Abbazia di Rosazzo, 11 Dicembre 2005
Concerto di Natale
a cura
della "Fondazione Abbazia di Rosazzo"
Ensemble de “I Virtuosi di Aquileia”
Violini :
Guglielmo
De Stasio, Andrea Zanchetta,
Sebastiano Maria Vianello, Nicola Granillo
Viola
: Alessandro Curri
Violoncello:
Nazzareno Balduin
Contrabbasso:
Angelo
Liziero
Clavicembalo:
Paolo
Cognolato
Fagotto :
Andrea
Bressan
NOTE AL
PROGRAMMA
Arcangelo Corelli,
violinista e compositore attivo a Roma, dove divenne guardiano della
sezione strumentisti della Congregazione e Accademia di Santa Cecilia,
si può considerare come il creatore della forma classica del Concerto
Grosso. Va precisato che per Concerto Grosso si intende l’impiego di
molti strumentisti, dove avviene una separazione tra “primi violini”
o “concertino”, e “secondi” o “ripieno”, così da
creare un dialogo tra le due parti. Nonostante Corelli non sia riuscito
a vederli stampati, i 12 Concerti Grossi dell’op. 6 sono considerati tra
i più rappresentativi nell’evoluzione strumentale della musica italiana
del ‘600 e tra le opere più eseguite durante tutto il ‘700. A questa
raccolta appartiene il concerto in re maggiore n° 4, esempio brillante
di virtuosismo strumentale.
Espressività dei temi e abilità violinistica sono
peculiarità della personalità musicali di Antonio Vivaldi che
faranno di lui uno dei compositori più apprezzati soprattutto nella
nostra epoca. La sterminata produzione musicale vivaldiana è composta da
oltre 600 concerti (senza contare altri generi) dove si mette in rilievo
il dialogo di uno o più strumenti, dove il solista si impegna in una “disputa”,
una gara appassionante nell’esprimere le proprie risorse e potenzialità.
Vivaldi creò le fondamenta per lo sviluppo del concerto
“di assolo”. Uno stile e una forma assolutamente personale. Egli impiega
la struttura in 3 movimenti (veloce-lento-veloce) usata nelle
ouvertures delle opere italiane; la forma del ritornello è
caratterizzata dall’inserimento di episodi di libero assolo in mezzo
alle sezioni di assieme, con continui cambi di tonalità;
progressivamente le sezioni di assieme decrescono mentre la controparte
del canto solista cresce, risultando così più libera e brillante.
Vivaldi ama impiegare nei secondi movimenti dei suoi concerti raffinate
e piacevoli melodie, la strumentazione spesso trascura il suono grave
degli archi per far risultare il tema chiaro e brillante. Tale melodia è
poi frequentemente oggetto di libero sviluppo e di variazione.
Passaggi rapidi e melodie ricche di accordi spezzati
caratterizzano invece i terzi movimenti dei concerti rendendo virtuoso
il solista.
Varietà e struttura sorprendente per i 12 Concerti
Grossi di George Frederich Haendel soprattutto se
confrontata con l’uso del tempo. Pubblicati nel 1740 nei concerti grossi
si denota uno sviluppo del virtuosismo dei singoli esecutori di
strumenti ad arco ma soprattutto il ruolo importante dell’orchestra che
viene dotata di una articolazione musicale individuale e specifica.
I concerti non seguono schemi tradizionali ma si basano su una notevole
varietà di movimenti, che sono tutti di danza.
Il linguaggio di Haendel fu influenzato soprattutto
dalle musiche ch’egli ebbe occasione di ascoltare in Italia durante il
suo soggiorno giovanile. Altri influssi sono riconoscibili della musica
strumentale francese, degli inni inglesi e della musica sacra tedesca.
Haendel ebbe a dichiarare inoltre che alcune delle sue migliori idee
musicali gli erano state ispirate dai canti sentiti nelle strade di
Londra. Sotto un certo aspetto, è possibile dichiarare che è un
musicista cosmopolita ma la sua personalità mirabilmente forte e
equilibrata diede un’impronta inconfondibile a tutto ciò che egli
scrisse.
