NOTE INTRODUTTIVE
La musica strumentale per archi occupa una parte preminente del
catalogo musicale boccheriniano. Egli, valente violoncellista, sapeva
sfruttare al meglio le possibilità tecnico-sonore degli strumenti che
aveva a disposizione, senza dimenticare il contributo determinante dato
nelle sue composizioni, all'emancipazione del violoncello, relegato ancora
all'epoca a semplice strumento di accompagnamento. Rare erano, infatti, le
figure di violoncellisti virtuosi che m ogni modo impiegavano lo strumento
in una tessitura medio grave paragonabile alle voci umane del basso e del
tenore.
Sorprende che Boccherini, il quale minuziosamente elencava le sue
composizioni, abbia trascurato i concerti per violoncello, tanto che solo
cinque su undici furono pubblicati all'epoca senza numero d'opera. Tutto
ciò può essere dovuto al fatto che la tecnica strumentale non permetteva
ancora ad un vasto pubblico la fruizione di tali opere, infatti, nei
nostri concerti il violoncello viene utilizzato in tutta la sua estensione
che supera di gran lunga quella del soprano. Il Concerto N. 2 in Re
maggiore, dato alle stampe nel 1770, è un’opera giovanile composta
all'incirca nel 1768, periodo nel quale il nostro autore soggiornava
spesso all'estero per dare sfoggio del suo talento virtuosistico.
Ad un periodo ben diverso risale lo Stabat Mater per soprano e quintetto
d'archi. Siamo nel 1781; Boccherini già da cinque anni risiede come musico
di palazzo dell'Infante di Spaglia, nell'esilio di quest'ultimo ad Arenas
de San Pedro, un borgo a 160 chilometri da Madrid. In questo luogo isolato
Boccherini compose per l'Infante un'opera dall'organico limitato ricca di
grande spiritualità grazie anche al fatto che, essendo rivolta alla sola
corte di Arenas, non vi era la necessità di utilizzare artifici retorici
per rendere gradevole l'opera ad un vasto pubblico. Per questi motivi lo
Stabat Mater del 1781, rimasto manoscritto, fu dimenticato e solo m anni
recenti riscoperto e giustamente valorizzato.
Soprano - Giulia Sonzin
Si è diplomata in cauto nel 2005 presso il Conservatorio "A. Pedrollo"
di Vicenza sotto la giuda del soprano Stefania Celotto. Ha lavorato in
gruppi di musica da camera esibendosi in varie località del Triveneto e in
Austria e ha collaborato col Coro italiano di clarinetti "Clarino
Ensemble" diretto dal m° Luca Lucchetta. Nel 2004 ha registrato un cd con
musiche di K. Weill e H. Eisler. curato dal m° G. Pauletta col quale ha
lavorato anche alla registrazione e alla Prima dell'oratorio "Olocausto
del silenzio: Placido Cortese", eseguito al Teatro Verdi di Padova nel
Febbraio 2005. Ha seguito i masterclass tenuti dal m° C.Desderi sul "Don
Giovanni" di Mozart (2004) e sul "Falstaff" di Verdi (2005). Ha
approfondito la direzione corale seguendo corsi tenuti dal m° G.Acciai e
dal 2002 dirige il coro femminile "Romatino". Svolge attività di
laboratorio nelle scuole elementari in qualità di specialista musicale
esterno.
Violoncello - Nicola Locatelli
Diplomato presso il conservatorio J. Tomadini di Udine. Ha partecipato
a corsi tenuti da M.Flaksman. F.Maggio Ormezowski, Luca Fiorentini e
Angelo Zanin con il quale tuttora continua a perfezionarsi. Ha
collaborato, tra le altre, con l'orchestra sinfonica del Friuli Venezia
Giulia, con l'orchestra San Marco di Pordenone, con l'orchestra di Vicenza
e con "l'Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia" eseguendo con quest’ultima,
come prima parte, le opere il "Ratto del Serraglio" di Mozart e "Il Sasso
Pagano" di Giulio Viozzi.
Ensemble dell’Associazione Studium Musicae
Nato all'interno dell'Associazione Studium Musicae di Camino al
Tagliamento tra giovani soci di quest'ultima per riproporre al pubblico le
musiche dei grandi compositori italiani. Animatore e coordinatore è il
Maestro Giuseppe Volpato, illustre didatta, già componente delle
prestigiose orchestre della Scala di Milano e della Fenice di Venezia.