Maniago, 30 Ottobre 2004
Teatro Verdi
Orchestra Sinfonica del
Friuli Venezia Giulia
Chitarra, Adriano Del Sal
Direttore, Romolo Gessi
Concerto in onore dei Maestri
del Lavoro
offerto dalla Provincia di Pordenone
La grande capacità
produttiva del Friuli Occidentale è stata la chiave di volta che nel
1968 ha permesso al nostro territorio di assumere i connotati di
Provincia. Un passo in avanti che è stato possibile grazie alla capacità
imprenditoriale dei grandi capitani di industria che a partire dagli
anni '60 hanno scommesso sulla destra Tagliamento, facendola diventare
una delle zone economicamente più interessanti della nostra regione.
Ma dietro a tanto sforzo che ci ha permesso di diventare Provincia c'è
il lavoro silenzioso di migliaia di persone che hanno operato
all'interno delle fabbriche, nelle aziende e piccole imprese che hanno
caratterizzato e tutt'ora contraddistinguono il nostro tessuto economico
e imprenditoriale. Maestranze, dirigenti e artigiani che con il loro
impegno hanno fatto crescere il prodotto interno lordo regionale
gettando le basi per la crescita produttiva di tutto il pordenonese.
Il riconoscimento ai maestri del lavoro è quindi un omaggio dovuto, una
forma di gratitudine per quanto svolto a favore della collettività.
Perché l'operosità non è valore individuale ma al contrario è un
interesse che si ripercuote sull'intera comunità. Agli insigniti,
dunque, va tutta la riconoscenza espressa dall'Amministrazione
Provinciale, sicuri che questo modello dovrà essere di guida per le
future generazioni del Friuli Occidentale.
Il Presidente della Provincia di Pordenone,
Dottor Elio De Anna
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Il pubblico al Teatro Verdi
di Maniago |
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IL PROGRAMMA - Nella
vastissima produzione di Antonio Vivaldi i concerti e le sinfonie per archi
ebbero un ruolo
importantissimo nello sviluppo compositivo del grande maestro
veneziano e nella sua poetica musicale.
Il Concerto per archi in re minore RV 127 è un fulgido esempio di tale
arte: esso mette in risalto le sonorità più prettamente virtuosistiche che
caratterizzano i movimenti veloci alternate ad un sognante lirismo riservato
all'adagio cantabile.
Tali peculiarità si ritrovano anche nel Concerto in Re Maggiore per liuto e
archi RV 93, splendido esempio di ricerca timbrica innovativa nella
scrittura ma legata alle sonorità della musica rinascimentale. In esso si
alternano ai tutti orchestrali, caratterizzati da sonorità più accese, ampi
tratti di delicati ma al tempo stesso virtuosistici passaggi solistici che
trovano la loro massima espressione nella contabilità rarefatta del movimento
lento.
A tali sonorità si lega imprescindibilmente il Concierto de Aranjuez
per chitarra e orchestra di Joaquin Rodrigo. Dedicato al chitarrista Regina
Sainz de la Maza, fu scritto a Parigi nella primavera del 1939 e terminato
alcuni mesi più tardi, quando Rodrigo fece ritorno a Madrid.
Considerato da tutti l'opera più riuscita del compositore spagnolo, il "Concierto"
riscosse sin dalla sua prima esecuzione un ampio consenso di pubblico e
critica; esso è caratterizzato da un descrittivismo raffinato inserito
magistralmente in un contesto di perfezione formale classica.
La scrittura orchestrale impiegata da Rodrigo nel "Concierto" è consistente,
rigorosa, ma nello stesso tempo in grado di non sovrastare la chitarra, che,
con un'audacia senza precedenti, si oppone all'intero organico orchestrale ed
emerge, tout court, come solista, sintesi suprema di espressività classica e
popolare, di forma e sentimento, attraverso una messa in opera delle massime
capacità tecniche dello strumento, per il raggiungimento di un unico
obbiettivo: la leggiadria ritmica espressa dall'intensità dei contrasti
armonici.
Le interpretazioni sinfoniche di Gian Francesco Malipiero dal settimo
libro dei Madrigali di Claudio Monteverdi sono un omaggio del
compositore veneziano alla grande tradizione musicale italiana
sei-settecentesca, rivalutata anche grazie agli studi critici ed alle
revisioni da lui curate delle opere di quell'epoca (Monteverdi, Tortini,
Vivaldi).
Nei "Madrigali" la musica, pur essendo puramente strumentale, assume le
caratteristiche di una composizione vocale, e non solo nel senso di una dolce
contabilità, ma soprattutto in una trattazione quasi sillabica delle linee
tematiche.
Lo stesso omaggio devoto alla tradizione si ritrova nella Vivaldiana, opera
composta nel 1952: in essa il tributo alla forma compositiva di Antonio
Vivaldi si interseca in un riuscito connubio con una ricerca timbrica e
coloristica orchestrale che fanno di questo brano uno dei più felici esempi di
rivisitazione moderna di sonorità antiche in un ottica quasi stravinskjana.
ORCHESTRA SINFONICA DEL
FRIULI VENEZIA GIULIA
Fondata
nel 2000 dalla Regione Friuli - Venezia Giulia, dalla Provincia di Gorizia,
dalla Provincia di Pordenone, dalla Provincia di Trieste, dalla Provincia di
Udine e dal Comune di Udine e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, l'Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia svolge un'intensa
attività volta a valorizzare il patrimonio artistico e musicale della Regione.
