Domenica 12 settembre è stata una bella giornata di sole, ed è cosi
che ne ho approfittato per fare un salutare giro in bicicletta,
dirigendomi dalle parti di Cormons e ben deciso a sfruttare la
fedele macchina fotografica digitale, visti i bei paesaggi
circostanti.
Arrivato a Cormons, sono
subito salito sul monte Quarin, dove ho potuto immortalare dall’alto
del colle il meraviglioso paesaggio sottostante, davvero molto bello
sia in direzione di Cormons, che in direzione della vicina Slovenia,
oltre a fare diverse inquadrature della torre, ciò che resta di un
antico castello, ed immortalando anche la vicina chiesetta della
Beata Vergine.
Già guardando la
cittadina dall’alto, mi ero accorto che c’era qualcosa di
“insolito”, difatti si vedevano strani movimenti, e si udiva
distintamente il “rullio” dei tamburi, cosicchè, incuriosito, sono
andato in centro e mi sono trovato nel bel mezzo di una rievocazione
storica.
Come ho potuto
apprendere, infatti, si trattava della “XXIV rievocazione storica di
Cormons” con gruppi storici nazionali ed internazionali.
Nel manifesto della
rievocazione storica si legge “Correva l’anno 1518 e lunghe guerre
contro Venezia avevano impoverito la città di Cormons, riducendola
allo stremo. Sul trono d’Austria sedeva l’Imperatore Massimiliano I,
amante delle lettere e delle arti, a cui piaceva definirsi “L’Ultimo
dei Cavalieri”. Egli prese a cuore le sorti di questa città al
confine meridionale del suo impero, concedendo
gli Statuti e
l’esenzione dalle tasse per 7 anni. Ancora oggi, a Cormons, si
conserva l’editto originale firmato di suo pugno. Si rinnova la
favola storica…”
Ho cosi potuto ammirare
la sfilata storica per le vie del centro cittadino, gli spettacoli
di diversi gruppi di sbandieratori nella piazza principale, seguiti
dai duelli degli abilissimi spadaccini di un gruppo giunto fin qua
da Bratislava, la capitale della Slovacchia, molti dei quali hanno
partecipato a scene di guerra in molti film, tra cui il famosissimo
“Gladiatore”.
Tutto questo in presenza
di cavalieri armati di tutto punto in sella ai loro destrieri e ai
“nobili” della corte. Gli organizzatori si sono anche scusati con il
pubblico in quanto hanno dovuto “ridimensionare” la manifestazione,
avendo ricevuto dalla Regione FVG la cifra di 8000 euro contro i
25000 dell’anno scorso, del resto in tempo di crisi, i “tagli”
colpiscono un po’ tutti i settori.
Nel frattempo,
passeggiando per il centro cittadino, si poteva assistere a
spettacoli itineranti degli stessi sbandieratori, farsi “leggere la
mano” da maghi e indovini, oltre che fare acquisti alle bancarelle
del “mercato medioevale”. Ben presto, con il calare della sera,
sarebbero iniziati gli spettacoli dei “mangiafuoco”, a cui avrei
voluto assistere, essendo rimasto molto impressionato dai loro
numeri in occasione del Palio di San Donato a Cividale del Friuli,
per il quale quest’anno non ho fatto il servizio avendolo già fatto
nel 2008. Ma a quel punto mi sono ricordato che, dopo tutto, ero
arrivato fin li in bicicletta, ed era meglio rincasare…nel
percorrere i 15 km del tragitto, sono partito con il sole, ho
fotografato per strada uno splendido tramonto, e sono rientrato a
Leproso che era sera inoltrata.