Sabato 4 e lunedì 6 Settembre 2010
Alla scoperta di una Cividale nascosta e sconosciuta:
Il
Monastero di Santa Maria in Valle
Dopo aver portato a termine alcuni normalissimi impegni di routine di
fine settimana, avendo a disposizione un'ora abbondante prima dell'ora di pranzo, mi sono ricordato che avevo solo una settimana di tempo
per poter dare un'occhiata alla mostra di Adriana Iaconcig "...e nel silenzio:
note!", un'installazione fotografica allestita in un sezione dell'ex
convento delle Orsoline di Cividale aperto al pubblico solo di
recente e che anche per questo valeva la pena visitare.
Di solito non dedico
spazio a mostre di nessun genere, perchè sono servizi troppo
"dispersivi", difficili da documentare e comunque troppo distanti
dagli scopi per cui è nato il nostro sito. Ero comunque curioso di
vedere come erano stati impiegati i brani audio registrarti dalla
Adriana durante le prove strumentali degli allievi della scuola di
musica, che io avevo elaborato e convertito in vari formati per essere
impiegati come sottofondo musicale nei vari locali della mostra. Era mia
ferma intenzione dare solo un'occhiata e al limite scattare foto, per
cui mi ero munito solo della Sony
DSC-HX1 semmai mi servisse la funzione "panorama", e la vecchia Olympus
per le occasioni "normali". Arrivando dalla parte a
levante del fiume Natisone, non restava che attraversare il Ponte del
Diavolo ed allargare dolcemente a sinistra per poter infilare lo stretto
viottolo a destra che porta in una zona di Cividale comunemente chiamato Borc Brossana e costeggiare
per più della
metà le mura del vecchio convento delle Orsoline fino ad arrivare in Plaçe San Blâs.
Avvalendomi delle prerogative di persona "diversamente abile" e
munita di contrassegno, ho oltrepassato lo stretto cancello che
porta
nello spiazzo davanti alla chiesa di San Giovanni in Valle e lì ho parcheggiato.
Ad onor del vero, la mia Clio in quella posizione era un vero
pugno nell'occhio... ma si trattava di pochi minuti...
Estratto il mio "Rollator"
ho iniziato subito la mia esplorazione del luogo iniziando dalla chiesa,
all'interno della quale è allestita una mostra, mèta di studiosi ed
esperti di Arte Sacra. Mi sono limitato a qualche ripresa allargata
senza puntare sui singoli capolavori, immagini che comunque potrebbe
riscuotere
la curiosità di chi legge questa pagina... Peccato che sia
questa che l'altra mostra durano poco... L'Anima e il Mondo (Arte
Sacra, fino al 30 di Settembre, "... e nel Silenzio: Note!" fino al 12
Settembre. Almeno per quest'ultima mostra, al momento di completare
questa pagina sarà già chiusa...
Andando avanti con la
descrizione, a questo punto è necessario precisare che in quel viottolo
antico ci sono tornato anche il lunedì successivo e quindi il servizio
fotografico in questa pagina è un mix delle due raccolte... Ora però è
indispensabile cambiare registro perchè il giorno 6, arrivato davanti
all'entrata alle mostre, ho proseguito fino sulla Piazzetta San Biagio,
dove parcheggiando fuori dalle righe (come si può vedere nel primo piano
della foto), e al mio ritorno mi sono ritrovato con un biglietto ed un
modulo contrassegno infilati sotto il tergicristallo, che giustamente mi
invitavano al pagamento di una contravvenzione di esatti € 87.... Ma di
questo ne riparleremo...
Ordunque, non restava che dalla Piazzetta San Biagio risalire piano piano
la stretta via fino all'entrata del convento, illustrata in questa
carrellata di immagini (senza mai voltarsi indietro per riprendere le
scene altrettanto interessanti), con qualche imperdibile inquadratura a
destra e a sinistra fino al portone d'ingresso... Durante la salita mi
chiedevo con quale criterio "gli esperti" hanno stabilito la distanza
tra le due strisce di marmo distese nel ciottolato della carreggiata,
perchè assolutamente non "in sintonia" con le ruote del mio deambulatore
e perciò nemmeno con le carrozzine dei disabili in genere... boh...!
L'ingresso all'antica struttura dal lato della chiesa di
San Giovanni in Valle...
...all'interno
della quale attualmente è allestita una mostra d’arte antica dal
titolo "L’Anima e il Mondo", le cui opere raccontano di storie
religiose del Vecchio e del Nuovo Testamento o rappresentano la
cultura ecclesiastica e le varie forme della devozione privata tra
il XIV e il XVIII secolo.
L'Anima e il Mondo
Il titolo della mostra si riferisce a una raccolta di opere
che raccontano la fede e le sue testimonianze terrene. Sono
storie di profeti, eroi ed eroine, narrazioni dal Vecchio e
dal Nuovo Testamento, angeli e santi. Vi sono poi ritratti
di prelati testimoni di fede con vesti clericali - e arredi
"sacri . riconduciteli all'ambito ecclesiastico o alla
devozione privata.
Apre idealmente
l'esposizione la trecentesca Madonna lignea policroma del
Comune di Cividale. Il percorso della mostra si snoda poi
lungo la navata, tra i dipinti su tavola e su tela
realizzati tra il XV e il XVIII secolo, prosegue nella sala
un tempo destinata alla meditazione delle monache, tra le
sculture a rilievo o a tutto tondo, e si conclude infine
nella sacrestia, tra gli arredi sacri.
