Fraforeano di Ronchis, 20 Agosto 2008
Chiesa di S. Fermo in Fraforeano
Festival Internazionale Nei
Suoni dei Luoghi 2008
Ronchis è situata lungo un’antica strada vicinale romana
denominata via Crescentia, che collegava la via Annia alla via Postumia, nei
pressi dell’attuale Codroipo. Il toponimo di Ronchis, dal latino runcare, che
significa “terreno
messo a coltura a seguito di disboscamento”, è attestato
per la prima volta in un documento datato 1226. A Nord di Ronchis sorge il
borgo di Fraforeano, unica frazione del Comune. La data più importante per
Fraforeano è il 1468, quando l’intero feudo fu acquistato dalla famiglia
veneta dei Barbarigo, che lo mantenne fino al 1656. È dalla fine del XV
secolo, quindi, che si può far risalire l’esistenza dell’insediamento su cui
attualmente sorge la villa Barbarigo - De Asarta - Kechler. L’attuale villa
risale al XVIII e fu rimaneggiata e ampliata nel corso del secolo successivo.
L’intero complesso, protetto da un alto muro, comprende alcuni rustici intorno
alla corte e una cappella cimiteriale in stile neogotico costruita dalla
famiglia De Asarta. L’elemento più suggestivo è il Parco, una superficie di
circa tre ettari, progettata dall’architetto veneziano Giuseppe Jappelli. La
tipologia è quella del giardino romantico all’inglese, in cui la sapiente
disposizione delle piante è ben celata dall’aspetto spontaneo e naturale delle
specie arboree, la cui presenza ha favorito la formazione di un particolare
microclima che si conserva da quasi duecento anni.
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Luisa Sello e il Flute Quartet
Graz
Sigrun
Rottensteiner, Petra Reiter, Eva-Maria Tockner e Martina Schwarz
Luisa Sello, diplomatasi
giovanissima in flauto, si è in poi perfezionata all’Accademia Chigiana
di Siena, all’Académie
Internationale de Nice ed a Parigi con R. Guiot.
Dopo una breve esperienza con l’orchestra del Teatro alla Scala di
Milano sotto la direzione di Riccardo Muti, ha iniziato un percorso
concertistico che la vede ormai presente in numerosi festival e rassegne
internazionali. Ha suonato in qualità di solista con prestigiose
orchestre e, in occasione delle numerose tournées svolte, ha eseguito
importanti composizioni classiche e prime assolute di autori
contemporanei. È dedicataria di un centinaio di composizioni. Titolare
della cattedra di flauto al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e
Professore ospite all’Universität für Musik di Graz, tiene Masterclass
presso le Accademie di Mosca, Vienna, Köln, Madrid, Pechino e Buenos
Aires. Incide per la Stradivarius ed ha registrato per RAI Uno, Radio
RAI e filodiffusione, Radio ORF e Radio Argentina. È tra gli artisti
sostenuti dalla CEMAT, rete di diffusione internazionale sostenuta dal
Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali. Compongono il Flute Quartet Graz quattro musiciste austriache
formatesi all’Universität für Musik di Graz ed
incontratesi ai Corsi
estivi di St. Paul im Lavanttal nella classe di perfezionamento della
prof.ssa Luisa Sello. In seguito a tale esperienza, che più volte hanno
ripetuto nelle edizioni successive, tre delle flautiste hanno deciso di
studiare in Italia. È proprio grazie a ciò che presso il Conservatorio
di Trieste, nella classe di flauto di Luisa Sello, ha preso vita il Graz
Flute Quartet, formazione nella quale le musiciste hanno sostenuto
numerosi concerti e vinto concorsi nazionali ed internazionali.
Attualmente tutte docenti presso Musikschule e primi flauti in orchestre
e formazioni da camera, le componenti del Graz Flute Quartet presentano
un repertorio fresco, giovane e, pur rispettoso della tradizione
classica più severa, scevro da rigidità formali. Il suono, la fusione
del colore e la comune base della scuola di perfezionamento italiana
hanno consentito loro di essere più volte segnalate dalla critica
austriaca come esempio del “fare musica insieme”. |
Programma:
"Magnifica sensibilità
interpretativa e ottimo suono" - "Très musical, superbe son" hanno scritto
di Luisa Sello Severino Gazzelloni e Raymond Guiot. Il programma di questa
sera, che la stessa concertista avrà cura di illustrarci, tocca tre secoli
di produzione musicale e, nel presentare pagine tanto diverse tra loro per
stile e contenuto espressivo, rende ancora una volta testimonianza della
straordinaria versatilità del flauto traverso. Il flauto traverso appartiene
alla famiglia dei legni. Tale attribuzione, apparentemente imprecisa dal
momento che i moderni strumenti sono costruiti in metallo, è dovuta al fatto
che fino all'Ottocento la quasi totalità dei flauti erano in legno duro. Il
moderno flauto traverso, diretta derivazione dell'antico traversiere, è di
forma cilindrica e presenta fori di uguale diametro la cui chiusura è
regolata da un sistema di chiavi. Esso è il risultato degli studi e delle
innovazioni di Theobald Böhm (1794 -
1881), virtuoso del flauto nonché musicista di corte ed apprezzato
compositore che modificò radicalmente lo strumento in uso ai suoi tempi,
consistente nello stadio finale di un modello rimasto costante nella
struttura fin dal XVII secolo. Il flauto traverso fu utilizzato in orchestra
già nel Seicento da Jean Baptiste Lully, ma è soprattutto nel Settecento che
vennero sfruttate appieno le sue caratteristiche di grazia, nitore timbrico
ed agilità dell'articolazione: in quel secolo divenne uno degli strumenti
solistici per eccellenza, e grandissimi compositori quali Antonio Vivaldi e
Johann Sebastian Bach gli dedicarono autentici capolavori. Nel periodo
romantico fu impiegato soprattutto in orchestra, per essere di nuovo messo
in piena luce dagli impressionisti Claude Debussy e Maurice Ravel ed in
seguito dagli esponenti della musica contemporanea. Gigliola Maturo
Fraforeano di Ronchis, 20 Agosto 2008
Chiesa di S. Fermo
Festival Internazionale Nei
Suoni dei Luoghi 2008
Luisa Sello e il Flute Quartet
Graz
Sigrun
Rottensteiner - Petra Reiter
Eva-Maria Tockner - Martina Schwarz
|
01 |
7.26 |
J.B. de Boismortier
- Baroque Concert
Allegro, Largo, Allegro |
02 |
4.35 |
W.A. Mozart
- Ouverture da “Le nozze di Figaro” |
03 |
2.54 |
P. Ramovs
- Quattro o cinque |
04 |
4.32 |
F. Kuhlau
- Quartetto in Mi Magg. op. 103 |
05 |
5.09 |
D.
Papadopulo - Duetto |
06 |
4.20 |
G. Bizet
- Temi dall’opera “Carmen” per trio |
07 |
3.29 |
C. Magnan
- Voci per flauto parlante e suonante |
08 |
5.42 |
J.J. Castarede
- Flutes en vacances |
09 |
2.35 |
Raymond Guiot
- Per Luisa Sello |
10 |
5.45 |
A. De Angelis -
Quintetto Paradiso
(su temi di E. Morricone, N. Piovani
e N. Rota)
|
11 |
1.31 |
Fuori
programma |
12 |
1.15 |
Fuori
programma |
13 |
2.51 |
Fuori
programma |
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