.Concerto di Musica Sacra
(Abbazia di Rosazzo, 10 Ottobre 1999)

Molti miei "servizi" realizzati negli ultimi mesi, riguardano viaggi in varie località del Friuli per effettuare registrazioni di … Messe cantate (in friulano e non), concerti corali e strumentali di musiche antiche perlopiù aquileiesi o che hanno avuto origini in terra friulana. Visto che questi interventi sono sempre più frequenti, sarà opportuno attivare una nuova rubrica, che per essere in sintonia con "Ho visto per voi" già presente nel sito potrebbe essere intitolata "Ho ascoltato per voi" …!

Considerando i buoni risultati ottenuti grazie alle nuove apparecchiature di cui dispongo, è un vero peccato non poter trovare una soluzione per rendere disponibili a tutti, (specialmente ai friulani in giro per il mondo) questi scampoli di friulanità che attualmente solo io e pochi amici possiamo assaporare … Forse sono un ingenuo a pensare che queste registrazioni possano interessare a qualcuno, ma io credo che la gioia che provo quando ascolto queste musiche, potrebbe provarla anche … per esempio una persona anziana che non può muoversi da casa … oppure un nostro compaesano che vive da tanti anni lontano da suo paese. Queste sensazioni le provo anche mentre scrivo queste righe, ascoltando dal mio HF i risultati (peraltro ottimi) dell'ultimo lavoro … la registrazione del concerto effettuata il 10 Ottobre nell’Abbazia di Rosazzo.

Curando anche il sito della Parrocchia "Oleis-Rosazzo", sono al corrente di tutte le manifestazioni che si svolgono all’Abbazia e non potevo certo lasciarmi scappare il Concerto di Musica Sacra del Coro Antonio Foraboschi di Palazzolo dello Stella. Infatti, un’ora prima dell’inizio del concerto, ero già all’interno della Chiesa dedicata a S.Pietro. 


Il Coro Polifonico "Antonio Foraboschi" di Palazzolo dello Stella.

Sebbene fosse ancora presto, i componenti del coro avevano già iniziato i preparativi ed ho notato subito che erano molto ben organizzati. Una punta di gelosia e di invidia l'ho provata quando ho visto il set di microfoni e l’apparecchiatura che alcuni giovani stavano predisponendo per una loro registrazione. Preso posto nel primo banco di destra, con molta calma ho incominciato ad estrarre dal mio borsone i “gioielli” in esso  contenuti, collocandoli sull’inginocchiatoio alla base del banco stesso. Quando il registratore DAT, il registratore digitale MD e la piccola videocamera erano ben allineati e pronti per essere attivati, i miei "radar" costantemente puntati in tutte le direzioni, hanno captato il bisbiglio di una signorina nell’altra fila di banchi che diceva a qualcuno vicino a lei: Ma guarda com’è ben organizzato … ! Seppur molto debole, quel “segnale” intercettato, mi ha trasmesso una notevole carica positiva e … mi sono accorto che quel senso di gelosia era del tutto scomparso. Chiesto il permesso ad uno degli organizzatori, ho appoggiato il mio microfono sul pavimento di granito, alla base di uno dei 4 microfoni che erano già stati sapientemente piazzati. Una serie di prove da parte dei coristi e degli strumentisti, mi ha permesso di accertare che tutte le mie apparecchiature erano OK …! Per sciogliere un po’ le dita … e la tensione che ogni artista prova prima di una importante esibizione, la graziosa "arpista" ha incominciato a accarezzare le corde "estraendo" dal magico strumento quel motivo che alla TV accompagna la scritta "La trasmissione sarà ripresa al più presto possibile”. Questo è stato sufficiente per sciogliere l’atmosfera e rasserenare i volti preoccupati di tutti i presenti.

Poco dopo le 16:00, un signore (forse il Presidente del Coro) ha presentato il programma, passando poi il microfono a don Dino, Rettore dell'Abbazia di Rosazzo, che ha tradotto i titoli dei brani (peraltro scritti in varie lingue) ed ha augurato a tutti di passare una piacevole ora … pregando, trattandosi di preghiere come forse si riesce a leggere nei titoli della copertina del CD, qui sotto riportata.

Sono bastate le prime note degli strumenti, dal canto del tenore seguito dal lento crescendo del coro, a farmi capire che quel concerto sarebbe stato … qualche cosa di bello …!  

La indovinata disposizione dei coristi e degli strumenti, l’eccellente acustica della chiesa, ma soprattutto la bravura di tutti gli artisti, hanno affascinato il folto pubblico presente. Alla fine del primo brano, io e don Dino ci siamo guardati negli occhi, dicendoci tutto senza aprir bocca. Non sono in grado di capire se ascoltando quel concerto ho anche pregato, ma sono certo che ho trascorso un’ora meravigliosa …!


