San Giovanni al Natisone, 1
Aprile 2007
Chiesa Parrocchiale
Riflessioni in Musica
F.J.Haydn
"Le ultime Sette Parole di Cristo in Croce"
Con
letture sul tema della Passione interpretate dai ragazzi del Gruppo '89
INTERPRETI
violino I: Daniele Masarotti
violino II: Tiziano Michielin
viola: Alberto Ciaffaglione
violoncello: Nicola Locatelli
"Le Sette ultime Parole di Cristo sulla Croce" (opera 51, per quartetto d'archi)
La composizione venne commissionata nel 1785 a Franz Joseph
Haydn dal vescovo di Codice (Andalusia, Spagna) come lavoro orchestrale da
eseguirsi nel contesto della Settimana Santa. Il risultato furono «Sette
sonate con un'introduzione ed al fine un terremoto», che vennero eseguite
probabilmente il venerdì santo del 1 786 nella chiesa sotterranea di Santa
Cueva. Haydn commenterà più tardi quell'evento: «Era tradizione eseguire,
nella cattedrale di Cadice, durante il periodo quaresimale, un oratorio. I
muri, le finestre e le colonne della chiesa venivano coperte di drappi neri e
solo un grande lampadario centrale illuminava il buio più profondo. A
mezzogiorno tutte le porte venivano chiuse e la musica prendeva inizio. Dopo
un preludio appropriato, il vescovo saliva all'ambone e pronunciava una delle
sette parole, commentandola. Al termine del sermone scendeva dalla sede e
raggiungeva l'altare, prostrandosi dinanzi al crocifisso. La musica veniva
suonata successivamente - in queste pause - e così via per tutte le sette
parole. La mia composizione si innesta conformemente in questa pratica».
L'esecuzione dell'opera ebbe un tale successo da convincere
Haydn, in seguito, a predisporre altre stesure strumentali: una in forma di
grande oratorio per soli, coro ed orchestra; una per pianoforte solo; infine,
una versione per quartetto d'archi, nella quale ogni numero è preceduto dalle
parole di Cristo nella versione latina. Il compositore concentrò la sua
attenzione sull'aspetto melodico, scrivendo una melodia appropriata a ciascuna
delle prime parole del testo, in modo tale che ognuna di esse divenisse
l'elemento conduttore di ogni movimento. La musica delle sonate delinea quindi
lo stato d'animo di Gesù, del buon ladrone, di Maria e Giovanni, dei
crocifissori: «Ciascun frammento di testo ha ricevuto nella musica strumentale
un trattamento tale da commuovere anche l'ascoltatore più inesperto nelle
profondità della sua anima». Colpisce l'uso frequentissimo delle note
ribattute, quasi a sottolineare i colpi ricevuti, lo stillare delle lacrime,
sudore e sangue, il continuo pulsare del dolore. Dominata da tale profondo
afflato emotivo, peraltro unito all'assoluta perfezione formale dell'impianto
quartettistico, l'opera risulta a tutt'oggi uno dei massimi capolavori del
genere.
IL PROGRAMMA
San Giovanni al Natisone, 1
Aprile 2007
Chiesa Parrocchiale
Riflessioni in Musica
F.J. Haydn
"Le ultime Sette Parole di Cristo in Croce"
INTERPRETI
violino I: Daniele Masarotti -
violino II: Tiziano Michielin
viola: Alberto Ciaffaglione -
violoncello: Nicola Locatelli
|
1 |
5.03 |
Introduzione: Maestoso e Adagio |
2 |
7.14 |
Sonata I: Largo |
3 |
5.39 |
Sonata II: Grave e Cantabile |
4 |
6.21 |
Sonata III: Grave |
5 |
5.18 |
Sonata IV: Largo |
6 |
5.27 |
Sonata V: Adagio |
7 |
5.22 |
Sonata VI: Lento |
8 |
5.48 |
Sonata VII: Largo |
9 |
2.10 |
Finale: Presto a tutta forza - Il terremoto |
10
|
4.12 |
Sonata al Santo
Sepolcro -
A. Vivaldi |
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