Nel corso dei decenni del XX secolo i tre concerti per
violino di Johann Sebastian Bach sono divenuti un “classico”
quasi quanto i Concerti Brandenburghesi: e si tratta degli unici
concerti per violino del grande compositore tedesco ad essere giunti
fino a noi. Il concerto in re minore BWV 1043 per 2 violini presentato
questa sera in concerto è una composizione della prima maturità,
probabilmente scritto a Kothen negli anni 1717-1723 e presumibilmente
eseguito anche dal famoso violinista di Dresda, Pisendel (dedicatario
tra l’altro di una collezione di Sonate per violino e basso di Antonio
Vivaldi), con magari lo stesso Bach nella parte di secondo violino.
Più tardi, nel periodo di Lipsia, dove si stabilisce
nel 1723, l’autore riscriverà questa composizione nella veste di
concerto per clavicembalo per esecuzioni con il grande Collegium Musicum
al Caffè Zimmermann in Catherinen Strasse.
I più importanti spettacoli musicali di Lipsia erano i
costanti concerti realizzati dai Collegium Musicum, organizzazioni
musicali private, perlopiù rette da studenti delle famosa Università
della città.
Nel 1729 Bach si occupò di uno di questi Collegium con
assiduità e creatività nuove per la sua esperienza di vita. I concerti
del Collegium Musicum di Bach si tenevano nel Caffè Zimmermann ,
e Bach realizzava per questi soprattutto musica strumentale, comprese
pagine per cembalo, e, appunto trascrizioni di proprie composizioni dei
periodi di Kothen e Lipsia. Bach deve aver provato un grande piacere nel
procedere a questi adattamenti, anche perché, come scriverà in seguito
ad un amico, prendere in mano quelle pagine gli faceva ricordare gli
anni di Kothen, che considerava forse il periodo più bello della sua
vita. Ora, comunque, a Lipsia avrebbe potuto comporre e suonare per una
vivace e attenta platea in una atmosfera più conviviale rispetto al
passato.
L’Associazione
‘Società Filarmonìa’ è sorta nel 1998 con lo scopo di promuovere la
cultura musicale e proporre concerti di alto profilo artistico riunendo
esperienze e competenze musicali diversificate. Musicisti operanti nelle
maggiori orchestre italiane sono quindi entrati a far parte di una
struttura assai duttile, al fine di assicurare la presenza di esecutori
di elevato livello e di offrire opportunità ai talenti emergenti, sia in
qualità di solisti che di membri dei due organici sinfonici costituitisi
al suo interno, l’ Orchestra della Società Filarmonia e “I Virtuosi
di Aquileia”. La Società Filarmonia ha promosso importanti stagioni
concertistiche, dapprima, tra marzo e aprile 1999, Mozart, Concerti e
Sinfonie al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” di Udine, cinque
appuntamenti che hanno ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Internationale
Stiftung Mozarteum Salzburg, progetto a cui è affiancata una successiva
edizione tra gennaio e maggio 2001, ancora al Teatro Nuovo di Udine,
seguita da una terza edizione, nel maggio 2001, culminata nel concerto
inserito nel cartellone 2000-2001 della Società dei Concerti di Parma.
Nel maggio 2000 è stato varato il progetto culturale Musica per il
Friuli 2000, ricerca d’archivio, trascrizione ed esecuzione, spesso
in prima assoluta, di pagine del repertorio sinfonico e sinfonico-vocale
di autori friulani, giuliani ed istriani. I tre concerti tenuti al
Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” nel maggio 2000 e nel marzo 2003, gli
appuntamenti al Teatro “Adelaide Ristori” di Cividale del Friuli nel
novembre 2000, presso la Chiesa di S. Francesco di Cividale del Friuli e
la Sala Maggiore del Mozarteum di Salisburgo nel giugno 2001, e le
esecuzioni di pagine sacre in diversi contesti liturgici presso il duomo
di Udine e il duomo di Pordenone, la basilica di Aquileia e l’Abbazia di
Rosazzo (Manzano), hanno riportato alla luce pagine
dimenticate dei più importanti compositori della Regione Friuli-Venezia
Giulia, contribuendo notevolmente all’attuale dibattito sulla cultura e
l’arte in Friuli negli ultimi due secoli.