Serena Vizzutti con il suo magico strumento

Prima di uscire dalla chiesa, ho preso contatto con “i miei concorrenti”, che si sono rivelati dei giovani molto aperti e predisposti al dialogo tecnico, i quali mi hanno informato sui loro programmi. Per pura curiosità, mi piacerebbe fare un confronto tra le due registrazioni e per questo mi hanno promesso di fornirmi un supporto registrato appena possibile. Sulla qualità della registrazione, non dovrebbero esserci grandi differenze, ma a loro favore gioca il sistema di microfoni pilotati dal mixer che sicuramente creano un buon effetto stereo.  


Il Direttore del Coro M° Roberto De Nicolò

La conferma alla sensazione di aver effettuato un buon lavoro la ho avuta appena rientrato a casa, iniziando ad estrarre le tracce e riversarle nel computer per le necessarie elaborazioni. Due o tre ore più tardi, interrotte da una breve pausa per la cena, stavo già ascoltando il primo CD del “Concerto di Canti Liturgici” eseguito dal Coro di Palazzolo dello Stella.

Purtroppo il mio apparato uditivo è poco sensibile alle frequenze alte e tendo sempre  a “spingere” un po’ troppo i toni alti. E’ per questo che ho predisposto nel mio programma di elaborazione dei WAV, un equalizzatore che attenua leggermente i toni alti ed esalta appena appena quelli bassi. Masterizzati due CD, registrati nei due diversi sistemi, me ne sono andato a nanna. 

L’indomani, intorno alle 09:30, mi trovavo nel parcheggio accanto al Municipio di Palazzolo dello Stella, con due Compact Disc in mano. Dopo qualche tentativo non andato a buon fine, sono riuscito a contattare una signora, madre di una delle coriste, alla quale ho spiegato che era la prima volta che visitavo Palazzolo e mi trovavo in difficoltà. Qualche minuto dopo, in bici è arrivato in soccorso un signore, ex corista, al quale ho consegnato la busta con i CD. Visibilmente commosso, si è dichiarato molto orgoglioso per i miei apprezzamenti sull’esibizione del Coro Antonio Foraboschi all’abbazia di Rosazzo.

Nel mio tragitto di andata verso Palazzolo, sulla sinistra avevo letto un cartello stradale che non poteva passarmi inosservato … CARLINO … il paese dove sono nato e che non avevo mai visitato. Questa volta non avevo scusanti … dovevo andarci a fare una visitina, sebbene nel mio paese natale non conosca nessuno, visto che “i miei” ci hanno abitato solamente uno o due anni.  Dovevo comunque fare qualche foto alla chiesa nella quale sicuramente sono stato battezzato. Purtroppo, io non ha mai avuto la necessità di esibire un certificato di battesimo, documento indispensabile per sposarsi, ma sicuramente negli archivi della Parrocchia di Carlino esiste traccia di quell'importante evento ...!

Con qualche difficoltà, per i lavori in corso al centro del paese, sono arrivato sulla piazza della chiesa.  Visto che nel borsello avevo la videocamera, ma la batteria era rimasta a casa nel caricabatteria, sono stato costretto ad utilizzare la mia Pentax per scattare qualche foto. Sicuramente le immagini ottenute "scannerando" le fotografie, non sono paragonabili a quelle ottenute dalla cinepresa, ma la possibilità di averle subito disponibili per la pagine Web è una comodità di notevole importanza.
Con la piazza completamente sottosopra per i lavori di sistemazione, non avrei potuto conservare un bel ricordo del mio paese natale ed ho quindi deciso di ritornarci questa primavera (se ci sarò ancora), e questa volta cercherò di andarci di domenica durante la Messa, approfittando dell’occasione per riprendere anche l’interno della chiesa.

Per il rientro, avevo tentato di trovare una strada e puntare verso Leproso senza essere costretto a transitare per Palmanova, quel giorno piuttosto intasata per il mercato settimanale, ma tutti i miei sforzi sono risultati vani, perché tutte le strade che imboccavo per “tagliare” verso Nord, inspiegabilmente mi riportavano sulla statale verso la città stellata. Insomma, ad un certo punto mi sono ritrovato davanti a Porta Aquileia … pazienza !

Comunque, alle 11:45 ero a Leproso in tempo per l’aperitivo, contento di essere partito per una missione e di averne portato a termine due … i classici due piccioni …!  


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