E costantemente presente nella stagione musicale del Teatro Nuovo Giovanni da
Udine e collabora con l'Istituto Italiano di Cultura de II Cairo, di Lubiana,
di Ankara, di Tunisi e con il Consolato italiano di Smirne.
La formazione regionale ha collaborato con importanti direttori tra i quali D.
Renzetti, G.G. Rath, G. Pehiivanian, M. Hamel, E. Rojatti, G. Schmoehe, P.
Paroni, B. Kocsàr, R. Gessi, D. Zanettovich, G. Medeossi, Y. Sugiyama, Lii Jia,
P. Rophè, A. Prabawa, A. Lonquich, P. Guth e famosi solisti tra i quali D.
Rossi, L. Lortie, Jess Trio Wien, T. Berganza, M. Loguercio, H. Demarquette,
E. Gvazava, O. Latry, M. Quarta, S. Braconi, E. Manara, F.J. Thiollier, M.
Rizzi, R. Fabbriciani, F. Meloni, L. Degani, C. Burato, L. Vignali, P.
Pollastri.
L'Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia nel mese di ottobre 2004 è
stata invitata a partecipare al 48° Festival Internazionale di Musica
Contemporanea organizzato dalla Biennale di Venezia.
ADRIANO DEL SAL
Nato a Lignano Sabbiadoro (Udine), dopo aver studiato clarinetto, inizia a 12
anni lo studio della chitarra. Allievo dei maestri Stefano Viola, Guido
Fichtner e Paolo Pegoraro, ha studiato al Conservatorio "J. Tomadini" di Udine
e all'accademia "Francisco Tarrega" di Pordenone, diplomandosi con il massimo
dei voti e la lode presso il Conservatorio di Udine. Si perfeziona con
importanti concertisti quali David Russell, Manuel Barrueco e Stefano Grondona.
Nel 1998 ha conosciuto il maestro Alberto Ponce, che gli ha conferito il
premio "subinates" come migliore allievo durante una masterclass tenuta in
Svizzera. Ha ottenuto il primo premio ai concorsi di Viareggio, Ancona,
Vogherà, Piacenza. Nel 1998 e nel 1999 è risultato vincitore dei concorsi
internazionali "Benvenuto Terzi" di Bergamo, "Nicola Fago" di Tarante e "Mario
Castelnuovo Tedesco" di Parma.
Ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Slovenia e in Messico al "Festival
Internacional de Guitarra" di Morella sia come solista, sia come membro del
"Vivaldi Guitar Consort", formazione di otto chitarre, clavicembalo,
contrabbasso e percussioni proponendo un repertorio dedicato alla musica
barocca e spagnola. Nutre interesse per il canto gitano - andaluso, massima
forma espressiva del flamenco.
ROMOLO GESSI
Ha
studiato direzione d'orchestra con i maestri Kukuskin, Musin, Kalmar e
Renzetti, perfezionandosi a San Pietroburgo, Vienna, Milano e Pescara.
Affermatesi in numerosi concerti ottenendo, tra l'altro, il primo premio al
concorso Austro-Ungarico di direzione d'orchestra di Vienna e Pècs, il secondo
premio al concorso biennale di direzione d'orchestra "Gusella" e il premio di
miglior classificato al concorso nazionale di direzione d'opera della Reggia
di Caserta, è stato docente di direzione d'orchestra al Conservatorio di
Milano, al Centro lirico internazionale di Adria e al Corso di perfezionamento
europeo di Spoleto. Ha diretto opere e concerti sinfonici in Austria,
Svizzera, Slovenia, Croazia, Ungheria, Svezia, Russia, Spagna, Polonia,
Repubblica Ceca, Romania e Italia, con la Wiener KammerOrchester, Orchestra
della Radiotelevisione di Cracovia, Teatro dell'Opera di Praga, Orchestra
Filarmonica di Ploiesti, Pècs Symphony Orchestra, Orchestra di Stato Russa di
Izevsk, Filarmonia Veneta, Milano Classica, Pomeriggi Musicali di Milano,
Orchestra Stabile di Bergamo, Orchestra Sinfonica di Pescara, Filarmonica di
Genova, I Solisti di Sofia, Orchestra Sinfonica delle Marche, Teatro Lirico di
Spoleto, Teatro Olimpico di Vicenza, I Solisti di Alpe Adria, Orchestra
Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, Orchestra Sinfonica della Provincia di
Catanzaro, Camerata Musicale Vicentina, Karmelós Orchestra, Serenade Ensemble.
È direttore stabile dell'Orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia. Ha al
suo attivo registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive. È docente
al Conservatorio di Trieste e titolare del corso di Direzione d'orchestra
all'Accademia europea di Vicenza.
Programma
Maniago, 30 Ottobre 2004
Teatro Verdi
Concerto in onore dei Maestri
del Lavoro
Orchestra Sinfonica del
Friuli Venezia Giulia
Direttore: Romolo Gessi
Chitarra: Adriano Del Sal
|
Concerto per archi
in re minore RV 127 |
A. Vivaldi |
Concerto in re
maggiore
per liuto e archi RV 93 |
Concierto de
Aranjuez |
J.
Rodrigo |
Chitarra solo |
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Vivaldiana |
G.
F. Malipiero |
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