Abbazia di Rosazzo, 29 Marzo
2009
"Passione di Christo
Secondo Giovanni"
di Francesco Corteccia (1502 – 1571)
Gruppo Polifonico "Claudio Monteverdi"
di Ruda
diretto da
Matjaž Šček
Voce recitante: Andrea Zuccolo
Francesco Corteccia, nato ad Arezzo
nel 1502, trascorse la maggior parte della sua vita a Firenze. Ricoprì
l'incarico
di
maestro di cappella in «S. Lorenzo» e presso la corte medicea. Autore di due
volumi di madrigali e di varie raccolte di musica sacra, egli merita una
particolare attenzione per le due «Passioni», secondo Giovanni (1527) e
secondo Matteo (1532), che rappresentano i primi esempi in Italia di
passione-mottetto. Il Corteccia morì a Firenze nel 1571. Nella «Passione
secondo Giovanni» il musicista ha affidato al coro virile, spartito in
quattro voci, le «turbarum voces» cioè gli interventi del popolo, dei
soldati e dei grandi sacerdoti, mentre lo storico, cioè la voce recitante,
presenta il testo evangelico nella «lingua fiorentina» affinchè come ebbe a
dire il Corteccia, la comprensione del popolo fosse esatta e immediata. Il
racconto della Passione di Christo si snoda quindi lungo due direttrici: la
recitazione in volgare e gli interventi della folla in latino. La narrazione
evangelica viene interrotta nei momenti salienti da alcuni responsori tratti
dalle «profezie» e dalle «lamentazioni» che rappresentano, secondo le
intenzioni del Corteccia, momenti di «divota meditatione». Questi inserti
polifonici sono le pagine più ispirate dell'intera opera: in particolare il
toccante «Tristis est anima mea», il drammatico «Caligaverunt oculi miei» e
il «Tenebrae factae sunt» che è considerato un capolavoro del genere
mottettistico. Alla conclusione, dopo la morte di Christo, il coro conclude
con lo «Evangelium» che è il racconto della deposizione dalla croce e della
sepoltura.
ESTRATTO
CORO
Passio Domini Nostri Jesu Christi, secundum Joannem.
VOCE RECITANTE
In quel tempo, Gesù usci co' discepoli suoi di là dal torrente
Cèdron, dov'era un orto, nel quale entrò lui et i discepoli suoi. Ma
anchora Giuda, che lo tradiva, conosceva il luogo, perché spesse volte
vi era andato Gesù co' suoi discepoli. Giuda adunque, avuta da'
Pontefici et Farisei una compagnia di armati, venne là con lanterne et
fiaccole et armi. Et Gesù, sapendo tutte quelle cose che havieno a
venire sopra di lui, faccendosi avanti, disse loro: «Chi cercate?». Cosi
risposono a lui:
CORO
Jesum Nazarenum!
VOCE RECITANTE
Disse a quegli Gesù: «Sono io». Et stava anchora Giuda, che lo
tradiva, cor quegli. Come adunque disse a loro «Sono io», si tirorno
indietro et caddono per terra. Di nuovo allora domandò a quegli: «Chi
cercate?». Et quelli dissono:
CORO
Jesum Nazarenum!
VOCE RECITANTE
Rispose Gesù: «Vi ho detto che sono io; se adunque cercate me,
lasciate andare i discepoli miei». Questo asserì acciò che si adempiesse
la parola che egli disse: «Di quegli che tu mi hai dati, non ho perduto
alcuno». Ma Simon Pietro, havendo il coltello, lo cavò fuori et percosse
un servo del Pontefice et tagliogli l'orecchia destra. Il servo haveva
nome Malco. Disse adunque Gesù a Pietro: «Metti il coltello tuo ne la
guaina! Non berrò io il calice che mi ha dato il Padre?». La compagnia
de gli armati, adunque, et il tribuno et i ministri de' Giudei presono
Gesù et, legatolo, condussonlo primamente in faccia ad Anna, perche era
suocero di Caifa, il quale era Pontefice in quell'anno. Et era, Caifa,
quello che haveva dato il consiglio a' Giudei: «È bene un huomo solo ch'habbia
a morire pel popolo». |
Il coro “Claudio Monteverdi” è
stato costituito nel 1976. Dopo un’intensa attività di studio ha partecipato
alle più importanti manifestazioni corali
internazionali d’Italia, conseguendo affermazioni di
prestigio
ai Concorsi di Arezzo e Ravenna nel 1978 e 1979 e di Gorizia nel 1982. Nel
corso dei 32 anni di attività ininterrotta ha eseguito più di 660 concerti
in Italia, Slovenia, Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Belgio, Finlandia,
Francia, Spagna, Lussemburgo,
Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Russia, Finlandia, Repubblica Slovacca,
Svezia, Canada, Stati Uniti, Malta. Il suo vasto repertorio classico, sacro
e profano, spazia dal cinquecento al barocco, al romanticismo, agli autori
moderni e contemporanei. Il Coro Monteverdi ha, inoltre, nel suo repertorio
ed ha eseguito l’integrale per coro maschile di Francis Poulenc. Il canto
popolare viene proposto in elaborazioni e composizioni d’autore in diverse
lingue e parlate. Per la valorizzazione e la diffusione del canto popolare e
della lingua e cultura friulane ha pubblicato n° 8 volumi di musiche e canti
composti ed elaborati dal m.o Orlando Dipiazza. Del coro “Monteverdi” sono
state pubblicate foto e recensioni sull’Enciclopedia Mononografica del
Friuli Venezia Giulia. Dal 2003 il coro “Monteverdi” è riconosciuto
“organismo culturale di interesse regionale”. Il Monteverdi è stato diretto
fino al 1996 dal m.o Orlando Dipiazza, successivamente fino al 2007 dal m.o
Stefano Sacher. Dal gennaio 2008 il coro è diretto dal m.o Matjaž Šček.
