ascoltato per voi

Chiesa di S. Pietro Martire in Udine, 1 Febbraio 2009

A Quiet Place 
Una serata ad memoriam, un sentiero di meditazione, una sosta in a quiet place
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Coro del Friuli Venezia Giulia
Direttore Cristiano Dell'Oste
Monica Mosolo e Nicoletta Oscuro, voci recitanti


...nella prima parte della serata, il coro era collocato dietro l'altar maggiore...


...e nella semi oscurità, durante i canti e le letture...


...sullo schermo si susseguivano immagini di distruzione, dolore e morte...

     Il Coro del Friuli Venezia Giulia canta per la pace - Da “A quiet place", una canzone del celebre gruppo dei Take6, nasce l’ultima idea-progetto del Coro del Friuli Venezia Giulia, una proposta di musica per la pace, una sosta in un luogo tranquillo, per aiutare ogni ascoltatore a guardare dentro la verità delle ingiustizie moderne. Nasce così un percorso di riflessione, di parole, poesia e musica sacra, quasi un rifugiarsi nel silenzio di una chiesa, depositaria di uno spirito che ne sublima la musica e che la musica sublima nella sua storia di millenni.. Fuori c’è la guerra, la guerra di ogni giorno, che pervade, oltraggia, mina ogni sentire dell’uomo, ogni tentativo di trovare uno spazio, luogo, agognato porto di silenzio e pace.

     Immagini che proietteranno chiunque al di fuori di quelle mura amiche, chiederanno all’ascoltatore una profonda ricerca del vero, non filtrato dal rumore, del vero effimero, ma di quello che porta diritto al cuore del proprio sentire.

Le pagine sacre del Miserere mei Deus di Allegri, dell’ Agnus dei di Barber, dell' Hymn to the Virgin di Britten, Ave Maria di Verdi, O nata lux di Lauridsen, O sacrum Convivium di Messiaen  ecc. ecc. a corollario di alcune letture su testi e poesie di Quasimodo, Gandhi, Brecht e altri che hanno dedicato molti loro scritti in favore della Pace. La Bibbia, dal libro dell’Ecclesiaste, come riferimento, un messaggio ancora attuale a commentare immagini di guerra sullo sfondo, musica sacra a cappella, suoni dal basso verso l’alto, verso una preghiera di perdono, una traiettoria che si muove dalla bassezza dell’uomo verso il cielo. Una serata di contemplazione , quasi un fermo immagine, tra due date, il Giorno della Memoria e la Giornata del Ricordo, istituite per commemorare le vittime di una scia di odio e di violenza che ha insanguinato il nostro paese.

     Il contesto stesso della chiesa dice con quale animo viene pensato e proposto questo momento, che vuole essere un sospiro e un anelito di pace svincolato dalle ragioni e ancorato alla ragione, alla lucidità di uno sguardo che del male cerca di avere una nozione riassuntiva e radicale, spirituale appunto, e non cerca di dirimere grovigli intricatissimi nei quali non esiste più alcun innocente ed ogni violento è contemporaneamente una vittima.

Pagine musicali di grande impatto emotivo a compensare una sofferenza muta, che porta con sè il dolore del mondo, porta il peso dell’ingiustizia che scardina ogni equilibrio, che viola la bellezza.

     Nelle immagini un’umanità sofferente rimane depositaria della ricchezza vera. Fermezza, dignità, quiete immobile che trapassa perfino la speranza divenendo adesione all’essere che è. Non ribellione, ma svuotamento, abbandono. Innesto in uno spirito di accettazione che pulsa nei cuori rendendoli nobili, forti di una forza lieve, di una forza completamente disarmata.
     Una serata ad memoriam, un sentiero di meditazione, una sosta in a quiet place.

 


...più tardi il coro si è trasferito davanti all'altare,
ma sempre in condizioni di luce molto precarie...


...solo alla fine ho potuto attivare il flash...


...per avere un minimo di documentazione fotografica...

 

Chiesa di San Pietro Martire in Udine
(Gianpiero Bellucci  - Messaggero Veneto del 16 settembre 2006)

Dopo quattro anni di lavori di restauro viene riconsegnata alla città la chiesa di San Pietro Martire. Ieri l’inaugurazione della chiesa di via Valvason, alla presenza dell’arcivescovo Pietro Brollo, di monsignor Luciano Nobile, dell’assessore regionale Franco Iacop, del sindaco Cecotti e della vicepresidente del consiglio provinciale Grillo, durante la quale sono stati mostrati al pubblico i lavori di restauro. Oltre alla pulitura delle pareti, al rifacimento degli intonaci, al consolidamento strutturale e alla revisione completa del manto di copertura, sono stati riportati alla luce un rinfresco che si ritiene risalente al ’400. Mancano solo i lavori di pulizia degli altari e la costruzione degli stalli bassi del coro che dovranno essere completamente rifatti. Poi quattro tele per le quali sono in corso di assegnazione i lavori di restauro. Si tratta della tela San Vincenzo Ferrer, della pala di Marco Vecellio risalente al 1605 e di altre due tele minori del diciassettesimo e diciottesimo secolo. Per il resto è tutto pronto per la prima messa che si terrà sabato 30 settembre alle 17.30. Un luogo di culto che «riprende centralità nella comunità», ha commento Iacop. «Un orgoglio per tutta la città – ha detto poi Cecotti – grazie all’impegno della chiesa friulana». «Entrare in questa chiesa – il commento suggestivo di monsignor Brollo – è come immergersi nella storia della nostra gente, una grande emozione che rivivremo presto anche nel duomo». Per quanto riguarda il restauro dei beni architettonici, i lavori sono stati possibili grazie ai finanziamenti della Regione e alla direzione della Soprintendenza ai beni architettonici. Agli altri restauri e precisamente il coro ligneo del ’600, le pale d’altare del ’500 e ’700 e in particolare quello riguardante il dipinto di Pomponio Amalteo del 1579 raffigurante il Martirio di San Pietro, hanno contribuito la Provincia di Udine, la fondazione Crup e la ditta SocMas di Pasian di Prato, oltre alla ditta di restauro Arecon. I lavori sono iniziati nel 2002 e nell’ultimo anno si è terminato il consolidamento del campanile e l’installazione degli impianti di sicurezza. La chiesa sarà ancora oggetto di restauro ed è tuttora al centro di studi di un gruppo di studiosi e ricercatori di diversi istituti.

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Udine - Chiesa di S. Pietro Martire, 1 Febbraio 2009
 
A Quiet Place 
 

Coro del Friuli Venezia Giulia
Direttore Cristiano Dell'Oste
Monica Mosolo e Nicoletta Oscuro, voci recitanti
 

1 11.46 Miserere mei, Deus - C. Allegri
2 4.38 Ave Maria - G. Verdi
3 3.27 Hymn to the Virgin - B. Britten
4 5.21 O Sacrum Convivium - O. Messiaen
5 7.17 Agnus Dei - S. Barber
6 4.42 O nata lux - M. Lauridsen
7 2.37 A Quiet place - Take 6
8 7.42 Freedom - D. Ellington (Sax Nevio Zaninotto)