39° Concorso Internazionale di Canto CoraleAbbazia di Rosazzo, 14 Luglio 2000
L’ottima acustica all’interno della chiesa di San Pietro dell’Abbazia di
Rosazzo, ha dato risalto alle esibizioni dei tre gruppi corali che
partecipavano al 39° Concorso Internazionale di Canto Corale "C.A.
Seghizzi", organizzato dall’Associazione corale goriziana "C.A.
Seghizzi" e dall’USCI Unione Società Corali del Friuli.
Il presentatore della sezione IV
(Canti gregoriani) che si svolgeva appunto all’Abbazia, ha ricordato che
come in tutti i concorsi corali, lo spirito principale non è quello della
competizione, ma quello di aiutare la crescita dei gruppi che vengono a
confrontarsi, che hanno quindi modo di ricevere suggerimenti e di crescere.
Tuttavia, se necessariamente ci deve essere un gruppo che vince, è
inevitabile che ci siano anche gruppi che… non vincono…
Dopo il concerto, deposto il
pesante borsone con le apparecchiature nel bagagliaio, mi sono appoggiato alla
mia vettura per riposarmi ed osservare il defluire dalla chiesa dei coristi e
dei loro accompagnatori. Sebbene abbia seguito ed apprezzato le esibizioni di
quei bravi giovani e che fosse stato premiato il gruppo che gli esperti
riteneva più meritevole, tuttavia mi rattristava osservare due gruppi che si formati
nello spiazzo antistante la chiesa e si preparavano a lasciare l'Abbazia. Erano i gruppi che non avevano vinto… ed
avevano attraversato mezza Italia per far sentire la loro bravura…
Per questo motivo non riporterò
alcuna classifica, ma presenterò i tre gruppi per ordine d’entrata.
GRUPPO VOCALE "SINE NOMINE" (Giarre, CT)
diretto da Giuseppe Borzi
I Brani
GRUPPO VOCALE "SINE NOMINE" (Giarre, CT)
diretto da Giuseppe Borzi
Vietimae Paschali Laudes
Puer Natus Est
Factus Est
Salve Regina
SCHOLA GREGORIANA "PIERGIORGIO RIGHELE"
(Pescara) diretta da Tito Molisani
Adorate Deum
Gloria (Messa XII)
Laetatus Sum
Qui Manducat
GRUPPO VOCALE "ARMONIOSOINCANTO" (Perugia)
diretto da Franco Radicchia
Ad I Vesperas
Stetit Angelus
Bendicite Omnes Angeli
All'ultima pagina dell'opuscolo con
il dettagliato programma,
si leggevano queste note che ritengo utile riportare.
Cultura e natura nel Friuli -
Venezia Giulia
Non solo musica
Stretto tra il fiume Livenza, le Alpi ed il Mar
Adriatico, tagliato quasi a metà dal corso del fiume Tagliamento, il Friuli -
Venezia Giulia, collocato al Nord - Est d'Italia, confina con la Slovenia e con
l'Austria , nazioni con le quali, certamente non da oggi, ha stabilito ottimi
rapporti di collaborazione.
Nel corso della sua storia la regione è
stata segnata da svariate vicende: sin dalle epoche più remote ci furono
insediamenti abitativi, e tra il IV ed il III secolo a.C. essa venne invasa da
popolazioni celtiche che si stabilirono nella vasta pianura. I Carni invece
presero possesso della parte montana. Quella delle invasioni è una costante per
il Friuli - Venezia Giulia. Tentarono di contrastarle i Romani che fecero di
Aquileia (sul fiume Natissa, a pochi chilometri dal mare) la capitale della
"X Venetia et Histria". Ma con il progressivo dissolversi dell'Impero
Romano le invasioni ripresero. Ricordiamo quelle dei Longobardi (568), che
elevarono Cividale a capitale del loro primo ducato in Italia, dei Franchi di
Carlo Magno (774) e quella distruttiva degli Ungari alla fine del IX secolo.
Agli albori del Millennio (3 aprile 1077) ad Aquileia nacque il Patriarcato, che
al potere religioso univa quello temporale e che fino al 1420, anno del
passaggio del territorio sotto il dominio veneziano, garantì unità ed una
certa autonomia al Friuli. Rimasero staccate dalle vicende del Patriarcato le
posizioni della Contea di Gorizia, di Trieste e di Pordenone.
Dopo quella veneziana il Friuli subì le
dominazioni napoleonica ed austriaca; questa durò fino al 1866 per quanto
riguarda i Territori di Pordenone ed Udine, fino alla I Guerra Mondiale per
Gorizia e Trieste (città quest'ultima in cui rimangono ancora forti tracce dei
legami asburgici). Finita la II Guerra Mondiale dopo varie vicissitudini si
arrivò al riconoscimento della sovranità italiana sul Friuli e su parte delle
province di Trieste e Gorizia, con, la perdita di gran parte dei territori
circostanti ed alla definizione degli attuali confini nazionali.
Nel 1963 la costituzione della Regione
Autonoma Friuli - Venezia Giulia diede vita ad una entità territoriale ricca e
stimolante per confronti fra culture e realtà storiche diverse. Anche le opere
del Friuli Venezia Giulia testimoniano del passaggio di popoli e genti, che
nelle più svariate epoche hanno lasciato tracce della loro presenza. Le punte
artistiche più alte di questa regione coincidono con il contatto con i maggiori
fenomeni dell'area mediterranea ed europea, che furono determinanti anche per la
produzione e la formazione di artisti locali.
In termini turistici il Friuli Venezia
Giulia offre numerose opportunità: in tempi molto brevi si può passare dalle
belle e attrezzate spiagge del mare Adriatico (Grado e Lignano, ad esempio) alle
dolci colline del Friuli orientale (Collio) con i loro vini squisiti o del
Friuli centrale a Nord della signorile città di Udine con l'aerea e profumata
San Daniele o verso le preAlpi carniche (Venzone, Gemona, ... ricche di preziose
vestigia storiche e di affascinanti tentazioni enogastronomiche). Ma ad est
attorno alla bella città di Trieste e al Castello di Miramare che guardano le
acque del golfo c'é anche il Carso, con innumerevoli itinerari naturalistici o
legati alle memorie della prima guerra mondiale. Se poi ci volgiamo ad Ovest
troviamo, nella dinamica provincia pordenonese, alcune illustri tracce della
storia quali, ad esempio, il centro storico della stessa città di Pordenone e
la splendida abbazia di Sesto al Reghena, e tanti altri luoghi di grande
interesse storico, artistico, paesaggistico che, purtroppo, per mancanza di
spazio, non possiamo neppure citare. Insomma dai monti al mare, dalla collina
alla pianura molti sono i motivi per visitare la nostra regione e la
partecipazione al concorso "Seghizzi" può essere una ghiotta
occasione per coniugare un'esaltante esperienza musicale con il legittimo
desiderio di conoscere luoghi di grande fascino storico, paesaggistico e
turistico.