Ruda (UD), 17 Dicembre 2005
Concerto per il Natale
E presentazione del box con 6 cd
per festeggiare i 60 anni del Coro Polifonico di Ruda
Accademia Musicale Armonia di Cividale
Direttore Giuseppe Schiff
Pianoforte: Beppino Delle Vedove
Coro Polifonico di
Ruda
Direttore: Fabiana Noro
Pianoforte: Manuel
Tomadin - Percussioni: Giorgio Fritsch
Soprano: Marianna Prizzon
Accademia Musicale Armonia di Cividale
Ruda, il paese che parla con il Canto
Sassant’anni fa nasceva una delle realtà corali più belle della
regione
(di NICOLA COSSAR -
Messaggero Veneto del 15 Dicembre 2005)
ella Bassa friulana
dagli spazi generosi e dagli ingegni fervidi fiorisce una pianta
speciale, per certi versi unica. È il canto corale, di cui Ruda è la
capitale, la radice irrinunciabile per impegno, ruolo sociale,
qualità artistica, capacità di rinnovamento nella continuità, di
crescita costante, generazione dopo generazione.
I primi fiori di questa pianta ben più antica dei
documenti (almeno un secolo) sbocciarono nell'estate del 1945,
l'estate della pace ritrovata e della rinascita, delle nuove forti
speranze, dei nuovi entusiasmi, dell'orgoglio dell'appartenenza.
Su ciantìn che sin di Ruda, l'inno nazionale che Rolando Cian e
Carlùt Kos (Carlo Portelli) scrissero con devoto amore nel turbine
inebriante di quegli anni entusiasmanti quanto difficili, è in fin
dei conti la spiegazione più bella e genuina di una passione
inestinguibile, di una speciale appartenenza mai venuta meno negli
oltre 300 coristi che - chi per un anno, chi per 40 - hanno militato
nella prestigiosa formazione in questi primi 60 anni: oltre duemila
concerti, una decina di album, progetti editoriali fondamentali,
riscoperta e rilancio dei nostri compositori (Giovanni Battista
Tomadini, il grande Mazzucato, Cordans, Pavona), convegni di studio
e festival.
Quelle 300 voci, immortalate in un ritratto d'autore
ricco di colori affettuosi e di arte, le troviamo tutte insieme
nell'elegante cofanetto di sei cd che il Polifonico di Ruda (come si
chiama oggi l'originario Costanza e concordia) ha voluto
pubblicare per le nozze di diamante con il canto corale.
L'opera -che sarà presentata sabato, alle 17, in sala
consiliare, seguito, alle 20.30, dal tradizionale concerto di fine
anno nella parrocchiale di Santo Stefano - è la carta d'identità, di
più, è il ritratto anno dopo anno, passo dopo passo, maestro dopo
maestro, vittoria dopo vittoria, di questa straordinaria famiglia
musicale (e del paese che la esprime), capace di guardare al futuro
onorando la memoria dei padri fondatori, capace di sognare prima e
progettare e realizzare poi le tappe di un percorso che dall'ombra
del campanile e della vecia cantoria ha toccato l'Italia e
quattro continenti con concerti, scambi culturali, concorsi
importanti.
Il ricco libretto che
accompagna il cofanetto ha due motivi conduttori: l'articolato e
prezioso saggio del maestro David Giovanni Leonardi, che si sofferma
in un'analisi dotta e chiara dei 129 brani e dei compositori, e il
percorso storico - essenziale ma altrettanto esauriente nelle sue
linee - del presidente del Polifonico, Pier Paolo Gratton. Al di là
dei giudizi estetici, perché si tratta prima di tutto di un
documento e le prime registrazioni hanno più di mezzo secolo (ma che
esecuzioni!; e poi Stefano Amerio ha fatto un eccellente lavoro di
ripulitura), dalle tracce dei sei cd possiamo capire qual è stata
l'evoluzione del coro attraverso i maestri e la scelta dei brani. Il
primo disco (anni 1945-1960) comprende pezzi legati al canto
popolare friulano, tra elaborazioni e nuovi brani originali. Qui
dirigono Secondo Del Bianco, il primo maestro, e il suo successore,
Tullio Pinat, con il quale il coro imbocca la strada (mai più
abbandonata) della polifonia (nel 1954 è già in gara ad Arezzo!). Il
secondo ed va dal 1961 al 1975 e vede fra i direttori di nuovo Del
Bianco (nel '61 Pinat era morto a 53 anni in un incidente stradale a
Cervignano) e poi Orlando Dipiazza.
