ascoltato per voi

Udine (UD), 28 Marzo 2010
Auditorium del Palamostre

Va vilote puartade dal vint
scelta di brani e testi tratti dalla commedia musicale di Rodolfo Kubik
testimonianza dell’emigrazione friulana in Argentina

"Memorial Gigi Grasi"

Coro S.A.F. Sezione C.A.I. di Udine - dir. Andrea Toffolini
Coro misto della Società Filarmonica “G.Verdi” Ronchi dei Legionari - dir. Diana Mian
Gruppo Strumentale “Santa Margherita” Martignacco - dir. Orfeo Venuti
maestro concertatore: Andrea Toffolini


...una panoramica dal fondo...

          La 1a Circoscrizione cittadina (Udine centro) in collaborazione con il Centro Culturale "Amici della Musica" di Martignacco presenta una selezione di brani e testi tratti dalla commedia musicale in lingua friulana di Rodolfo Kubik "Va vilote puartade dal vint"; l'evento, che s'inserisce nell'ambito del progetto "Culture in Dialogo" a sostegno dell'interculturalità, è intitolato alla memoria di Gigi Grassi, fondatore e già presidente del coro della SAF.
          Attraverso la musica e la lingua friulana, la proposta vuole essere uno stimolo concreto per i giovani a conoscere la storia del loro paese, i fatti e i personaggi che hanno animato vicende da raccontare un domani alle nuove generazioni per tramandare i valori, i sacrifici e la genuina semplicità dei nostri avi.
          Il Friuli, orgogliosa terra e l'Argentina, paese dai caldi toni sono due realtà all'apparenza molto lontane tra di loro, ma che vengono sapientemente unite dal magico filo del canto e della sua musica. La villotta va lontano nel mondo trasportata con leggerezza e fierezza dalla forza decisa del vento, scopre suoni ed echi di terre a noi straniere e lì diventa portatrice di un prezioso bagaglio culturale. Così nella commedia musicale “Va vilote puartade dal vint” di Rodolfo Kubik i 37 motivi popolari diventano un intrigante ed originale pretesto per mettere in luce, con sofisticate soluzioni musicali, le sofferenze e le privazioni che l'emigrazione ha imposto alla gente, il dolore di dover abbandonare il proprio paese, dolore che diventa ancora più forte nel dover lasciare i propri affetti. La commedia è stata composta negli anni 60 ed è stata pubblicata nel 1981.
          E' la dolce storia d'amore di Mariute e Tunin, una storia forse come molte altre, ma con un lieto fine quasi a dimostrare che, se tante volte l'emigrazione oltreoceano ha spezzato definitivamente rapporti e sentimenti fra le persone, tante altre ha reso ancora più saldi importanti legami.
          Il Gruppo Strumentale "S.Margherita", da anni impegnato a diffondere la musica di Kubik, il coro S.A.F e il coro della Società Filarmonica "G. Verdi", formazione rifondata nel primo dopoguerra dallo stesso Kubik, propongono alcune parti della commedia offrendone una lettura originale, ma senza perdere di vista lo spirito espressivo fortemente voluto dall'autore.
          Le villotte sono state elaborate per doppio coro, solisti e orchestra con grande sapienza tecnica e con l'intento di esaltare l'espressività di ogni singolo canto. L'alternanza esecutiva e di recitazione di alcuni passi tratti dall'opera sono capaci di ricreare l'atmosfera nostalgica del tempo.
          I due momenti sono correlati da aspetti curiosi dell'emigrazione friulana in Argentina del primo Novecento a cura del dott. Paolo Pellarini.
          Un augurio al pubblico presente perchè possa rivivere emozioni legate alla terra friulana o, per chi friulano non è, possa conoscere una realtà così lontana ma che, in fondo in fondo, è più vicina di quanto si pensi.


I vari brani in programma, sono stati presentati e intervallati con scenette e dialoghi in friulano...

        
       Il Coro della Società Alpina Friulana è sorto nel 1947 ed è composto da soci che, alla passione della montagna, accomunano quella per il canto e per le tradizioni culturali e popolari. Nel corso degli anni il gruppo si è arricchito di nuovi elementi ed ha proseguito la sua attività in modo continuativo ed ininterrotto. Il coro è stato diretto da diversi maestri; tra essi si ricorda don Oreste Rosso, autorevole autore di diversi pezzi musicali compresi nel repertorio, e i maestri Colussi, Armani, Osana, direttori negli ultimi anni. Nel 1976, in occasione del terremoto in Friuli il coro ha avuto un periodo di grande attivismo improntato alla solidarietà. Il gruppo corale, a voci miste, presenta il suo lavoro in esibizioni e concerti in Italia e all’estero. Nel corso degli ultimi anni ha partecipato ad incontri corali a Parenzo, in Croazia, in Carinzia ed in diverse città italiane. Ha promosso gemellaggi con cori dal repertorio simile, come quello del CAI di Trieste o di altre sezioni dell’Associazione. Obiettivi dei coristi sono l'aggregazione sociale e la valorizzazione della cultura popolare e montana, curando in particolare la ricerca del patrimonio coristico locale. Il Coro è diretto dal maestro Andrea Toffolini.

