Mie notti con
Qohelet
Dare coralità pubblica ai
testi che p. David Maria Turoldo raccoglie con il titolo” Mie notti con
Qohelet” è assai arduo. Fissati negli ultimi anni della sua vita in
compagnia del “drago” che corrodeva e consumava la sua esistenza fisica,
questi testi rappresentano un vertice di umana e drammatica riflessione
nella cornice del libro biblico che sancisce senza pietà il traditore
incanto di tutti i programmi e di tutte le certezze che persone e conati
storici vaneggiano nel loro pur appassionato itinerario. Il volumetto
postumo è costituito da tre riferimenti tematici: un serrato dialogo con “Qohelet”;
un riscontro ispirato al “ Cantico dei cantici”; un richiamo a Giobbe ed
alle sue scelte risolutive. Il finire divenuto prossimo, incombente travolge
le considerazioni della stessa comune e soggettiva paura psicologica per
calarsi in un orizzonte metafisico: tutto si rivela universale vanità,
dissoluzione d’ogni esistenza, ripetitività inutile di ogni divenire.
L’esaltazione ermeneutica, liberatoria, salvifica della ragione, divenuta
oggi soprattutto, idolo ideologico, si rivela miserevole inganno. Non è una
premessa apologetica alla fede, ma uno scarto che dice perdizione quando
tutto viene consegnato all’ immanenza. Oggi si invoca la “morte” in nome di
una dignità che di fatto nasconde una sconfitta non solo personale, ma anche
e soprattutto sociale. Turoldo ci affida una sua umile constatazione ed il
suo interiore anelito: “Giunto ora alla fine,Qohelet, dire non so se da
paura infantile o per sgomento di esperto, un gemito mi sgorga dal cuore che
altra “Luce” metta in fuga la mia e la tua oscurità mentale”. Un correttivo
salutare nasce dal “Cantico dei Cantici” dove la vita garantisce l’istanza
di una continuità. “Mi baci con i baci della sua bocca: così esplode il
Cantico, o Qohelet: attesa vendetta al tuo libro del Nulla”. Giobbe vince il
nichilismo che suggerisce non solo l’irrazionalità degli eventi, ma anche la
insufficiente tenuta di una religiosità affidata alla sola cornice umana: il
Tutto e il Nulla sono un abisso che interpella ogni uomo fin nelle fibre più
profonde del suo essere. Giobbe si fa servitore di questo mistero nella
fiducia che la vita venga sì mutata, ma non tolta. E infine un invito:
“Fratello ateo, nobilmente pensoso, alla ricerca di un Dio che io non so
darti, attraversiamo insieme il deserto”. mons. Nicolino Borgo
David Maria
Turoldo
Sacerdote servita, predicatore, oratore, saggista, poeta (n. Sedegliano
22.11.1916 - Milano 6.2.1992). Ordinato, nel 1940, laureato in filosofia
alla Cattolica di Milano, nel 1946. Durante la Resistenza fondò la rivista
“L’uomo” su cui pubblicò le prime poesie. Da allora la sua vena generosa non
s’è più esaurita. E’ stato un lirico, ma ha scritto anche in campo
biblico-liturgico e per il teatro. Con il regista Pandolfi realizzò un film,
Gli ultimi, che gli valse, a posteriori, un giudizio estremamente
lusinghiero della critica. A Sotto il Monte, presso Bergamo, diresse il
centro di studi ecumenici Giovanni XXIII.
Giuseppe Bevilaqua
Giuseppe
Bevilacqua
Attore e regista, è titolare della cattedra di Educazione alla Voce
presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “S. D’Amico” di Roma, dove
insegna anche Teorie e Tecniche Pedagogiche. Formatosi con Orazio Costa di
cui stato collaboratore, ha lavorato nei più prestigiosi teatri italiani.
Alterna l’attività d’insegnamento con l’attività artistica in collaborazione
con diversi Enti Teatrali. Ha pubblicato il saggio di estetica teatrale “La
Rosa dei Teatri” ed “Dizionario degli autori, opere e lessico teatrale”.
Silvio Donati e Giuseppe
Bevilaqua
Silvio Donati
Figlio d’arte, dopo aver terminato gli studi al Conservatorio di
Trieste, inizia la carriera concertistica e compositiva che lo porterà in
diversi stati europei e in nord America, ricevendo numerosi premi. Notevoli
le sue partecipazioni con accompagnamento a film muti. Per oltre un decennio
ha presieduto la giuria per l’attribuzione del premio della migliore colonna
sonora al Festival internazionale del Cinema Latino Americano.
...gli applausi del pubblico...