Abbazia di Rosazzo, 10 Dicembre 2006
Concerto di
Natale
organizzato dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo
"Le
Variazioni di Goldberg"
Versione per trio d'archi
(J.Sebastian Bach, Eisenach 1685 - Lipsia 1750)
Lucio Degani. violino
Anja Serova, viola
Francesco Ferrarini, violoncello
LE VARIAZIONI GOLDBERG
Quando in Germania viene data alle stampe nel 1742 l'opera che porta il
titolo originale di Aria mit verschiedenen
Veranderungen
vors Clavicimbal mit 2 Manualen (Aria con variazioni varie per clavicembali
a 2 tastiere), quarta parte della Clavierübung
pubblicata da Bach nel corso della sua vita, da quarant'anni ormai l'Europa
familiarizzava con Shahrazade, la figura fonte di una serie pressoché
illimitata di storie contenute in un'opera che non conosceva né inizio né
fine, storie legate fra loro soltanto dal bisogno di far trascorrere
un'altra notte. Le Mille e una Notte sono il frutto dell'insonnia
esattamente quelle 29 ed una variazione che Bach scrisse per combattere
l'insonnia che tormentava il conte Keyserlingk, ambasciatore di Russia
presso la corte di Sassonia, dove il musicista era investito del titolo di
compositore reale. Un allievo di Bach, Johann Gottlieb Goldberg sedeva alla
tastiera in una stanza attigua alla camera da letto del conte e suonava sera
dopo sera le mille e una notte bachiane, ricompensate con cento luigi d'oro.
Le cabinet des fées è il nome che ebbero nel XVIII secolo le collezioni di
racconti orientali in cui l'origine dei contes sembrava elegantemente
dissimulata nel passaggio da una scatola all'altra, da un anello a un altro
e naturalmente da un'epoca ad un'altra. Il racconto della nascita delle
Variazioni Goldberg è proprio come uno di quei contes des fées che hanno la
forza di tramutare la regione della Sassonia in un incantato sobborgo di
Baghdad, dove niente è impossibile: perfino la cura dell'insonnia ottenuta
col farmaco del più severo contrappunto. Ed in fondo l'Aria, in sol
maggiore, è l'incarnazione di Shahrazade, svagata sarabanda che introduce
una storia di cui perderemo presto i contorni nel susseguirsi delle
variazioni. Questa sarabanda dalla rigogliosa ornamentazione Bach l'ha presa
in prestito da se stesso, dal secondo Klavierbüchlein
scritto per la moglie Anna Magdalena. Variazione dopo variazione ritroveremo
l'organizzazione formale che ravvisiamo nella suddivisione in due parti di
sedici battute ciascuna. Ma già dalla prima variazione voliamo alto e
lontano, con una spinta brillante che sembra voler bruciare le tappe ed il
terreno. Ed il seguito è una continua e avvincente scoperta. Ogni tre
variazioni c'è un
canone a regolare come pilastri variabili la costruzione dell'opera che
procede. Alla terza è un canone all'unisono, alla sesta un canone alla
seconda e così via, fino al canone alla nona rappresentato dalla
ventisettesima variazione. E non c'è momento in cui venga meno l'interesse
dell'ascoltatore. Merito di un cromatismo che da provvido risalto ai
passaggi da una mano all'altra, di uno stile severo che si appropria di
gighe e ciaccone, di un uso disinvolto delle due tastiere che offrono un
ulteriore sbalzo prospettico al procedere delle variazioni. Nessun artificio
è trascurato eppure tutti gli artifici sono trasfigurati da una costruzione
che li rende necessari, ineludibili. Si arriva alla fine, alla trentesima
variazione. Ultimo fuoco d'artificio presentato come uno Scherzo, un
quodlibet, un come vi piace dove si intrecciano due melodie popolari al più
denso contrappunto, fino ad annullare la variazione in un gioco incrociato
di specchi e poi arriva l'estremo gesto richiesto da Bach a Goldberg e da
tutti quelli che hanno tenuto dietro al primo esecutore di queste pagine:
ripetere l'Aria.
LUCIO decani
ha intrapreso lo studio del violino all'età di 12
anni, diplomandosi con il massimo dei voti
al
Conservatorio "L.Cherubini" di Firenze sotto la guida del M° Renato
Zanettovich, e frequentando quindi i corsi di musica da camera e quartetto
tenuti dai maestri Zanettovich, De Rosa e Farulli presso la Scuola di Musica
di Fiesole. Si è perfezionato con Zinaida Gilels e Henryk Szeryn. Premiato
in vari concorsi nazionali ed internazionali, ha intrapreso un'intensa
attività concertistica in Italia e all'Estero sia come solista sia in
formazioni cameristiche. Ha collaborato come Violino di spalla e solista con
diverse orchestre, tra le quali l'Orchestra Giovanile Italiana, l'Orchestra
del Teatro Comunale di Bologna, l'Orchestra Sinfonica del FVG, l'Orchestra
della Radio di Lubiana ecc., suonando sotto la direzione di illustri
direttori, come Bertini, Maazel, Maag, Muti, Sinopoli, Thielemann,
Rostropovich, ecc. Dal 1986 si esibisce in qualità di solista nei più
importanti teatri e sale da concerto del mondo (Lincoln Center di New York,
Suntory Hall di Tokyo, Musikverein di Vienna, Mozarteum di Salisburgo,
Schauspielhaus di Berlino, La Scala di Milano, l'Opera e Saile Pleyel di
Parigi, la sala del Conservatorio Tchajkovskij di Mosca ecc.) Ha collaborato
come camerista con musicisti di fama fra i quali Vladimir Mendelsshon,
Kostantin Bogino, Patrick Demenga. Ha inciso in veste solistica per Erato,
RCA, RCA Victor, Philips, EMI nipponica, Rivoalto, Warner Fonit, Real Sound.
