Nei Suoni dei Luoghi 2000
Medea, 14 Agosto 2000.

KARMELÒS ORCHESTRA SINFONICA MONFALCONESE E DELLA PROVINCIA ISONTINA Definita dalla critica specializzata "Un vanto per Monfalcone", l'orchestra sinfonica nasce nel 1998, nell'ambito di un prestigioso intervento del Fondo Sociale Europeo, della Regione Friuli Venezia Giulia, del Ministero del Lavoro e del Comune di Monfalcone, intervento riconfermato tra l'altro per il 1999/2000. In pochi mesi di attività, realizza 13 produzioni sinfoniche che vengono eseguite in altrettanti concerti nella Regione e a Salisburgo per IGKomponisten austriaco, esibendosi con grandi direttori provenienti da Italia, Romania, Messico, e solisti di fama internazionale, tra i quali Alain Meunier, i Solisti del Teatro alla Scala di Milano, Federico Agostini. Particolarmente apprezzata per il suono e la duttilità, l'Orchestra è stata invitata ad esibirsi nel 2000 in una tournée che toccherà le maggiori città della Spagna. L'orchestra, raccoglie grandi consensi e forte impressione nel pubblico, che evidentemente identifica nel neo costituito organico sinfonico, un forte elemento di crescita culturale e artistica del Territorio, sia monfalconese che provinciale. Tale consenso, sta spingendo il M° Massimo Gabellone, principale promotore, ad allargare ad altri comuni dell'Isontino la compartecipazione dell'attività dell'orchestra, trovando riscontri positivi importanti, nella sinistra e destra Isonzo. Il progetto è ambizioso, ma forte; "Karmelòs" , riferendosi al Carso e alla Carnia uniti al greco "melòs", suono, individua il Territorio in modo chiaro nell'orchestra sinfonica, ma dà anche la possibilità di immaginare la nostra Provincia come un unico grande Teatro, con un ideale unico palcoscenico ed un unico pubblico, identificando con ciò anche l'unità culturale, storica e artistica che ha profonde radici e tradizione in tutti i paesi dell'Isontino. Infine, a testimonianza dell'interesse che la formazione sinfonica isontina ha suscitato anche tra le Istituzioni Musicali della Regione, vanno sottolineate le collaborazioni con la Fondazione L. Bon di Udine - Colugna, Coro da Camera Udinese, Orchestra da Camera del Friuli Venezia Giulia, ass. Aurora Ensemble, Serenade Ensemble, orchestra Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia di Trieste.


Il M° Romolo Gessi ed il violinista Crtomir Siskovic

ROMOLO GESSI, nato a Trieste, ha studiato direzione d'orchestra con i maestri Kukuskin, Renzetti e Kalmar, perfezionadosi al Conservatorio di San Pietroburgo, all'Accademia musicale di Pescara ed a Vienna, dove ha ottenuto il diploma dei Wiener Meisterkurse con il massimo dei voti. E' direttore stabile dell'Orchestra da camera del Friuli-Venezia Giulia e consulente artistico di Serenade ensemble. Dal 1993 al '96 è stato assistente del M° Julius Kalmar. Vincitore in 14 concorsi nazionali ed internazionali, è stato docente di direzione d'orchestra al Conservatorio di Milano, al Centro lirico internazionale di Adria ed al Corso di perfezionamento europeo del Teatro lirico di Spoleto. Ha diretto opere liriche e concerti sinfonici nelle principali città italiane, in Austria, Svizzera, Slovenia, Croazia, Ungheria, Svezia, Russia e Spagna. E' docente al Conservatorio di Trieste e titolare del corso di Direzione d'orchestra all'Accademia europea della Polifonia sacra di Vicenza. Incide per le case discografiche Audio Ars e Philarmonia.