Matjaž Šček - E' nato a
Koper in Slovenia nel 1958 in una famiglia di musicisti (il padre
compositore, la sorella
pianista). Dopo il ginnasio musicale si e iscritto
nell’ Accademia di Musica di Ljubljana, approfondendo poi gli studi col
compositore Lojze Lebič. Gia a 17 anni ha dimostrato il suo talento
conducendo gruppi maschili e cori misti. Nel corso della carriera ha
diretto: Coro maschile Simon Gregorčič (1976-79), i cori Igo Gruden di
Aurisina (1980-1986), coro misto Primorec Tabor (1986-1998), coro da camera
della Radiotelevisione Slovena (1993-1998), coro da camera Ljubljanski
Madrigalisti (1991-2001). Attualmente conduce i cori Srečko Kosovel di
Ajdovščina, il coro Jacobus Gallus di Trieste ed il coro misto Ipavska di
Vipava, con i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti ai concorsi, quali
Tours, Marktoberdorf, Tolosa, Riva del Garda, Gorizia, Tromso. Nell’ anno
2001 gli e stata consegnata la Targa d’oro J. Gallus, il maggiore
riconoscimento della Repubblica Slovena per l’ impegno culturale. Dal
gennaio 2008 è direttore artistico del Gruppo Polifonico “Claudio Monteverdi”
di Ruda (Udine).
Andrea Zuccolo
- Nato a Buttrio (Udine) nel 1955, si è laureato a
Bologna, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, corso D.A.M.S.,Discipline
delle Arti della Musica e dello Spettacolo. Ha collaborato a molte edizioni
Mittelfest di
Cividale del Friuli, Festival di Teatro, Musica, Danza
e Poesia dalla Mitteleuropa . Per le più recenti (1996-2002) è stato
interprete delle poesie di Kosovel, Menichini, Bandini, Attila Joszef,
Michelstaeder, Morandini, Szymborska, Janus, Kis, Skacel. Nell’edizione 2001
ha interpretato il poema di Chaim Nachman Bialik
Nella città del Massacro, scene e costumi di
Loretta Cappanera, musiche di
Mahler-Uri Caine. Il primo impegno teatrale risale al 1978, quando ha
debuttato come attore e cantante nella commedia in musica Il mongomo
a Lapislazzuli, con il gruppo strumentale
Hinz und Kunst di Berlino, al III
Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Dopo un Edipo Re
di Sofocle, diretto da Benno Besson a Spoleto nel 1980, la sua carriera di
attore è proseguita a Parigi dove si è diplomato presso l’Ecole
Internationale de Théatre diretta da
Jacques Lecoq. Nuovamente in Italia ha lavorato con Compagnie Private e
Teatri Stabili, accanto ad attori come Tino Carraro, Manuela Kustermann,
Carmelo Bene e diretto da Ronconi, Scaparro, Nanni.Come baritono è stato
interprete in Euridice
di Jacopo Peri e ha affiancato il pianista Andrea Rucli in concerti su
musiche di Satie, Rossini, Poulenc.
Ha diretto e interpretato la
versione originale del dramma in musica
Cappuccetto Rosso
(Teatro Comunale di Narni). A Mittelfest 1998 ha presentato il monologo
Buon Compleanno
del quale è stato autore ed interprete. Per
Glasovi iz cakalnice-Voci dalla sala d’aspetto,
alla VII Edizione di Stazione Topolò (2000), come autore ha presentato in
forma scenica il poema Corale per Oche e voce
sola. Il testo è
stato tradotto in inglese dal poeta Jack Hirschman e pubblicato da Marimbo
Press, Berkeley, California, 2001. Per la RAI-F.V.G. ha dato voce al
personaggio di Armando,
nella versione friulana dei cartoni animati della
Pimpa
di Altan. A Mittelfest 2002 ha interpretato e diretto il poema in lingua
friulana Qoelet Furlan
di Antoni Beline. Con Claudio De Maglio è stato interprete in
Oltre la Notte
da testi scritti di Pierluigi DiPiazza, 2005. E’ voce recitante nella
Passione secondo Giovanni
di Francesco Corteccia con il Coro Polifonico ‘Monteverdi’ di Ruda, in
repertorio.
IL PROGRAMMA
Abbazia di Rosazzo, 29 Marzo
2009
Passione di Christo
Secondo Giovanni
di Francesco Corteccia (1502-1571)
Gruppo Polifonico "Claudio Monteverdi"
di Ruda
diretto da
Matjaž Šček
Voce recitante: Andrea Zuccolo
|
1 |
4.15 |
Introito |
2 |
6.28 |
Meditazione
prima |
3 |
2.45 |
Meditazione
seconda |
4 |
5.49 |
Meditazione
terza |
5 |
6.50 |
Meditazione
quarta |
6 |
6.01 |
Meditazione
quinta |
7 |
2.35 |
Meditazione
sesta |
8 |
4.58 |
Meditazione
settima |
9 |
6.31 |
Evangelium |
|