Con il maestro e compositore aiellese nasce il
Polifonico di Ruda, e con il nuovo nome si delinea anche un nuovo
stile: si partecipa a molti concorsi e ci si avvicina alla musica
contemporanea. Il triestino Marco Sofìanopulo è il direttore che
guida il Polifonico dal 1976 al 1987. È un altro periodo d'oro,
documentato dal terzo dischetto, con la scelta di approfondire anche
lo studio del gregoriano (si torna ad Arezzo), un ulteriore
ampliamento del già ricco repertorio e una serie di trasferte in
Europa, Africa e Asia. Nel quarto ed (1988-1990) troviamo una guida
femminile, Gianna Visintin: primo concorso all'estero, quello
prestigioso di Tours, arrivano i primi concerti a tema.
Dal 1991 al 2000 (quinto disco) a Ruda opera Andrea
Faidutti, poi all'Accademia di Santa Cecilia e oggi al Lirico di
Cagliari. Ampio ringiovanimento e grandi produzioni sinfonico-corali
(in collaborazione con l'Orchestra filarmonica di Udine per il
Requiem in re minore di Cherubini, e Mikrokosmos, per il progetto
dedicato al '700 friulano), mentre, sotto la direzione e con le
musiche di Daniele Zanettovich, il Polifonico recita e canta in
scena nella sacra rappresentazione La strada di Levata di
Silvano Colugnati.
Dal 2001 al 2005 (ultimo cd) abbiamo ben quattro
maestri: Walter Lo Nigro, Elisa Ulian, Daniele Zanettovich e Fabiana
Noro. Anni di trasformazioni importanti e di progetti importanti (la
Messa solenne di Mazzucato con la Sinfonica regionale, ma anche lo
Stabat Mater di Zanettovich e il Te Deum di Dipiazza).
Con Fabiana Noro si torna strepitosamente ai concorsi: quattro primi
premi a Vittorio Veneto nel 2004, un primo e un secondo a Tallinn,
un secondo ad Arezzo quest'anno. Si approfondiscono autori
contemporanei (Petric, Derings, Grisoni e Liani), si apre la collana
dedicata a organi e organisti della regione.
Un cursus honorum lungo, un medagliere ricco, un
album della memoria pieno di splendide immagmi, ma soprattutto un
entusiasmo intatto dopo sessant'anni. Brani preziosi, ricordi
preziosi e un omaggio poetico a chei che nus ciantin dal Paradis
firmato da Pepino Fumo Maringon a chiudere il cerchio di
un'esperienza unica, perché... sin i Ruda, sin da vecia cantoria,
sin una biela compagnia che al paîs onôr farà.
SU
CIANTIN CHE SIN DI RUDA
PER INFO:
www.coropolifonicoruda.it |
PROGRAMMA
Ruda (UD), 17 Dicembre 2005
Concerto per il Natale
Presentazione del box con 6 CD nel 60° del
Coro Polifonico di Ruda
|
01 |
3.04 |
Anonimo - Cantico delle creature |
Accademia
Musicale
Harmonia
di Cividale
diretta da
Giuseppe Schiff |
02 |
2.24 |
Anonimo - O bambino celeste mio sole |
03 |
2.29 |
J.S. Bach - Ein kind geborn zu Betlehem |
04 |
3.08 |
F.Schubert - Heilig, Heilig, Heilig |
05 |
3.34 |
C. Sait-Saens - Ave Verum |
06 |
2.21 |
Federico Himer - Adorabunt Nationes |
07 |
2.00 |
F. Mendelssohn - Alles Was odem hat... |
08 |
1.18 |
O. Vecchi - Imitazione del venziano |
Coro
Polifonico
di Ruda
diretto da
Fabiana Noro |
09 |
2.48 |
F. Schubert - Die nacht
|
10 |
4.52 |
F. Schubert - Psalm 23 |
11 |
2.50 |
G. Rossigni - Preghiera |
12 |
2.46 |
G. Visintin – Pater Noster |
13 |
5.43 |
C.Sait-Saens - Psaltarelle |
14 |
4.12 |
A. Part - De profundis |
15 |
5.04 |
F. Biebl - Ave Maria, aneglus Domini |
16 |
5.38 |
A.C. Adam - O Holy Night |
17 |
3.51 |
Glesiute me |
Coristi ed EX |
18 |
1.54 |
Su cjantin che sin di Ruda |
|