CRTOMIR SISKOVIC Nato aTrieste, ha studiato violino nella sua città con O.Kjuder e a Lubiana con C.Veronek, conseguendo il diploma a pieni voti al Conservatorio di Trieste. Ha proseguito gli studi a Colonia, con Igor Ozim e il Quartetto Amadeus, perfezionandosi successivamente a Bloomington (Usa) con Franco Gulli e in Austria con Max Rostal. E'stato primo violino di spalla del Teatro di Trieste e dell'Orchestra sinfonica dell'Emilia Romagna. Accanto ad una ricca attività cameristica come primo violino del Quartetto Tartini, suona in veste di solista con prestigiose orchestre, quali la Filarmonica di S.Pietroburgo, Orchestra da camera di Budapest, Filarmonica Slovena, Rheinische Philarmonie, Orchestra sinfonica "Toscanini". Ha tenuto concerti presso le principali istituzioni europee, in Giappone e negli Stati uniti d'America. Vanta, inoltre, registrazioni presso gli studi della Rai, delle Rtv di Lubiana, Zagabria, Belgrado, Suisse Romande di Ginevra, Radio Nazionale Spagnola, Radio Colonia, Rtv di Mosca, S.Pietroburgo e Radio Ungherese. Ha al suo attivo numerose incisioni per varie case discografiche in Italia, Germania, Slovenia, Yugoslavia, Russia. Suona un violino Stradivari.

L'attento pubblico presente in Chiesa

Il Programma

NEI SUONI DEI LUOGHI 2000

ORCHESTRA KARMELÒS
Direttore ROMOLO GESSI - Violino solista CRTOMIR SISKOVIC

 
A. Vivaldi - Concerto grosso in re minore op.3 n.11
Allegro - Adagio e spiccato - Allegro Largo e spiccato - Allegro

J. S. Bach - Concerto in la minore per violino e orchestra WWV 1041
Allegro moderato - Andante - Allegro assai
Concerto in mi maggiore per violino e orchestra BWV 1042
Allegro moderato – Andante - Allegro assai

G.F. Haendel - Concerto grosso in Sol maggiore op. 6 n.1
A tempo giusto – Allegro – Adagio – Allegro - Allegro

 

 

sabato 19 agosto 2000 - Medea: lo Stradivari di Siskovic per Bach

MEDEA – L’ultimo appuntamento con l’Orchestra Karmelòs, nell’ambito del festival musicale Nei suoni dei luoghi dedicato a Johann Sebastian Bach, si è tenuto tra le volte della pregevole chiesa di Medea, ridente località del cormonese che ha ospitato un riuscito concerto diretto da Romolo Gessi, docente al conservatorio Tartini di Trieste, con la partecipazione del celebre violinista Crtomir Siskovic, il quale si è cimentato in entrambi i Concerti per violino, archi e continuo, Bwv 1.041 e 1.042, di Bach. Così come per tutti gli altri generi trattati, Bach crea due capolavori anche nel concerto solistico rifacendosi a modelli vivaldiani che vengono completamente riplasmati affidando episodi tematicamente elaborati all’accompagnamento strumentale ed esaltando le peculiarità strumentali del violino solista, che si fonde con l’orchestra in una costruzione perfettamente omogenea a livello contrappuntistico.
Siskovic ha dato ampio saggio dell’approccio stilistico severo e delle sonorità purissime che caratterizzano il suo Stradivari, risultando più convincente nella nobiltà di concezione interpretativa delle strutture melodiche che caratterizzano i tempi lenti rispetto alla fitta messe di virtuosismi e ornamentazioni dei tempi veloci, di cui ha dato una lettura controllata e trattenuta. L’assieme d’archi, con la parte di primo violino affidata ad Alessandra Carani, musicista dalla cavata vigorosa e dalla lucida e decisa intenzione interpretativa, e il clavicembalista Cristiano Dell’Oste, è stato guidato con mano sicura da Romolo Gessi, direttore stabile dell’Orchestra da camera del Friuli-Venezia Giulia, uno tra i più affermati musicisti della nostra regione, dal ricco curriculum di studi e concorsi e dalle prestigiose collaborazioni internazionali.
L’Orchestra Karmelòs, da tempo impegnata in una fitta serie di appuntamenti che si sono protratti per tutto il periodo estivo, ha dato ancora una volta prova di solidità nella preparazione e nell’interpretazione e di cosciente approccio stilistico nell’affrontare il repertorio strumentale barocco e, in particolare, questa proposta concertistica che ha visto i due lavori bachiani affiancati ad altrettanti capolavori coevi, il Concerto grosso in re minore op.3 n.11 di Antonio Vivaldi e il Concerto grosso in sol maggiore op.6 n.1 di Georg Friederich Haendel.
David Giovanni Leonardi

