Pordenone, 25 Novembre 2006
Duomo Concattedrale San Marco
XV Festival Internazionale di Musica
Sacra
J. S. Bach - Oratorio di Natale
Oratoriun Tempore Nativitatis Christi BWV 248
Ensemble Orologio
Coro Barocco G.B.Tiepolo
Vania Pedronetto, primo
violino - Barbara Fink, soprano
Bern Lambauer, evangelista - Mario Cecchetti, tenore
Markus Forster, alto - Ulfried Staber, basso
Davide De Lucia, maestro di concerto
Immagini riprese prima del
concerto...
(da notare la diversa disposizione dei banchi all'interno del
Duomo, per esigenze sceniche ed acustiche)
JOHANN SEBASTIAN
BACH
Oratorium Tempore Nativitatis Christi Bwv 248
In vista delle imminenti festività natalizie nell'autunno del 1743
Johann Sebastian Bach, che in qualità di Kantor di San Tommaso a
Lipsia doveva per contratto occuparsi di tutto l'apparato musicale
liturgico delle due chiese principali della città, decise di
cogliere l'occasione per tentare nuove vie espressive, spinto ancora
una volta dal suo instancabile spirito sperimentatore. Da qualche
anno riteneva ormai conclusa l'esperienza delle Cantate Sacre,
intrapresa con tenace determinazione fin dal suo arrivo a Lipsia
nell'aprile del 1723 e realizzatasi in quasi trecento composizioni
destinate a tutte le domeniche e le festività dell'anno liturgico.
Nacque cosi il progetto di un grande Oratorio, la forma musicale che
in ambito sacro costituiva allora l'esatto corrispondente del
melodramma: in esso infatti, pur mancando l'elemento strettamente
visivo-rappresentativo, proibito in chiesa, si alternavano
introduzioni strumentali, cori, arie, recitativi come in una vera e
propria "rappresentazione musicale di una storia sacra". Bach aveva
già affrontato questa forma nelle Passioni composte pochi anni
prima, ma per l'Oratorio di Natale egli concepì la più ambiziosa,
imponente e complessa architettura musicale di tutta la sua
produzione: con questa avrebbe voluto forse inaugurare una nuova
stagione creativa, ma rimase invece un unicum nel suo catalogo.
L'Oratorio di Natale si compone di sei "partes", di
fatto si tratta di sei cantate destinate alle sei solennità del
tempo di Natale di quell'anno: II Natale, Santo Stefano, San
Giovanni Evangelista, Capodanno, Domenica dopo Capodanno ed
Epifania. Questo grandioso ciclo natalizio fu quasi certamente
pensato per un'esecuzione "a puntate", cosicché ogni cantata, pur
essendo di per se compiuta ed autonoma, è anche parte organica di un
unico e empio disegno: ed è proprio in questo aspetto che
principalmente si rivela la grandezza del genio bachiano. Il primo
livello di omogeneità che contraddistingue le sei parti è quello
testuale: l'autore prese dai Vangeli di Luca e Matteo la narrazione
dei quattro episodi relativi al Natale (la nascita, la visita dei
pastori, la circoncisione e la venuta dei Magi) e ne ricavò sei
scene cronologicamente conseguenti, presentate dall'Evangelista.
Esse costituiscono il nucleo tematico di ogni Pars integrato ed
approfondito da originali testi madrigalistici per i brillanti cori
introduttivi, dai corali della tradizione luterana, anch'essi
affidati al coro ed espressione della "pietas" collettiva, e da
altri brani poetici originali, destinati invece ad arie solistiche,
duetti e terzetti, che danno voce al fedele raccolto in preghiera.
Il carattere generale dell'opera è manifestamente gioioso e festoso
grazie all'abbondanza di elementi di danza, alla predominanza di
tonalità maggiori e all'organico strumentale assai ricco che prevede
l'uso, oltre che degli archi, di tre trombe, due oboi, due oboi
d'amore, due flauti, due corni, un fagotto, timpani e organo. Ciò è
dovuto particolarmente al fatto che pressoché tutti i cori e le arie
sono parodie di lavori profani composti da Bach per ricorrenze
particolari come il compleanno del principe elettore Friederch
Chrìstian di Sassonia e il genetliaco di Maria Josepha, regina di
Polonia. Il caso della rielaborazione non deve stupire in quanto era
una pratica comune nella musica barocca, e risponde pienamente ai
principio che la musica liturgica ed extraliturgica non sono in
antitesi, ma anzi spesso un tutt'uno sul piano stilistico e
concettuale. L'Oratorio, dunque, si presenta come opera basata sul
riutilizzo di materiale preesistente e non come lavoro concepito in
modo unitario; nonostante questo carattere indubbiamente composito,
esso lascia trasparire una concezione coerente e un potente sguardo
d'insieme. |
...durante...
