Manzinello di Manzano, 30 Novembre
2006
FELIX
RADIX
LE ENSALADAS DI MATEO FLECHA (1481-1553)
Travestimenti spirituali nella musica spagnola
del '500
Con la partecipazione di:
Gruppo vocale DUMBLIS E PUEMAS di Udine
DRAMSAM di Gradisca d'Isonzo
GRUPPO VOCALE «DUMBLIS E PUEMAS"
Soprani: Paola Chiopris, Tiziana Valvassori
Contralti: Lisa Primiero, Monica Gramaccia
Tenori: Danilo Zeni, Claudio Zinutti
Bassi: Sandro Bergamo, Pierluigi Manzoni
ENSEMBLE STRUMENTALE "DRAMSAM"
Giuseppe Paolo Cecere: viola da brazzo, viola da gamba
Gianpaolo Capuzzo: flauti, cromorno
Fabio Accurso: liuto, chitarra rinascimentale
Andrea Passarelli: percussioni
DIRETTORE: SANDRO BERGAMO
Le
ensaladas di Mateo Hecha el viejo (Prade, Tarragona, 1481
-
Poblet, 1553) sono
quasi un unicum della storia della musica. La
mescolanza di lingue e di stili musicali diversi, all'origine del nome
ensaladas che contrassegna le composizioni di Mateo Flecha, è ad un
tempo l'elemento che le distingue e
le rende gradite all'ascoltatore moderno, fin troppo
affascinato dall'idea di contaminazione. Il contrasto tra brevi
citazioni nello stile del mottettistico della musica sacra, rigorosamente su
testo biblico latino, e canti popolari natalizi
catalani, legati da sezioni che ora
sviluppano uno stile vocale polifonico, ora
sembrano piegare le voci ai procedimenti
della musica strumentale, è quanto di più
lontano dall'equilibrata visione classicista
dei polifonisti suoi contemporanei: e Mateo Flecha
viene così inserito in quel filone
burlesco che vede, nella letteratura, i nomi del
Burchiello e del
Berni, nella pittura
Arcimboldo e
Bosch, e che a distanza di ottant'anni troverà in Adriano
Banchieri e
nelle sue commedie madrigalesche un altro
campione.
Ma la dimensione burlesca, che scaturisce
dall'inventiva del Flecha, rischia di nascondere una dimensione forse più
importante. Dio solo sa perché frate Mateo abbia scelto questo linguaggio
per la sua meditazione religiosa, ma quello dell'edificazione dei fedeli è
il suo primo intento. Sono autentiche prediche in musica, quelle che scrive
il compositore catalano, che riflettono l'ambiente della Spagna
cinquecentesca, capace di mescolare, mirabile ensalada anche questa,
pietas di grandi mistici e ferocia di inquisitori.
Mateo Flecha, contemporaneo di san Pietro d'Alcantara,
carmelitano come san Giovanni della Croce e santa Teresa d'Avila, non ha
lasciato altro che la sua musica, per testimoniare la propria adesione alla
spiritualità del suo tempo, adesione che però è completa e non consente
sottovalutazioni. La stessa scelta di infarcire le sue composizioni di canti
popolari, non si sa quanto da lui rimaneggiati, si rifà ad una prassi
diffusa, quella del travestimento spirituale, del "cantasi come", così
presente anche nella tradizione italiana quattro-cinquecentesca.
Così Mateo Flecha, monaco compositore, si pone al punto
d'incrocio di
tante correnti e diventa ensaladas lui stesso,
a dimostrare che il mondo non è
complesso solo
da
ieri.
IL PROGRAMMA
Manzinello di Manzano, 30 Novembre
2006
FELIX
RADIX
LE ENSALADAS DI MATEO FLECHA (1481-1553)
Travestimenti spirituali nella musica spagnola
del '500
Con la partecipazione di:
Gruppo vocale DUMBLIS E PUEMAS di Udine
DRAMSAM di Gradisca d'Isonzo
|
1 |
11.14 |
Mateo Flecha - LA BOMBA |
2 |
01,39 |
Strumentale XVI sec. - SPAGNOLETTA |
3 |
07.32 |
Mateo Flecha - EL JUBILATE |
4 |
02.47 |
Strumentale XVI sec. - CANARIO |
5 |
10.49 |
Mateo Flecha - EL FUEGO |
6 |
08.55 |
Mateo Flecha - LA NEGRINA |
7 |
02.03 |
Strumentale XVI sec. - VILLANCICO |
8 |
08.53 |
Mateo Flecha - LA GUERRA |
9 |
02.31 |
Fuori programma |
|