MEDEA

La Parrocchiale di Medea

STORIA e CULTURA
       
È un paese situato ai piedi dei colle, il cui nome deriva dalla leggenda della maga Medea, della quale si narra che abbia qui dimorato. Insediamenti umani nell'età del ferro sono stati rinvenuti in una località ai piedi dei colle avvalorano la tesi della presenza di genti romane nella seconda metà del 1 sec. d. C. Per la posizione geografica, posta sulla direttrice che dai passi alpini porta al mare, fu luogo di transito di quasi tutte le invasioni barbariche che afflissero l'Italia. Durante le lotte tra il Patriarca di Aquileia ed i Conti di Gorizia, nel 1268, Medea fu incendiata e parzialmente distrutta. Secondo varie testimonianze scritte nel 1471 la località subì un altro terribile saccheggio ad opera dei Turchi. Nel marzo dei 1797 per Medea transitò Napoleone Bonaparte con il suo esercito. Dopo la parentesi francese, rimase parte dell'impero austro-ungarico fino al 1918, quando passò definitivamente all'Italia assieme a tutta la Venezia Giulia. Dal 1943 al 1945 fu occupata dai tedeschi e molti furono i medeensi che parteciparono alla lotta di Liberazione. Sul colle di Medea, importante sul piano geologico, ambientale e strategico, nel 1951 è stato inaugurato un grande monumento, l'Ara Pacis, che raccoglie in una grande cripta urne contenenti zolle di terra di tutti i cimiteri di guerra e gocce d’acqua dei mari teatro dei combattimenti dell'ultima guerra mondiale. Sul colle vi sono inoltre trincee e camminamenti della prima guerra mondiale.
  
     In paese, la Chiesa parrocchiale, la cui esistenza è attestata fin dal Medioevo, è il risultato delle varie trasformazioni cui fu sottoposta nei secoli. La facciata, ricostruita nel 1928, ha forma classicheggiante, mentre il campanile dei 1550, fu ultimato nel 1658. All'interno, meritevole di attenzione è l'altar maggiore eseguito nel 1717 dal scultore goriziano Pasquale Lazzarini (1667-173 1). Ai lati del tabernacolo vi sono quattro statue in marmo di Carrara eseguite nello stesso 1717 dal gradiscano Paolo Zuliani. Degna di menzione à anche la Cappella dell'Immacolata Concezione, fatta costruire nel Settecento dalla famiglia dei conti Mels - Colloredo: della stessa epoca è anche l'altare. Nella Chiesetta di S. Antonio Abate trovano posto tre altari marmorei, di cui il maggiore, dedicato a S. Antonio, fu costruito nel 1755 da Simone Pariotto altarista udinese, autore anche - nel 1753 - dell'altare della Beata Vergine dei Rosario posto nella cappella della parete sinistra dell'aula. L'altare dei Crocifisso, è invece opera del goriziano Francesco Zolti, 1814.

TURISMO e DINTORNI
       
A Medea, cittadina verdeggiante della riva destra dei fiume Isonzo, arroccata su un colle che s’innalza di soli 128 metri sul livello del mare, nel 1951 è stato inaugurato il maestoso monumento Ara Pacis, triste testimonianza dei conflitti mondiali con una cripta che racchiude pugni di terra e gocce dei mari protagonisti tragici dell’ultimo conflitto. Un’escursione attraverso le trincee ed i percorsi, memorie della guerra 15-18, è d'obbligo per il turista che visita questo paese friulano di stampo austriaco, ancora molto ben conservato, dove si possono assaporare le tradizioni culinarie della Mitteleuropa: dalla jota alle minestre, di fagioli o di verdure, dal gulasch agli zlikrofi o gnocchetti ripieni, da kipfel di patate a quelle in "tecia" (nel tegame).

 

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