GIOVANNI
SOLLIMA,
violoncellista e compositore, nasce a Palermo il 24 ottobre 1962
da una famiglia di musicisti. Presso il Conservatorio della sua
città si diploma in Violoncello con Giovanni Perriera e
in Composizione con il padre, Eliodoro Sollima,
perfezionandosi a Salisburgo con Antonio Janigro e a
Stoccarda con Milko Kelemen. Vive fra Palermo, Berlino e
New York.
Intraprende giovanissimo una brillante carriera internazionale
di violoncellista, collaborando con grandi musicisti, come
Franco Ferrara, Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli,
Jorg Demus e Martha Argerich. Parallelamente la
sua curiosità creativa lo spinge ad esplorare nuove frontiere
nel campo della Composizione, attraverso contaminazioni fra
generi diversi: rock, jazz, electric, minimalismo anglosassone e
musica etnica di tutta l'area mediterranea, dalla Sicilia al
Mondo arabo, dai Balcani a Israele, dalla Turchia all’Andalusia.
Sulla base di una profonda preparazione classica, nasce così lo
stile inconfondibile di Sollima, che nelle sue creazioni si
avvale dell'utilizzo di strumenti acustici occidentali ed
orientali, di strumenti elettrici ed elettronici, e di altri di
sua invenzione (l'aquilarco, il d-touch, il
body-cello....) o di sua ricostruzione, come il violino
tenore raffigurato nei quadri di Caravaggio.
Nel 1993 si mette in luce scrivendo l’“Agnus Dei” del Requiem
per le vittime della mafia, una messa composta da diversi
autori, su testo di Vincenzo Consolo, e presentata nella
Cattedrale di Palermo ad un anno esatto dall’attentato di
Capaci. Da allora le sue composizioni sono eseguite in tutti i
continenti, e fra i maggiori interpreti si trovano direttori
come Riccardo Muti con la Filarmonica della Scala,
Gidon Kremer con la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet
con I Solisti di Mosca, Daniele Gatti con l'Orchestra del
Teatro Comunale di Bologna, Ivan Fischer con l’Orchestra
dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma; solisti come Yo-Yo
Ma, Mischa Maisky, Viktoria Mullova, Mario
Brunello, Bruno Canino, Katia Labeque,
Enrico Dindo, Julius Berger, David Geringas,
Larry Coryell, Mauro Pagani; interpreti vocali
come Ruggero Raimondi, Patti Smith, Vinicio
Capossela, Morgan, Edoardo Bennato ed Elisa
(protagonista della sua opera Ellis Island, su testo di
Roberto Alajmo, commissione del Teatro Massimo di
Palermo); coreografi come Karole Armitage, Bebe Miller,
Fabrizio Monteverde, Micha van Hoecke e Carolyn
Carlson. Quest’ultima, alla Biennale di Venezia, lo fa
suonare sul palco in mezzo ai danzatori, avvalendosi del suo
carisma scenico.
(continua in
http://www.giovannisollima.it/bio.asp)
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