Teatro Palamostre di
Udine, 7 Ottobre 2006
Ascoltare con gli occhi
(…è il sottile ingegno dell’amore)
Spettacolo in due atti per orchestra, coro e parti recitanti
La sala 15 minuti prima
dell'inizio dello spettacolo...
La storia come un edificio che racchiude lo spazio
ridisegnandone i contorni, attribuendone i confini. Un
edificio composto di singole parti, di mattoni, che vanno a
costituire la forma. La Storia, dunque, che non regola lo
spazio ma il tempo, composta da piccole e grandi storie
personali spesso insignificanti nella loro banalità quotidiana
ma che si compenetrano accumulandosi l'una sulle altre fino a
formare quella massa di fatti informe, apparentemente casuale
ma inesorabilmente causale che si studia nei libri.
Dentro la Storia e le storie, gli esseri umani, accanto
ad essi gli oggetti, i suoni, le idee, l'arte, le canzoni.
Oggetti e “cose” che fungono da punti nodali nella storia che
si racconta questa sera. Una storia d'amore semplice e usuale
ma unica per chi la vive. Una storia che si snoda per tre
decenni accompagnata dai motivi delle varie epoche che
attraversa.
E' questo un viaggio all'interno della più ampia Storia
d'Italia che nel racconto rimane sullo sfondo pur incidendo
nelle vite dei protagonisti. Una Storia crudele, talvolta
esaltante, spesso incomprensibile.
Un storia, quella raccontata, che descrive mille altre
storie uguali, al punto che i protagonisti divengono maschere
traslucide sulle quali specchiare i volti di ognuno di noi, in
una realtà teatrale che esiste in funzione della capacità di
chi guarda di darle forma e sostanza. In tal senso è da
inserire la scelta di spersonalizzare gli oggetti che
divengono completamente bianchi pur mantenendo la forma che
gli compete, richiamando comunque la funzione per cui sono
stati
costruiti. Dentro questa realtà, finta, ma reale nel
momento in cui lo spettatore vi proietta il proprio vissuto,
il coro funge da voce del tempo e dei sentimenti, raccordando
i quadri, le persone, i gesti. Nello stesso modo interviene
l'orchestra che crea melodia trasportata, non più dalla natura
elastica dell'aria, ma dalla potenza evocativa della memoria.
Il tutto concorre a costruire masse di memorie racchiuse in
scatole temporali i cui confini sono determinati dalla
necessità di iniziare e concludere il racconto in maniera
organica.
Non si tratta, dunque, del concerto cui si è abituati
ad assistere ma di un'esperienza a cui si viene invitati, per
questo si chiede di non applaudire ai singoli brani ma di
lasciarsi trasportare dal flusso dell'insieme delle singole
parti. |
La sequenza dei "quadri" che si
adattavano ai vari brani proposti...
...come pioveva...
...mattinata fiorentina, abbassa la
tua radio, parlami d'amore Mariù, tu non mi lascerai...
...'o
surdato 'nnammurato...
...non dimenticar le mie parole, te
vojo bene assai, ma l'amore no, voglio vivere così...
...nella vecchia fattoria, volare,
tu vuò fa l'americano...
...vecchio frack...
...o sole mio
e finalizzando con songo sciantosa...
...passerella finale con il can-can
franco-napoletano...
...la Corale "G.Coceancigh"
di Ipplis...
...una carrellata sul folto ed
entusiasta pubblico presente...
Gli interpreti...
Fabio TURCHINI
Friulano, laureato in
Filosofia, specializzato in discipline psicologiche, pubblicista, formatore,
docente e consulente di management e sviluppo organizzativo. Come attore,
sceneggiatore e regista ha curato il lavoro “Ignote concordanze” (prima
presso il teatro Ciconi di S.Daniele del Friuli) condotto mediante
l’intreccio di varie discipline (teatro, danza, musica, cinema), dove si
tematizza il corpo e la repressione della sua naturale ambivalenza lungo la
storia culturale dell'Occidente. I primi passi li compie con lo studio del
Teatro greco mettendo in scena, da ventenne, con il musicista e compositore
Claudio Cojaniz, “Trilogia” un componimento sull’origine della Tragedia e
dello spirito Musicale. Sempre con Cojaniz propone interpretazioni delle
poesie del Surrealismo francese e dello humor nero di A. Breton. Collabora
in seguito con: il Laboratorio Teatrale dell’Area antipsichiatrica
triestina; innumerevoli musicisti ed ensamble musicali (Tarahumara,
free jazz e etnomusic, Aiar di Tuessin con cui interpreta a Londra un
lavoro musicale dedicato a dieci poeti Friulani “Dis musichis par dis poetis”).