Ha effettuato altresì molte registrazioni televisive e radiofoniche per la
BBC, RAI, RAI TRADE, ORF, Radio France, ecc. Suona un violino Girolamo Amati
II del 1734.
Anna Serova è nata ad
Arcangelo (Russia), e ha studiato con Vladimir Stopicev (Alto
perfezionamento al
Conservatorio
di San Pietroburgo), Bruno Giuranna (Accademia W. Stauffer di Cramona) e
Juri Bashmet (Accademia Chigiana di Siena). Subito dopo il diploma è stata
invitata dal suo stesso Conservatorio, a tenere una cattedra di viola, ruolo
che ha ricoperto per un anno. Per la rara bellezza del suono e duttilità
artistica, collabora spesso con artisti tra cui Ivry Gitlis, Bruno Giuranna,
Salvatore Accardo, Rocco Filippini. Dal 2001 è viola solista dell'ENSEMBLE
PUNTO IT, con il quale tra l'altro ha realizzato l'esecuzione integrale
della musica da camera di J.Brahms presso gli Amici della Musica di Vicenza.
Come solista ha suonato nelle più prestigiose sale concertistiche russe e
teatri italiani. Nel 2002 e nel 2004 ha registrato assieme a Filippo Faes
(nella duplice veste di pianista e direttore della Krasnojarsk Chamber
Orchestra) due Cd per la VELUT LUNA, (nel primo dei quali ha suonato la
Viola Amati "Stauffer 1615" - preziosissimo strumento di raro ascolto). Anna
Serova è protagonista del Festival "SIBERIA EUROPA" che si tiene ogni anno
nella città siberiana di Krasnojarsk e inoltre è Direttore Artistico del
Festival gemellato "ITALIA - SIBERIA". Nel 2006 il Sindaco di Krasnojarsk ha
nominato Anna Serova "AMBASCIATORE CULTURALE DELLA CITTÀ" , nella quale
inoltre tiene master-classes di viola e musica da camera presso l'Accademia
di Musica ed il Teatro. Il compositore AZIO GORGHI, ha riscritto per lei, in
una nuova versione con la viola solista, la cantata "Fero dolore",
folgorante trasfigurazione di due Madrigali monteverdiani, che è stata
quest'anno eseguita in prima assoluta e trasmessa dal canale satellitare "SKY
CLASSICA".
Francesco Ferrarini
nasce a Verona,
ha compiuto gli studi al Conservatorio di Rovigo, nella classe del M°
Simoncini,
diplomandosi con 10 e Lode. Dal 1991 al 1996 ha frequentato i corsi del M°Brunelle
e dal 1984 per quindici anni ha mantenuto un rapporto di studio con il M°
Franco Rossi, grande quartettista e violoncellista, che lo ha considerato
uno dei suoi migliori allievi. Suona come primo violoncello e solista con I
Virtuosi Italiani, I Filarmonici di Verona, I Solisti Filarmonici Italiani,
Orchestra da Camera del Teatro Regio di Parma. Dal 1999 ricopre il ruolo di
primo violoncello nell'Orchestra del Teatro Regio di Parma. Registra per:
Chandos, BMG, Ricordi, EMI, Dynamic, Tactus, Bottega Discantica, Nuova Era,
Naxos, Deutsche Harmonia Mundi. Nel 2007 registrerà per l'etichetta Tactus
l'integrale delle sonate per violoncello e cembalo di A.Vivaldi insieme al
cembalista Roberto Loreggian. Viene premiato in vari concorsi per
violoncello e musica da camera. Suona su un violoncello del 1700 della
scuola italiana e un violoncello tirolese del 1600. Dal 1998 è docente di
violoncello presso la scuola statale ad indirizzo musicale di Vicenza. È
l'ideatore della stagione di musica da camera nel suggestivo chiostro della
chiesa di S. Luca a Verona.
IL PROGRAMMA
Abbazia di Rosazzo, 10 Dicembre 2006
Concerto di
Natale
J.S. Bach - Variazioni Goldberg BWV 988
Versione per trio d'archi
Lucio Degani, violino -
Anja Serova, viola
Francesco Ferrarini, violoncello
|
1 |
19.12 |
Aria,
variazione 1,
variazione 2,
variazione 3 canone all'unisono,
variazione 4,
variazione 5,
variazione 6 canone alla seconda,
variazione 7,
variazione 8,
variazione 9 canone alla terza,
variazione 10 rughetta, variazione,
variazione 11,
variazione 12 canone alla quarta,
variazione 13,
variazione 14,
variazione 15 canone alla quinta,
variazione 16 ouverture,
variazione 17,
variazione 18 canone alla sesta,
variazione 19,
variazione 20,
variazione 21 canone alla settima,
variazione 22,
variazione 23,
variazione 24 canone all'ottava,
variazione 25,
variazione 26,
variazione 27 canone alla nona,
variazione 28,
variazione 29,
variazione 30 quodlibet,
Aria |
2 |
16.32 |
3 |
20.18 |
4 |
2,14 |
Fuori Programma |
|