appunti di viaggio

Cormòns (GO), 12 Settembre 2010

Gita a Cormòns e sul Monte Quarin
ed occasionalmente seguita la XXIV Rievocazione storica
(Testi e foto di Devis Macor)

          Domenica 12 settembre è stata una bella giornata di sole, ed è cosi che ne ho approfittato per fare un salutare giro in bicicletta, dirigendomi dalle parti di Cormons e ben deciso a sfruttare la fedele macchina fotografica digitale, visti i bei paesaggi circostanti.


          Arrivato a Cormons, sono subito salito sul monte Quarin, dove ho potuto immortalare dall’alto del colle il meraviglioso paesaggio sottostante, davvero molto bello sia in direzione di Cormons, che in direzione della vicina Slovenia, oltre a fare diverse inquadrature della torre, ciò che resta di un antico castello, ed immortalando anche la vicina chiesetta della Beata Vergine.
          Già guardando la cittadina dall’alto, mi ero accorto che c’era qualcosa di “insolito”, difatti si vedevano strani movimenti, e si udiva distintamente il “rullio” dei tamburi, cosicchè, incuriosito, sono andato in centro e mi sono trovato nel bel mezzo di una rievocazione storica.
          Come ho potuto apprendere, infatti, si trattava della “XXIV rievocazione storica di Cormons” con gruppi storici nazionali ed internazionali.


          Nel manifesto della rievocazione storica si legge “Correva l’anno 1518 e lunghe guerre contro Venezia avevano impoverito la città di Cormons, riducendola allo stremo. Sul trono d’Austria sedeva l’Imperatore Massimiliano I, amante delle lettere e delle arti, a cui piaceva definirsi “L’Ultimo dei Cavalieri”. Egli prese a cuore le sorti di questa città al confine meridionale del suo impero, concedendo gli Statuti e l’esenzione dalle tasse per 7 anni. Ancora oggi, a Cormons, si conserva l’editto originale firmato di suo pugno. Si rinnova la favola storica…”
          Ho cosi potuto ammirare la sfilata storica per le vie del centro cittadino, gli spettacoli di diversi gruppi di sbandieratori nella piazza principale, seguiti dai duelli degli abilissimi spadaccini di un gruppo giunto fin qua da Bratislava, la capitale della Slovacchia, molti dei quali hanno partecipato a scene di guerra in molti film, tra cui il famosissimo “Gladiatore”.
          Tutto questo in presenza di cavalieri armati di tutto punto in sella ai loro destrieri e ai “nobili” della corte. Gli organizzatori si sono anche scusati con il pubblico in quanto hanno dovuto “ridimensionare” la manifestazione, avendo ricevuto dalla Regione FVG la cifra di 8000 euro contro i 25000 dell’anno scorso, del resto in tempo di crisi, i “tagli” colpiscono un po’ tutti i settori.

          Nel frattempo, passeggiando per il centro cittadino, si poteva assistere a spettacoli itineranti degli stessi sbandieratori, farsi “leggere la mano” da maghi e indovini, oltre che fare acquisti alle bancarelle del “mercato medioevale”. Ben presto, con il calare della sera, sarebbero iniziati gli spettacoli dei “mangiafuoco”, a cui avrei voluto assistere, essendo rimasto molto impressionato dai loro numeri in occasione del Palio di San Donato a Cividale del Friuli, per il quale quest’anno non ho fatto il servizio avendolo già fatto nel 2008. Ma a quel punto mi sono ricordato che, dopo tutto, ero arrivato fin li in bicicletta, ed era meglio rincasare…nel percorrere i 15 km del tragitto, sono partito con il sole, ho fotografato per strada uno splendido tramonto, e sono rientrato a Leproso che era sera inoltrata.