ascoltato per voi

 Basilica Beata Vergine delle Grazie, 3 Aprile 2007

recital
LE MIE NOTTI CON QOHELET
di padre David Maria Turoldo

introduzione: mons. Nicolino Borgo
Presidente Associazione padre David Maria Turoldo
voce recitante:
Giuseppe Bevilacqua
musiche organistiche: Silvio Donati


 Mons. Nicolino Borgo


Mie notti con Qohelet
Dare coralità pubblica ai testi che p. David Maria Turoldo raccoglie con il titolo” Mie notti con Qohelet” è assai arduo. Fissati negli ultimi anni della sua vita in compagnia del “drago” che corrodeva e consumava la sua esistenza fisica, questi testi rappresentano un vertice di umana e drammatica riflessione nella cornice del libro biblico che sancisce senza pietà il traditore incanto di tutti i programmi e di tutte le certezze che persone e conati storici vaneggiano nel loro pur appassionato itinerario. Il volumetto postumo è costituito da tre riferimenti tematici: un serrato dialogo con “Qohelet”; un riscontro ispirato al “ Cantico dei cantici”; un richiamo a Giobbe ed alle sue scelte risolutive. Il finire divenuto prossimo, incombente travolge le considerazioni della stessa comune e soggettiva paura psicologica per calarsi in un orizzonte metafisico: tutto si rivela universale vanità, dissoluzione d’ogni esistenza, ripetitività inutile di ogni divenire. L’esaltazione ermeneutica, liberatoria, salvifica della ragione, divenuta oggi soprattutto, idolo ideologico, si rivela miserevole inganno. Non è una premessa apologetica alla fede, ma uno scarto che dice perdizione quando tutto viene consegnato all’ immanenza. Oggi si invoca la “morte” in nome di una dignità che di fatto nasconde una sconfitta non solo personale, ma anche e soprattutto sociale. Turoldo ci affida una sua umile constatazione ed il suo interiore anelito: “Giunto ora alla fine,Qohelet, dire non so se da paura infantile o per sgomento di esperto, un gemito mi sgorga dal cuore che altra “Luce” metta in fuga la mia e la tua oscurità mentale”. Un correttivo salutare nasce dal “Cantico dei Cantici” dove la vita garantisce l’istanza di una continuità. “Mi baci con i baci della sua bocca: così esplode il Cantico, o Qohelet: attesa vendetta al tuo libro del Nulla”. Giobbe vince il nichilismo che suggerisce non solo l’irrazionalità degli eventi, ma anche la insufficiente tenuta di una religiosità affidata alla sola cornice umana: il Tutto e il Nulla sono un abisso che interpella ogni uomo fin nelle fibre più profonde del suo essere. Giobbe si fa servitore di questo mistero nella fiducia che la vita venga sì mutata, ma non tolta. E infine un invito: “Fratello ateo, nobilmente pensoso, alla ricerca di un Dio che io non so darti, attraversiamo insieme il deserto”. mons. Nicolino Borgo

David Maria Turoldo
Sacerdote servita, predicatore, oratore, saggista, poeta (n. Sedegliano 22.11.1916 - Milano 6.2.1992). Ordinato, nel 1940, laureato in filosofia alla Cattolica di Milano, nel 1946. Durante la Resistenza fondò la rivista “L’uomo” su cui pubblicò le prime poesie. Da allora la sua vena generosa non s’è più esaurita. E’ stato un lirico, ma ha scritto anche in campo biblico-liturgico e per il teatro. Con il regista Pandolfi realizzò un film, Gli ultimi, che gli valse, a posteriori, un giudizio estremamente lusinghiero della critica. A Sotto il Monte, presso Bergamo, diresse il centro di studi ecumenici Giovanni XXIII.


 Giuseppe Bevilaqua

Giuseppe Bevilacqua
Attore e regista, è titolare della cattedra di Educazione alla Voce presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “S. D’Amico” di Roma, dove insegna anche Teorie e Tecniche Pedagogiche. Formatosi con Orazio Costa di cui stato collaboratore, ha lavorato nei più prestigiosi teatri italiani. Alterna l’attività d’insegnamento con l’attività artistica in collaborazione con diversi Enti Teatrali. Ha pubblicato il saggio di estetica teatrale “La Rosa dei Teatri” ed “Dizionario degli autori, opere e lessico teatrale”.


 Silvio Donati e Giuseppe Bevilaqua

Silvio Donati
Figlio d’arte, dopo aver terminato gli studi al Conservatorio di Trieste, inizia la carriera concertistica e compositiva che lo porterà in diversi stati europei e in nord America, ricevendo numerosi premi. Notevoli le sue partecipazioni con accompagnamento a film muti. Per oltre un decennio ha presieduto la giuria per l’attribuzione del premio della migliore colonna sonora al Festival internazionale del Cinema Latino Americano.


...gli applausi del pubblico...