Ascoltato per voi

Monte Kolovrat
Drenchia

Parco Comunale
Gorizia

Dolina dei 500
Fogliano - Redipulia

CANTI DI GUERRA E DI PACE LUNGO LE TRINCEE DEL 1915-'18
ECHI DALLE TRINCEE SUL MONTE KOLOVRAT
(La Vita Cattolica del 1 Novembre 2008)

Non più il fragore degli spari e delle esplosioni delle bombe, lo strazio delle grida dei mutilati e dei feriti, ma note e parole che raccontano le sofferenze e i sentimenti di tutti coloro che soffrirono (soldati e popopolazione civile) a causa dell’”inutile strage” della prima guerra mondiale: tutto questo animerà il monte Kolovrat, in comune di Drenchia, sabato 1° novembre in occasione della manifestazione “Eco dalle trincee...90 anni dopo...” promossa dal Coro S. Ignazio di Gorizia. Contemporaneamente, alle ore 15, in tre punti focali dove la Grande guerra seminò in Friuli morte e distruzione, si eleveranno canti che rievocano quegli anni così duri e terribili, insieme a melodie di pace e di gioia per esprimere la speranza che la guerra non ritorni più sulle nostre terre. Accadrà sul monte Kolovrat, in comune di Drenchia, dove perì Riccardo Di Giusto, il primo caduto italiano della Grande Guerra, teatro dal maggio 1915 all’ottobre del 1917 di un’estenuante conflitto di trincea e quindi punto focale in cui si decisero i destini della disfatta di Caporetto. Qui si esibiranno il “Gruppo costumi tradizionali bisiachi” di Turriaco, il “Coro Tre Valli-Tri Doline” di Cravero, il “Coro Lipa” di Basovizza, e il “Coro di voci bianche” di Rovereto (Trento). Contemporaneamente, sempre alle ore 15, lo stesso accadrà a Fogliano-Redipuglia nella “Dolina dei 500” (coi cori “S. Ignazio” di Gorizia, “Montenero” di Cividale, “La Voce della Valle” di S. Pietro al Natisone” e “Corocastel” di Conegliano) e presso il Parco comunale di Gorizia (con i cori “Monte Sabotino” di Gorizia, “Don Luigi Milocco” di Torreano, “Corale Concordia” di Concordia Saggitaria e “Code di Bosco” di Orsago). In serata, alle 20.30, tutti i cori si esibiranno al Teatro Verdi di Gorizia. “Abbiamo pensato che la forza di un canto potesse superare le barriere del tempo e rendersi testimone di ciò che accadde 90 anni fa - scrivono gli organizzatori -. Vogliamo raccogliere l’eredità di chi visse, soffrì e perse la vita durante la Grande Guerra. Grazie alle voci di oggi facciamo un viaggio nel tempo e proviamo a rivivere le stesse emozioni, gli stessi battiti del cuore di questi uomini”.