La sua eleganza fa spicco a fronte di una recitazione volutamente
imperfetta, giocata sul fascino romantico e vibrata partecipazione.
Emanuela CONTI
Artista del coro del
Teatro “La Fenice” di Venezia, si è diplomata in canto presso il Conserv. “
Gioachino Rossini” di Pesaro, sez. staccata di Fermo, sotto la guida della
Prof.ssa Gabriella Rossi. Ha studiato con la Sig.ra Margaret Baker
Genovesi, con il M° Vittorio Rosetta e con il M° Stefano Gibellato. E'
stata soprano solista nel ’98 nel “Requiem” op. 148 di R. Schumann sotto la
direzione del M° Isaac Karabtchewsky e con il M° Stefan Antòn Reck a Venezia
e a Orvieto. In diverse occasioni interpreta la “Missa amabilis” di A.
Caldara e la “Messa dell’incoronazione”, KV 317 di W.A. Mozart sotto la
direzione del M° Giovanni Andreoli. Nel 2001 si esibisce presso l’Ambasciata
degli Stati Uniti a Tokyo. Nel 2002 in occasione delle commemorazioni per
l’attentato alle Twin Towers di New York, è soprano solista nella Basilica
di San Marco di Venezia con l’orchestra e il coro del Teatro “La Fenice”
sotto la direzione del M° Lorin Maazel.
Max BATTOCCHIO
Nato a Novara nel 1972, inizia lo studio della
danza nel 1983 con Carlo Pesta presso la scuola Taniez club di Novara.
Partecipa a vari concorsi e stages tra cui Vignale danza ed è ammesso ai
corsi professionali del Teatro Nuovo di Torino. Segue stages di Alexander
Minz e Ralf Paul Haze dell'Alvin Aley American Dance Center. Studia danza
con Hedit Handel, Silvio Oddi, Lucine de Trois maestro dell'Opera di Parigi.
Per tre anni con il Balletto di Lombardia, diretto da Anna Razzi. Partecipa
alla trasmissione Solletico show con Elisabetta Ferracini e Mauro Serio ed
alla trasmissione Quelli che il calcio. Tra il 2000 e il 2004 è con le
Compagnie RBR Dance Company di Verona, Labat Dance Company di Gino Labate
Ejdos di Brunella Macchiarella, Teatro Giuseppe Verdi città di Trieste,
Tocna di Venezia diretta da Michela Brasciutti, Jazz Ballet del Teatro Nuovo
di Torino (nel musical Metropolis), Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2005 è
nella giuria del concorso “Valsesia Danza” assieme a Kleidi Kadiu, Antonio
della Monica ed altri importanti personaggi della danza. Nel 2005 danza
nell'opera Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Festival di Bregenz (Austria).
Milena ERMACORA
Nata a Udine ma originaria di Ipplis di
Premariacco, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio Jacopo
Tomadini di Udine con la guida del maestro Arduino Zamaro, diplomandosi
brillantemente nel 1989. Ha perfezionato la tecnica del canto e della voce
frequentando i corsi di affermati maestri tra cui: De Martin (Udine); Ennio
Silvestri (Trieste); Sherman Lowe (Venezia); Galina Pisarenko (Mosca –
Russia). Ha collaborato con diversi Teatri d'Opera in Italia e all'estero,
tra cui il Teatro Helicon Opera di Mosca, il Teatro Verdi di Trieste, il
Gran Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro di Arkisch in Francia. Ha
lavorato in diverse occasioni con l'orchestra Città di Udine e per la
Biennale di Venezia. Innumerevoli sono le collaborazioni con orchestre e
cori italiani.
Gianluca MICHELONI
E’ nato a Udine dove ha conseguito il diploma di
scuola superiore e dove frequenta i corsi di organo del Prof. Beppino delle
Vedove presso il Conservatorio Jacopo Tomadini. E’ impegnato in una intensa
attività concertistica che lo vede esibirsi in Italia e all’estero. In
moltissime occasioni accompagna con lo strumento le esibizioni di cori
polifonici a carattere amatoriale e non.
Ciro PASSILONGO
Veronese, si diploma in Canto artistico presso il
Conservatorio “F. E. Dall’Abaco” di Verona con il M. Danilo Cestari
perfezionandosi poi presso la Scuola di Musica Antica di Venezia e con il M.
Paolo Vaglieri. È stato finalista di importanti concorsi internazionali di
canto. Nel 2002 consegue il Diploma di direzione d’orchestra presso la
“Regia Accademia Filarmonica” di Bologna sotto la guida del M. Corrado De
Sessa. Come direttore ha al suo attivo varia attività concertistica tra cui
le prime assolute di “La Rosa di Corfù” e “La canzone delle nasse” del
compositore Puccio Migliaccio. Come revisore ha curato per la Casa Editrice
Sonzogno l’edizione del poema sinfonico “La nuit de Mai” di Ruggero
Leoncavallo la cui incisione si trova attualmente in commercio. Vive e
lavora a Venezia.