           Le origini del Coro misto della Società filarmonica “G.Verdi” risalgono alla fine dell’800. Da allora l'attività è proseguita seguendo le vicende storiche del paese e concretandosi nel corso degli anni sempre con più decisione fino a raggiungere, negli anni ‘60, vette importanti sotto la direzione del Maestro Kirschen. Allora vinse il 1° premio al concorso corale internazionale di Arezzo. Nel 1980 con la direzione del Maestro Franco Ciut iniziò la prima sperimentazione di formazione di coro misto che finì nel 1989 per problemi di organico. Verso la metà degli anni ‘90 la voglia di cantare riemerse e nell’ottobre del 1995 si riunì un gruppo di voci femminili che, dirette dalla Maestra Elisa Ulian, si presentò al tradizionale concerto di Natale organizzato dalla stessa società. Nel 1996 alle voci femminili si unirono le voci maschili e con costanza e pazienza il coro riprese forza e partecipò a vari appuntamenti. Nel febbraio 2001 fu la maestra Franca Zanolla a dirigere il coro che nel giugno dello stesso anno partecipò alla rassegna corale di Colleferro a Roma e nel settembre 2002 all’incontro di cori di Viterbo. Nel giugno 2004 il coro partecipò alla VII rassegna di canto corale a Bracciano nonché a numerosi concerti. Nell’aprile 2007 il coro fu ospite della corale Liederkranz, in Germania, nella bellissima città di Stoccarda. Nel luglio dello stesso anno fu protagonista di un concerto lirico “in… canto di… vino” a Feletto Umberto (UD) organizzato dall’Associazione Culturale Musicale “Tourdion”, e con quest’ultima, assieme all’orchestra filarmonica “Città di Monfalcone”, è stato impegnato in una serie di concerti sulla Risurrezione del Perosi. Negli ultimi anni inoltre ha partecipato a “Nativitas”, importante appuntamento natalizio organizzato dall’U.S.C.I regionale. Dal gennaio 2003 il coro è diretto dalla maestra Diana Mian che dirige anche il coro voci bianche della filarmonica Verdi.

Nella seconda parte del programma, ai due cori riuniti si è aggiunto il
gruppo strumentale, ed è proseguito il programma con musiche di Rodolfo Kubik...

          Il «Gruppo Strumentale “Santa Margherita”» è stato avviato nel Comune di Moruzzo nel 1983 grazie alla pregevole iniziativa della fondatrice Adelina Montagnese scomparsa tragicamente nel dicembre 2000. Lì è cresciuto fino al 1996, si è poi trasferito a Martignacco dove continua ad operare mantenendo vivi gli ideali che da sempre caratterizzano l’attività del gruppo stesso. Stimolare i ragazzi allo studio della musica attraverso la pratica strumentale d’assieme è l'ambizioso obiettivo perseguito con determinazione dal Gruppo. È per questo che giovani ed adulti si affiancano ai più piccoli offrendo un insostituibile supporto di esperienza e di esempio a loro volta ricevuti quando erano bambini e che li ha portati a condividere il piacere del “fare musica”. L’organico è formato da flauti dolci, flauti traversi, oboe, saxofono, tromba, clarinetti, violini, violoncello, chitarre, basso elettrico, tastiere, percussioni. Il repertorio è molto vario sia per genere che per difficoltà, e viene orchestrato appositamente in base alle esigenze dell’organico disponibile e al livello tecnico dei singoli esecutori; comprende brani classici, dal Rinascimento ai nostri giorni, brani popolari, musiche da film, musiche per la danza, musica sacra, brani moderni... Sensibile ai valori interculturali, il “Gruppo Strumentale” collabora ed effettua scambi con gruppi, cori ed orchestre giovanili sia italiani che stranieri. Fin dalla sua fondazione è diretto dal maestro Orfeo Venuti.


...qualche zoom verso il palco...
 

          Andrea Toffolini inizia lo studio del pianoforte e quindi dell’organo all’età di sette anni grazie agli insegnamenti del nonno materno; all’età di undici anni inizia lo studio del violino e dal 1990 al 1992 fa parte dell’orchestra dei giovani violinisti dell’Alpe Adria. Partecipa a concerti in molte città italiane, slovene, croate e austriache. Diplomato in Composizione presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e successivamente in Musica Elettronica, nel 2006 ottiene, con il massimo dei voti e la lode, la Laurea di II livello in Composizione e Nuove Tecnologie nello stesso Conservatorio. Molte sue opere sono state eseguite in Italia e all’estero e pubblicate da varie case editrici. Affianca all’attività di compositore quella di direttore di coro e d’orchestra. Ha diretto i concerti inseriti nel progetto “Opera in concerto” prodotto dalla F&B Promotion di Bologna. Svolge una regolare attività di insegnamento e collabora con l’Università di Padova nell’ambito di un progetto multimediale. Ha collaborato con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia per la realizzazione di alcune guide all’ascolto relative alla stagione sinfonica.
 

