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San Giovanni al Natisone, 6 Luglio 2005
 Villa de Brandis

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San Giovanni al Natisone

La più antica notizia scritta che riguarda S. Giovanni al Natisone compare nel cosiddetto “Necrologium Rosacense” del 1319. Nel Medioevo ebbe uno sviluppo simile a molti altri piccoli centri friulani contesi fra i feudatari locali, rimanendo sotto la Gastaldia di Manzano fino al 1420, cioè fino al passaggio sotto la Serenissima con la caduta del Patriarcato di Aquileia. Con la fine della Repubblica Veneta e il trattato di Campoformio del 1797, S. Giovanni seguì le sorti del Friuli occidentale, venendo infine unificato al Regno d’Italia nel 1866. Durante la 1° guerra mondiale, per la sua posizione strategica vicina al confine con l’Impero Austriaco, divenne sede di comandi militari e due suoi importanti edifici, Villa de Brandis e Villa Trento, furono trasformati in ospedali militari. Oggi, S.Giovanni al Natisone fa parte del “Distretto della Sedia” ed è un ricco comune che spicca per la fiorente attività industriale, le cui origini risalgono all’artigianato dei seggiolai avviato in quest’area nel ‘700.
La Parrocchiale del capoluogo, costruita con facciata di tipo neoclassico, possiede ancora l’antico campanile (XV sec.), e conserva una bella “Adorazione dei pastori” di Jacopo Bassano (XVI sec.), oltre a notevoli vetrate di A. Poz (1982). La Chiesetta di S.Giusto, rimaneggiata, con portico, campanile a vela e portale del 1525, conserva una pala lignea intagliata e dipinta del XVI sec. e due urne cinerarie romane trovate nel territorio. Interessante la Chiesa dei SS.Filippo e Giacomo a Villanova del Judrio, con facciata settecentesca e antico campanile, e gli affreschi dell’udinese G.Secante (1588) con scene della vita di Cristo. Il Comune è poi arricchito dalla presenza di splendide ville e dimore signorili: basti citare Villa de Brandis nel capoluogo (di proprietà comunale, e con splendido parco all’inglese della fine del XIX sec.) e Villa Trento in frazione Dolegnano (privata), emblemi dello stile architettonico del Friuli settecentesco.

Igor Zobin (Italia) Fisarmonica

Igor Zobin (Italia) Fisarmonica
Giovanissimo musicista triestino, Igor Zobin si segnala subito come un allievo molto promettente e già a nove anni vince il suo primo concorso internazionale a Treviso.
Nel 2002 si diploma al conservatorio “G.Rossini” di Pesaro e, nello stesso anno, conquista il terzo posto al concorso europeo per orchestre di fisarmonica a Praga e viene scelto come rappresentante italiano per il “trofeo mondiale” per solisti di fisarmonica.
A 10 anni entra a far parte dell’orchestra di fisarmoniche “Synthesis 4”, tra le migliori a livello internazionale, con la quale vince numerosi concorsi di fama europea e mondiale: tra questi, il “Grand Prix de l’Accordeon” in Francia nel 1994, il Concorso internazionale di Castelfidardo e quello di Innsbruck.
La principale attività musicale e’ stata comunque quella solistica, che l’ha portato a ricevere numerosissimi riconoscimenti e a collaborare con molte orchestre girando tutta Europa.
Notevole anche la produzione per la radio e la televisione. Con la vittoria al concorso nternazionale di Musica “I. Borromee e F.Forgiane” nel 2003 gli e’ stata consegnata “La targa d’argento del Presidente della Repubblica”. Per il 2005 ha in programma un fitto calendario di appuntamenti.

 

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