Con la sola eccezione della Madonna cividalese, le opere
esposte -provengono tutte da collezioni d'arte private ed è
qui possibile ammirarle per la prima volta. Nel corso del
tempo qualsiasi riferimento documentario ad esse è andato
perduto: grazie alle ricerche condotte in occasione di
questa mostra è stato tuttavia possibile restituire loro
un'identità propria.
La mostra offre anche
l'occasione di presentare ai visitatori la chiesa stessa di
San Giovanni in Valle e suoi tesori, tra i quali si segnala
la pala dell’altare maggiore, opera di Ercole Graziani il
Giovane, che è anche autore di altri due inediti dipinti
presenti in mostra
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Da un portale sulla sinistra del sagrato, immette all'interno del
chiostro, nel padiglione sinistro del quale è allestita la mostra
"...e nel silenzio:
note!" di cui ho accennato più sopra...
...in queste situazioni descrivere l'ambiente è estremamente
difficile,
per cui mi limito a presentare solo qualche immagine...
Ho potuto complimentarmi personalmente...
...con l'autrice dell'installazione fotografica Adriana Iaconcigh
Il Monastero di Santa Maria
in Valle
L'area monumentale di Cividale proposta per la candidatura
corrisponde al cuore della città longobarda dove erano
ubicati i principali nuclei di potere. Uno di questi era la
Gastaldaga, la sede del gastaldius regis, amministratore del
patrimonio fiscale e dei possedimenti del re longobardo a
Cividale e nel ducato friulano. Era collocata nella parte
meridionale della città, in prossimità di Porta Brossana e
delle rive scoscese del Natisene; una bassura denominata
Valle la cui posizione centrale nella città influenzò
l'evoluzione del luogo, ove si conservano monumenti di
straordinario valore quali la chiesa di San Giovanni ed il
Tempietto Longobardo. In questo contesto fu fondato il
monastero di Santa Maria in Valle, in un periodo ascrivibile
alla fine del regno longobardo; la sua esistenza è
documentata per la prima volta nell'830, in un diploma di
Lotario e Lodovico con cui gli imperatori carolingi
concedevano al Patriarca di Aquileia la giurisdizione del
monastero. Alcune tradizioni cividalesi, mai confermate,
ascrivono la sua fondazione ad una donna longobarda: la
regina Tassia, moglie di Ratchis (744-749) o Giseltrude,
moglie del successore Astolfo (749-756). Dopo l'età
longobarda, privilegi e donazioni contribuirono ad
accrescerne la rilevanza tanto da essere rappresentato nel
Parlamento della Patria del Friuli. A partire dal XIII
secolo ebbe un momento di particolare fulgore quando il
ritrovamento di alcune reliquie nel Tempietto valse la
concessione delle indulgenze per chi visitava l'oratorio.
Nel Cinquecento molte
parti del monastero vennero ampliate e rinnovate, come il
chiostro e la chiesa di San Giovanni, fino a tutto il XVIII
secolo. Dopo la soppressione da parte di Napoleone divenne
proprietà comunale e fu oggetto di un intervento di
restauro. Nel 1825 tornò ad essere nuovamente un monastero e
fu destinato a sede di scuola pubblica per le giovani
cividalesi sotto la guida di suore Benedettine. Nel 1843
venne insediata una comunità di Orsoline che vi rimase fino
al 1 999.
Nel 2001 il monastero è
stato acquistato dal Comune e inserito in un programma di
valorizzazione legato alla candidatura UNESCO che prevede un
nuovo sistema di collegamenti fra il Tempietto, la città e
il monastero stesso che, con la realizzazione di un Centro
Culturale, diventerà luogo di riferimento dell'intera città. |
Di seguito presenteremo una serie di immagini cercando di descrivere
l'interno del chiostro, ma sarà solo un tentativo per cui consiglio
vivamente di andarci di persona, ora che è aperto al pubblico
e visitabile per il momento solo ai locali del pianterreno. Dopo la
serie di lavori attualmente in corso, è in programma l'apertura al
pubblico anche dei piani superiori...
...la sezione a
sinistra del chiostro, approssimativamente lato ovest...
...con una veduta panoramica verso l'interno...
il lato nord con la cancellata già vista dall'esterno...
...il lato est dove sono esposte delle immagini dei tempi passati...
...uno sguardo al giardino prima di proseguire verso l'uscita sul
Belvedere...
...e delle splendide panoramiche sul Natisone...
Proprio sul belvedere ho incontrato lo
studioso di storia longobarda il professore norvegese Hjalmar Torp
(casualmente inquadrato nella foto di centro), al quale ho
confessato che pur abitando a 5 chilometri da Cividale, era la prima
volta che mi trovavo in quel luogo.
Per finire un piccolo
accenno alla contravvenzione per aver parcheggiato l'auto fuori
dalle apposite strisce, dimenticandomi di esporre il contrassegno
dell'omino in carrozzina... E' bastato recarmi nell'ufficio della
Polizia Municipale e mostrare il contrassegno per ottenere il
condono...
Con questo servizio speriamo di aver suscitato un minimo di
curiosità a quanti abbiano avuto occasione di leggere queste note,
consapevoli di non poter fare di più anche perchè abbiamo impiegato una
quantità di immagini superiore alla nostra media. Ed è per questo
che mi sento in obbligo di ringraziare i nostri sostenitori, a
cominciare della
BCC di Manzano,
dal Comune
di Premariacco ed altri sostenitori minori ma non meno
importanti, ed i ragazzi della
Start2000
di San Pietro al Natisone che danno ospitalità ai 5,5GB del sito "Di
ca e di là dal Nadison"...
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