Bernardino ZANETTI
È nato a Musile di Piave (VE). Ha conseguito i
diplomi di Organo e Composizione organistica, Pianoforte principale,
Prepolifonia e Canto Gregoriano, Musica corale e Direzione di Coro e Canto
(ramo cantanti e didattico). Si è perfezionato con J. Langlais, H. Vogel, J.
Brunner e S. De Pieri. Ha tenuto concerti d’organo in Italia, Germania,
Francia, Austria, Svizzera, e altri paesi europei. Come direttore di coro ha
effettuato registrazione per le televisioni Italiana, Austriaca, Svizzera,
Francese e Belga. Ha al suo attivo varie incisioni discografiche come
organista, direttore di coro e cantante solista in formazioni cameristiche.
In qualità di cantante solista ha inoltre collaborato con vari Enti tra cui
il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia e la Fondazione Teatro la Fenice
interpretando opere di Caldara, Lotti e di autori contemporanei quali
Petrassi, Mortari, Bussotti e Nono. È inoltre presidente dell’Accademia di
Musica e Danza di S. Donà di Piave.
Corale “GRAZIANO COCEANCIGH”
www.corococeancigh.it
La storia della corale inizia nel 1999 divenendo
Corale “Graziano Coceancigh” da quello che era il coro parrocchiale di
Ipplis. Sin dalle origini la corale è diretta da Milena Ermacora. In pochi
anni viene affinata l’attività corale e le esibizioni vengono apprezzate in
ambiti sempre più vari. In un primo tempo il repertorio era essenzialmente
di polifonia sacra evolvendosi fino a che si è allargato a brani degli anni
40 all'interno di un progetto musicale che, negli anni, vedrà il recupero
del patrimonio canoro italiano (le cosidette canzonette) del XX secolo. La
Corale ha avuto modo di esibirsi in diverse piazze d'Italia ed all'estero
negli USA e in Austria.
Andrea CARTA
Nato a Cividale del Friuli. Dal 1980 ha cominciato
ad interessarsi di cinema. Nel 1990 frequenta l'Istituto Paolo Valmarana di
Bassano del Grappa fondato e diretto da Ermanno Olmi. Seguono alcuni lavori
personali e collettivi utilizzando il mezzo video. Nel 2004 ha partecipato
al progetto Vrnitev per Postaja Topolove assieme ad altri 111 altri artisti
e registi con la realizzazione del video omonimo attualmente proiettato in
vari festival, musei e gallerie d'arte moderna. In seno a Postaja Topolove
ha realizzato altri video tra cui uno sull'artista partenopeo Patrizio
Esposito. Da circa 15 anni è parte di diverse realtà corali della zona di
Cividale e dal 2004 è nell'organico della Corale Coceancigh di Ipplis. Dal
2005 è in produzione un esperimento video con protagonista la direttrice
della Corale Milena Ermacora. Nel corso degli anni ha realizzato alcune
installazioni per palchi di manifestazioni dedicate alla pace nel mondo.
Il Programma
(parziale)
Teatro Palamostre di
Udine, 7 Ottobre 2006
Ascoltare con gli occhi
(…è il sottile ingegno dell’amore)
Spettacolo in due atti per orchestra, coro e parti recitanti
Organizzato e con la Corale "G. Coceancigh"
di Ipplis
|
01 |
4.18 |
Come pioveva |
02 |
2.29 |
Mattinata
fiorentina |
03 |
3.48 |
Abbassa la tua
radio |
04 |
3.45 |
Parlami d'amore
Mariù |
05 |
2.38 |
Tu non mi
lascerai |
06 |
2.33 |
O surdato
nammurato |
07 |
2.56 |
Non dimenticar
le mie parole |
08 |
2.53 |
Te vojo bene
assaie |
09 |
4.02 |
Ma l'amore no |
10 |
3.25 |
Voglio vivere
così |
11 |
2.00 |
Nella vecchia
fattoria |
12 |
3.40 |
Nel blu dipinto
di blu |
13 |
2.13 |
Tu vuoi far
l'americano |
14 |
2.51 |
Strumentale
|
15 |
4.24 |
L'uomo in frack |
16 |
2.52 |
Piove |
17 |
2.34 |
Na jurnata e
sole |
18 |
6.26 |
Songo francesa
(finale) |
19 |
3.17 |
Bis |
|