La Società Filarmonia è stata
altresì protagonista di numerosi appuntamenti concertistici di grande
rilievo, tra i quali vanno ricordati il concerto inaugurale della
stessa, tenuto nell’ambito del cartellone Udine d’Estate 1998, il
“Grande Concerto d’Estate” per Udine d’Estate 1999, i concerti
udinesi per il “FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano” del 1998 e 1999,
Rossiniana in collaborazione con “Friuli Doc 1999”, il programma
mozartiano presentato nel novembre 1999 nell’ambito del prestigioso
cartellone concertistico del Teatro Regio di Parma, il concerto inserito
nella stagione musicale del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” di Udine
nell’aprile 2000, l’omaggio a Giuseppe Verdi nel centenario della
scomparsa, concerti sinfonico-vocali tenuti nel luglio 2001 all’Arena
Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, Udine per il cartellone di Udine
d’Estate, Aquileia e Klagenfurt, il concerto per la Croce Rossa
Italiana al Teatro Nuovo di Udine nel novembre 2001, il progetto per
l’estate 2002, “I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino..., Un
itinerario nella fiaba musicale”, interpretato da Paolo Villaggio, il
progetto per l’estate 2003, “Mediterraneo, Un itinerario fra
poesia, canzone d’autore e…”, al quale hanno partecipato le voci di
Pamela Villoresi e Omero Antonutti, il concerto svolto nell’ambito del
“Mittelfest” di Cividale del Friuli, edizione 2003, il progetto Suite
1797, dedicato alla figura di Napoleone in Friuli e ai compositori
contemporanei Valter Sivilotti, Marco Sofianopulo e Daniele Zanettovich,
progetto inserito nel cartellone 2003-2004 del Teatro Nuovo “Giovanni da
Udine” di Udine, il Concerto-intervista “Omaggio del Friuli a Fellini”
del 23 settembre 2004 con musiche di Rota. Bacalov, Plenizio eseguite da
“I Virtuosi di Aquileia”, con l’intervista all’attrice Sandra Milo
curata dalla giornalista Gloria De Antoni. Il 20 maggio 2005 l’Orchestra
ha riscontrato un notevole successo nell’esecuzione dell’Opera inedita
di Walter Sivilotti “Cagion d’Onore” in cartellone 2004-2005 al Teatro
Nuovo Giovanni da Udine. Nel giugno 2005 l’ Associazione Società
Filarmonia ha allestito l’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia” di G.
Rossini in tourneé sul territorio Regionale.
PROGRAMMA
Abbazia di Rosazzo, 11 Dicembre 2005
Concerto di Natale
a cura
della "Fondazione Abbazia di Rosazzo"
Ensemble de “I Virtuosi di Aquileia”
Violini:
Guglielmo
De Stasio, Andrea Zanchetta,
Sebastiano Maria Vianello, Nicola Granillo
Viola: Alessandro Curri -
Violoncello:
Nazzareno Balduin
Contrabbasso:
Angelo Liziero -
Clavicembalo:
Paolo
Cognolato
Fagotto :
Andrea
Bressan
|
01 |
11.20 |
Gerg Frederich Haendel -
Concerto Grosso op. 6 n. 10
per 2 violini, violoncello, archi e cembalo
ouverture, allegro, aria: lentamente, allegro, allegro,
allegro moderato
|
02 |
10.25 |
Antonio Vivaldi - Concerto per
fagotto, archi e cembalo RV. 484
allegro poco, largo ma non troppo,
allegro |
03 |
15.08 |
Johann Sebastian Bach - Concerto per 2 violini, archi e cembalo BWV. 1043
vivace, largo
ma non troppo, allegro
|
04 |
06.48 |
Arcangelo Corelli - Concerto
Grosso op. 6 n. 4
per 2
violini, violoncello, archi e cembalo
adagio, allegro, andante, minuetto: allegro, allegro
|
05 |
08.21 |
Antonio Vivaldi - Concerto per
fagotto, archi e cembalo "la notte"
largo, presto "i fantasmi", andante
molto "il sonno", allegro "sorge l’aurora"
|
06 |
12.04 |
Antonio Vivaldi - Concerto per
violino, archi e cembalo
"fatto per la Solennità della lingua di Sant’Antonio"
allegro, andante, allegro |
07 |
01.38 |
Fuori programma |
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