le percussioni di
Giacomo Salvadori e Francesco Tirelli, nonché le voci soliste di
Cristina Mauro, Emanuela Mattiussi e Silvia Danielis, hanno
riproposto alcuni dei brani più famosi di De Andrè, anche
tradotti in friulano. Qquesto particolare ha fatto ritornare
alla mente di don Andrea una consuetudine: «Sapete cosa
cantavamo insieme Faber e io – ha domandato alla platea -? O
ce biel, o ce biel cjscjel a Udin», ha iniziato a intonare,
mentre il pubblico lo seguiva quasi fosse un direttore
d’orchestra.
La serata non si è mai
discostata dal fulcro: gli ultimi. Don Pierluigi Di Piazza ha
voluto ricordare come «sia necessaria una cultura che
sottintenda una politica di accoglienza seria. In questi giorni
al Centro di Zugliano abbiamo dato ospitalità a nove persone
arrivate dalla Somalia: anche se eravamo già in 54, ci siamo
stretti un pochino e così ci stiamo tutti». Alla serata ha preso
parte anche Claudio De Maglio. E ieri, dopo la concelebrazione
dell’eucarestia, l’omaggio a Faber ha concesso il bis con
Passaggi di tempo, il laboratorio musicale sperimentale
animato da Francesco Tirelli, Gianluca La Boria, Federico Zampa,
Nicola Tirelli, Lucia Zazzaro e Giacomo Salvadori.
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Domenica 12 giugno 2011
Celebrazione dell’eucarestia
Con don Andrea Gallo e don Pierluigi Di Piazza.
“Passaggi di tempo”
Omaggio a Fabrizio De Andrè
Con il
Laboratorio Musicale Sperimentale
Francesco Tirelli voce, chitarra, batteria, percussioni
Gianluca La Boria chitarre, voce
Federico Zampa basso, voce
Nicola Tirelli tastiere, voce
Lucia Zazzaro violino
Giacomo Salvadori batteria, percussioni
..foto di Luca
d'Agostino di
Phocus Agency...
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