Il CORO BAROCCO "GIOVANBATTISTA
TIEPOLO". che ha avuto il suo battesimo debuttando presso l'importante
festival barocco di Melk, in Austria nel mese di giugno 2006. è nato con il
preciso intento di raccogliere i migliori cantori, principalmente della
nostra area geografica, al line di realizzare progetti concreti ben
delimitati nel tempo. Non vuole essere un "altro" coro che si aggiunge alla
ricca offerta vocale del territorio, ma un gruppo professionale allenato a
raggiungere importanti obiettivi musicali e artistici in tempi ragionevoli.
Oltre all'Oratorio di Natale, entro la fine di quest'anno il Coro ha in
programma la realizzazione di alcune produzioni con musiche di Bach, Vivaldi
e la toccante Messa "Dei Filii" di Jan Dismas Zelenka nel periodo natalizio
e un Vespro a doppio coro di Baldassarre Galuppi per le festività mariane.
L'ENSEMBLE "OROLOGIO"
è stato fondato da Davide De Lucia nel 2000 e deve il suo nome al massimo
musicista del Rinascimento friulano: Alessandro Orologio. È un gruppo
specializzato nell’interpretazione della musica del XVII e XVIII secolo con
strumenti antichi o copie fedeli di essi. Attraverso lo studio filologico
dei trattati dell'epoca, si propone di far riascoltare musica inedita e i
grandi capolavori come probabilmente erano eseguiti dai loro stessi autori.
L'ensemble ha effettuato numerosi concerti in importanti sedi, ha allestito
grandi produzioni (Cantica Sion di Orologio e Vespro della Beata Vergine di
Monteverdi per citare le ultime) e collabora con strumentisti e cantanti di
fama internazionale tra cui Bruce Dickey, Doron Scherwin, Furio Zanasi,
Daniele Carnovich, Sergio Foresti, Alessandro Carmignani, Anna Simboli,
Laura Antonaz, Mario Cecchetti, Luca Dordolo. L'Ensemble collabora
regolarmente con l'orchestra Tiepolo. Dalla sua costituzione il direttore
dell'Ensemble è Davide De Lucia. Primo violino Vania Pedronetto.
DAVIDE DE LUCIA,
nato a Spilimbergo nel 1969, si è diplomato a Parma in organo e composizione
a pieni voti. Segue per diversi anni i corsi di musica antica, di organo
barocco e di clavicembalo tenuti dai maestri Jean Claude Zehender. Luigi
Ferdinando Tagliavini. Harald Vogel, Cristopher Stanbridge, Andrea Marcon.
Svolge attività concertistica come organista e clavicembalista e,
collaborando con diverse formazioni vocali e strumentali, come continuista,
maestro di coro e maestro di concerto. È stato per alcuni anni membro della
commissione artistica del prestigioso Concorso Internazionale Corale
"Cecilia Seghizzi" di Gorizia. Da molti anni è il continuista titolare
dell'Orchestra Barocca del Friuli Venezia Giulia ''G.B. Tiepolo" con la
quale ha intrapreso nel febbraio 2003 l'ambizioso e poliennale progetto
dell'esecuzione integrale delle oltre duecento cantate e della musica sacra
di J. S Bach. A marzo del 2003 ha diretto la medesima orchestra e il coro
del Friuli Venezia Giulia in un importante allestimento della Passione
Secondo Giovanni di Bach. ottenendo grande consenso di critica e di
pubblico. Ha diretto importanti produzioni, tra le ultime il Magnificat, la
Messa e la Johannes Passion di J. S. Bach, il Dixit Dominus e il Dettingen
Te Deum di G.F. Haendel. il Vespro della Beata Vergine di C. Monteverdi. Ha
avuto modo di collaborare, in qualità di continuista o direttore, con
importanti e famosi artisti del panorama musicale internazionale: Gustav
Leonhardt. Emma Kirkby, Bruce Dickey, Doron Sherwin. Giorgio Fava. Paolo
Faldi. Furio Zanasi, Daniele Carnovich, Luca Dordolo, Sergio Foresti. Mario
Cecchetti. Alessandro Carmignani. Fra i progetti più importanti in
preparazione per il 2006-2007 che lo vedranno in veste di direttore ci sono
un Vespro veneziano con musiche dei Gabrieli, l'oratorio La Resurrezione di
G.F. Haendel e L'Orfeo di Claudio Monteverdi.
...ed alla fine del concerto...