Al termine del concerto è stata ricordata la figura di Gigi Grasi...

          Gigi Grasi fu tra i fondatori del Coro della Società Alpina Friulana nel 1947. Da quella data fu sempre una presenza attiva sia come corista che come presidente. La sua passione per il canto, la sua simpatia, la sua personalità riuscirono a creare un folto gruppo di coristi che diventarono dei veri amici anche nella vita, al di fuori dell'attività corale. Ritrovarsi nelle baite dopo un'escursione e intonare un canto per Gigi era un'emozione unica che trasmetteva a tutti e che ancora oggi i vecchi coristi rimpiangono. È stato l'anima del coro SAF fino al 1994, anno della sua scomparsa. Da allora la famiglia organizza il Memorial in onore di questa importante figura e il coro è sempre lieto di ricordare con affetto un Amico.

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          Il Friuli, orgogliosa terra e l'Argentina, paese dai caldi toni sono due realtà all'apparenza molto lontane tra di loro, ma che vengono sapientemente unite dal magico filo del canto e della sua musica. La villotta va lontano nel mondo trasportata con leggerezza e fierezza dalla forza decisa del vento, scopre suoni ed echi di terre a noi straniere e lì diventa portatrice di un prezioso bagaglio culturale. Così nella commedia musicale “Va vilote puartade dal vint” di Rodolfo Kubik i 37 motivi popolari diventano un intrigante ed originale pretesto per mettere in luce, con sofisticate soluzioni musicali, le sofferenze e le privazioni che l'emigrazione ha imposto alla gente, il dolore di dover abbandonare il proprio paese, dolore che diventa ancora più forte nel dover lasciare i propri affetti. La commedia è stata composta negli anni 60 ed è stata pubblicata nel 1981. E' la dolce storia d'amore di Mariute e Tunin, una storia forse come molte altre, ma con un lieto fine quasi a dimostrare che, se tante volte l'emigrazione oltreoceano ha spezzato definitivamente rapporti e sentimenti fra le persone, tante altre ha reso ancora più saldi importanti legami.
          Il Gruppo Strumentale "S.Margherita", da anni impegnato a diffondere la musica di Kubik, il coro S.A.F e il coro della Società Filarmonica "G. Verdi", formazione rifondata nel primo dopoguerra dallo stesso Kubik, propongono alcune parti della commedia offrendone una lettura originale, ma senza perdere di vista lo spirito espressivo fortemente voluto dall'autore. Le villotte sono state elaborate per doppio coro, solisti e orchestra con grande sapienza tecnica e con l'intento di esaltare l'espressività di ogni singolo canto. L'alternanza esecutiva e di recitazione di alcuni passi tratti dall'opera sono capaci di ricreare l'atmosfera nostalgica del tempo. I due momenti sono correlati da aspetti curiosi dell'emigrazione friulana in Argentina del primo Novecento a cura del dott. Paolo PELLARINI. Attraverso la musica e la lingua friulana, la proposta vuole essere uno stimolo concreto per i giovani a conoscere la storia del loro paese, i fatti e i personaggi che hanno animato vicende da raccontare un domani alle nuove generazioni per tramandare i valori, i sacrifici e la genuina semplicità dei nostri avi. Un augurio al pubblico presente perchè possa rivivere emozioni legate alla terra friulana o, per chi friulano non è, possa conoscere una realtà così lontana ma che, in fondo in fondo, è più vicina di quanto si pensi.
          Rodolfo Kubik nacque a Pola nel 1901 da padre boemo e da madre ronchese. Visse da giovane a Ronchi dei Legionari. Studiò a Gorizia e a Trieste con importanti maestri dimostrando notevoli doti musicali. Si trasferì a Vienna tra il 1923 e il 1925 per studiare la dodecafonia e lì incontrò personaggi famosi come Schoenberg. Nel 1927 emigrò in Argentina dove svolse una brillante carriera direttoriale, compositiva e didattica. È proprio in terra straniera che Kubik ebbe l'occasione di esprimere al meglio la sua friulanità. Seppur non di origine friulana, ma profondamente innamorato di questa terra Kubik riuscì a trasmettere nelle sue elaborazioni del canto popolare friulano il modo sincero per sentirsi meno lontani dalla terra amata unendosi agli altri friulani emigrati in Argentina. Morì a Buenos Aires nel 1985.

VA VILOTE PUARTADE DAL VINT,
UN BEL CONCERTO DEGLI AMICI DELLA MUSICA

          Il concerto Va vilote puartade dal vint, sostenuto dalla prima circoscrizione Udine centro e organizzato dall'Associazione Amici della Musica di Martignacco domenica 28 marzo al Teatro Palamostre di Udine, è stata una preziosa occasione per ascoltare brani di Rodolfo Kubik, originale musicista friulano emigrato in Argentina.
         
La serata è stata presentata dal dott. Piero Pinosa e arricchita da interventi illustrativi dell'ing. Paolo Pellarini. Nella prima parte sono stati eseguiti sei canti su testi di Silvio Domini, tre dal Coro S.A.F. di Udine diretto dal maestro Andrea Toffolini e tre dal Coro misto della Società filarmonica "G.Verdi" (formazione rifondata nel primo dopoguerra dallo stesso Kubik) di Ronchi dei Legionari diretto dal maestro Diana Mian. Questi brani costituiscono una dedica musicale alla terra d'adozione di Kubik, la Bisiacheria; si tratta di un ricco patrimonio musicale che collabora alla conoscenza e conservazione dell'antico dialetto e che tramanda alle giovani e future generazioni l'anima del popolo isontino.
          In seguito è stata proposta una sintesi di brani tratti dalla commedia musicale Va vilote puartade dal vint intervallati da alcuni passi della commedia per ricreare l'atmosfera nostalgica del tempo. I due cori e il Gruppo Strumentale "S. Margherita" di Martignacco, da anni impegnato a diffondere la musica di Kubik e sensibile ai valori interculturali, hanno offerto una lettura originale della commedia, pur mantenendo lo spirito espressivo fortemente voluto dall'autore.
          La commedia, composta negli anni 1960 come omaggio alle varie comunità friulane dell'America e pubblicata nel 1981, racconta la dolce storia d'amore di Mariute e Tunin, storia che si intreccia con l'emigrazione oltreoceano. "La villotta va lontano nel mondo trasportata con leggerezza e nerezza dalla forza decisa del vento, scopre suoni ed echi e lì diventa portatrice di un prezioso bagaglio culturale". Il merito di Kubik è stato quello di trasmettere nelle sue elaborazioni del canto popolare friulano un modo sincero per sentirsi meno lontani dalla terra amata unendosi agli altri friulani emigrati in Argentina. L'alternanza esecutiva e di recitazione di alcuni passi tratti dall'opera ha ricreato l'atmosfera nostalgica del tempo, mettendo in luce le sofferenze e le privazioni che l'emigrazione ha imposto alla gente. A villotte tipicamente friulane tra cui Oh ce biel cjscjel a Udin e Ciribibin, doman je fieste sono seguiti motivi come Al alba el gallo suele cantar, al ritmo tipico della zamba argentina, e Tengo el pecho herido, ballo criolo in 3/4. Tutto questo a testi­onianza della filosofia di Kubik, il quale, ospite in Argentina, da una parte non ha mai dimenticato le sue origini, dall'altra si è integrato con la cultura locale e ha contribuito alla diffusione della musica popolare argentina sia in loco sia all'estero. A siglare il lieto fine della commedia, un brioso Volìn bevi.
          Da evidenziare la bravura del maestro Andrea Toffolini, che ha saputo amalgamare armoniosamente canto e musica ed interpreti di diverse generazioni. Il concerto, coordinato da Orfeo Venuti. Direttore artistico del Centro culturale "Amici della Musica" e maestro del "Gruppo Strumentale Santa Margherita", è stato organizzato in memoria di Gigi Grassi, tra i fondatori del Coro della Società Alpina Friulana nel 1947 ed anima del coro SAF fino al 1994, anno della sua scomparsa.
(Tratto da "Friuli nel mondo" dell'Aprile 2010)

IL PROGRAMMA

Rodolfo KUBIK
Cori su testi di Silvio Domini
Al me gril
Canone infinito a 4 voci
Sotonote de lulio
Vermean
Vizilia de na volta
La cavra
Va vilote puartade dal vint
Oh ce biel cjscjel a Udin (strumentale)
El cjalzumit
Vegnin jù i Cjargnei de Cjargne
A planc cale el soreli
Volìn gjoldi la ligrie
Ciribiribin, doman je fieste
No uei vè chel brut vecjat
Gjovanin colôr di rose
Quan ch’o lavi su pe Valcjalda
La gnôt d’avril, Cheste viole (strumentale)
Al alba el gallo suele cantar (Zamba argentina)
Duc’ mi cjalin di mal voli
Tintine tintone
Tengo el pecho herido (ballo criollo)
Un salût 'e furlanie, Stelutis alpinis (strumentale)
Volìn bevi