IL PROGRAMMA
Pordenone, 25 Novembre 2006
Duomo Concattedrale San Marco
XV Festival Internazionale di Musica
Sacra
J. S. Bach - Oratorio di Natale
(Oratoriun Tempore Nativitatis Christi BWV 248)
Ensemble Orologio -
Coro Barocco G. B. Tiepolo
Vania Pedronetto, primo
violino - Barbara Fink, soprano
Bern Lambauer, evangelista - Mario Cecchetti, tenore
Markus Forster, alto - Ulfried Staber, basso
Davide De Lucia, maestro di concerto
|
Parte - I Jauchzet,
frohlocket! auf, preiset die Tage |
C
D
1 |
1 |
25.10 |
Coro (Tromba I-III, Timpani, Traversiere I-II, Oboe I-II, Archi e Continuo)
Evangelista
Alto - Oboe d'amore l-ll, Continuo
Alto - Oboe d'amore I, Violino I e Continuo
Corale - Traversiere l-II, Oboe l-ll, Archi e Continuo
Evangelista
Soprano e Basso -, Oboe d’amore I-II e Continuo
Basso - Tromba I, Traversiere I, Archi e Continuo
Corale - Tromba I-III, Traversiere l-ll, Oboe l-ll, Archi e Continuo
|
Parte - II - Und es waren Hirten in derselben Gegend |
2 |
26.31 |
Sinfonia - (Traversiere l-ll, Oboe d'amore l-ll, Oboe da caccia l-ll,
Archi e Continuo)
Evangelista
Corale - Traversiere I-I, Oboe d'amore I-II, Oboe da caccia, Archi e
Continuo
Evangelista e Angelo - Archi e Continuo
Basso - Oboe d'amore l-ll, Oboe da caccia l-ll e Continuo
Tenore - Traversiere I e Continuo
Evangelista
Corale - Traversiere l-ll, Oboe d'amore I-II, Oboe da caccia l-ll, Archi
e Continuo
Basso - Oboe d'amore I-II, Oboe da caccia I-II, e Continuo
Alto - Traversiere I-M, Oboe d'amore I-M, Oboe da caccia
Coro - Traversiere l-ll, Oboe d'amore I-II, Oboe da caccia I-II, Archi e
Continuo
Basso - Così, angeli, giubilate e cantate,
Corale - Traversiere I-II, Oboe l-ll, Oboe d'amore l-ll, Oboe da caccia
l-ll, Archi e Continuo |
Parte - III Herrscher des Himmels, erhore das Lallen |
3 |
22.20 |
Coro - (Tromba I-III, Timpani, Traversiere l-ll, Oboe l-l, Archi e
Continuo)
Evangelista
Coro - Traversiere I-li, Oboe I-II, Archi e Continuo
Basso - Traversiere I-li e Continuo
Corale - Traversiere I-li Oboe l-ll e Continuo
Soprano e Basso - Oboe d'amore l-ll e Continuo
Evangelista
Alto - Violino solo e Continuo
Alto - Traversiere l-ll e Continuo
Corale - Traversiere l-ll, Oboe l-ll, Archi e Continuo
Evangelista
Corale - Traversiere l-ll, Oboe l-ll, Archi e Continuo
Coro - Tromba I-III, Timpani, Traversiere l-ll, Oboe l-ll, Archi e
Continuo |
Parte - IV Fallt
mit Danken fallt mit Loben |
C
D
2 |
4 |
21.34 |
Coro - (Corno da caccia l-ll, Oboe l-ll, Archi e Continuo)
vangelista
Basso e Soprano - Archi e Continuo
Soprano e Echo - Archi e Continuo
Basso e Soprano - Archi e Continuo
Tenore - Violino solo l-ll e Continuo
Corale - Corno da caccia l-ll, Oboe l-ll, Archi e Continuo |
Parte - V Ehre sei dir, Gott, gesungen |
5 |
22.34 |
Coro (Oboe d'amore l-ll, Archi e Continuo)
Evangelista
Coro e Alto - Oboe d'amore I-II, Archi e Continuo
Corale - Oboe d'amore I-II, Archi e Continuo
Basso - Oboe d'amore solo e Continuo
Evangelista
Alto - Archi e Continuo
Evangelista
Alto - Archi e Continuo
Evangelista
Soprano - Alto e Tenore - Violino solo e Continuo
Alto - Oboe d'amore I-II e Continuo
Corale - Oboe d'amore I-II, Archi e Continuo |
Parte - VI Herr, wenn die stolzen Feinde schnauben |
6 |
21.29 |
Coro (Tromba I-III, Timpani, Oboe l-ll, Archi e Continuo)
Evangelista e Erode
Soprano - Archi e Continuo
Soprano - Oboe d'amore I-li, Archi e Continuo
Evangelista
Corale - Oboe I-li, Archi e Continuo
Evangelista
Tenore - Oboe d'amore I-li e Continuo
Tenore - Oboe d'amore l-ll e Continuo
Soprano, Alto, Tenore e Basso
Corale - Tromba l-ll, Timpani, Oboe l-ll, Archi e Continuo |
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