...è quella che mi è capitato nella mattinata di sabato
21, durante una normale passeggiata a sud dell'abitato di Manzano, zona
che conosco abbastanza bene avendola percorsa diverse volte
durante la mia attività di riparatore radio e tv. La zona di San Nicolò
fino a Casali Birri quindi la conoscevo, ma quel giorno
era mia intenzione spingermi oltre, fino a giungere al guado che
attraversa il Torrente Torre e porta alla periferia di Trivignano.
Dopo aver attraversato due ponticelli (distanti qualche metro uno
dall'altro dei quali avremo modo di riparlarne), mi ha incuriosito
la strada asfaltata che svoltava a destra e puntava in direzione
nord costeggiando il rigagnolo appena attraversato.
Avendo intravisto da lontano
il camino con antenna tv di una casa nuova, ero sicuro che quella strada mi avrebbe
portato davanti ad un'abitazione privata ed il mio viaggio in quella
direzione sarebbe finito lì... invece mi sono trovato davanti ad un
un bel ponte con il parapetto in legno che portava in un
cortile dal selciato in elegante porfido con corsie in lastre di marmo, circondato da una serie di
case di recente costruzione o restauro... e fiori, tanti fiori...
Davanti ad un quadro (che si può ammirare nella foto), ho avuto qualche attimo di
incertezza ponendomi degli interrogativi... Ma è proprietà privata? Si può
entrare? E' difficoltoso fare inversione?
Avrei dovuto capire che dove ci sono
tanti fiori ci sono anche persone di animo gentile e sicuramente non
mi avrebbero respinto in malo modo... Invece, nel dubbio ho pensato
che era preferibile tornare sui miei passi e iniziare la manovra di inversione
di marcia... ed è proprio lì che è successo il patratràc... In
retromarcia, volevo imboccare una stradina a fianco del
ponte che prosegue verso la campagna, mi sono invece ritrovato
il retro della mia Clio dolcemente sprofondato "tel fossâl"...!
In qualche modo sono
uscito dalla vettura, ma non avendo potuto recuperare il mio
"supporto a rotelle" mi
sono avvicinato al ponte per appoggiarmi al
parapetto, mentre la cagnetta della signora Birri (che abita nella
prima abitazione a destra) ha messo in allarme l'intera borgata.
Subito quattro cinque persone si sono avvicinate per vedere come
potevano aiutarmi, ed è stato il provvidenziale intervento di due
signori (padre e figlio), che con l'ausilio di un trattore, mi hanno
facilmente tratto dai guai e rimesso la Clio in strada...
Ringraziati
(anche con il
giusto compenso) i miei soccorritori, ho salutato i presenti
avviandomi verso il ritorno, rinunziando all'attraversamento del
guado e rimandando l'ispezione del territorio a data da destinarsi.
Tornando a casa per niente contrariato per "l'incidente", pensavo
che il fatto di considerare sempre "il bicchiere mezzo pieno" mi
ha dato ancora una volta ragione, ritenendomi fortunato per avere trovato i
miei soccorritori disponibili e non impegnati nel lavoro negli altri
giorni della settimana. Avevo inoltre scoperto che nel mio
bagagliaio è custodito un attrezzo molto importate in situazioni di
emergenza... un gancio particolare che infilato in un foro della
mascherina anteriore della Clio, permette di essere trainata senza
arrecare ulteriori danni...
Giunto a casa ho dato un'occhiata alle mappe di Google, ho scoperto
dei particolari molto interessanti e tratto delle considerazioni su
una zona molto pertinente con i contenuti del nostro sito, per cui
ho creduto
opportuno ampliare le ricerche. Sono tornato per ben due
volte "sul luogo del delitto" per raccogliere la documentazione
fotografica e raccontare quanto l'accaduto, nonchè completare il
progetto iniziale consistente semplicemente nell'attraversamento del
guado sul Torrente Torre. Considerando che poco più a valle c'è la
confluenza tra Torre e Natisone, c'è da rimanere stupiti dal coraggio dei
primi abitanti di Casali Birri che hanno scelto di farsi una casa e vivere in una
zona così critica... se avessero visto le mappe di Google...!
Qualche giorno dopo ci sono tornato a Casali Birri e accolto con
grande cortesia dai suoi abitanti, ma questa volta sono stato molto
attento a non cadere di nuovo nel fosso. Attraversato il ponte del
Rio Manganizza, ho raccolto informazioni interessanti sul primo
insediamento abitativo che ha dato origine ai Casali Birri, quando
hanno iniziato a girare le pale del 9° e ultimo mulino della serie
alimentato dalle acque della Roggia. Praticamente si tratta di un gruppo
di case sfiorate dal Rio Manganizza a ovest, rigagnolo che si alimenta
principalmente dalle acque
che
scendono dalle colline a nord di Manzano e possono diventare
pericolose solo in occasione di importanti nubifragi. Ad ovest
invece abbiamo la cosi detta "Roggia di Manzano" che lambisce i muri
della sezione est del caseggiato che comprendeva il mulino. Tuttora il
suo flusso è generoso e costante perchè alimentato della acque del Natisone, con una presa all'altezza del cimitero di Manzano. I due
canali si uniscono un centinaio di metri più a valle, qualche metro
dopo il ponte di qui avevo già scritto più sopra, punto d'incontro
(che si vede nella foto), ed uniti confluiscono... nella
confluenza...!.
Ritornando al nucleo abitativo di Casali Birri, in questa serie di
foto volutamente limitate per non oltrepassare il limite della
discrezione, ci si può rendere conto delle straordinarie scoperte si
possono fare nel nostro Friuli, semplicemente sbagliando strada...
...oltrepassato il
ponte, il cortile e l'arco settecentesco...
...si apre lo spazio della parte "antica" del borgo,
dove si svolgevano le attività legate al mulino ed alle macchine per
la trebbiatura del grano...
...mi sono inoltrato in quel varco al centro della foto panoramica...
...ed ho potuto vedere ed ascoltare le scroscianti acque della
Roggia...
Terminato il mio giro di perlustrazione, ho salutato ad alta voce la signora Birri intenta a curare le piante
del suo giardino e mi sono diretto verso il vicino guado del Torrente
Torre per l'ultima operazione in programma. Si trattava
semplicemente di un attraversamento andata e ritorno del guado,
seguendo le tracce lasciate dagli altri veicoli sul letto sassoso
del torrente.
...il guado da est
verso ovest e viceversa...
Nell'ultima parte del tragitto mi sono fermato al centro del guado
per zoomare sui casali e testimoniare la vicinanza del minaccioso
corso d'acqua. Eppure la signora Birri ha vissuto per tanti anni in
quel luogo senza porsi questi problemi... Questo significa che i
pericoli sono più ipotetici che reali... ma invito i lettori a
visionale la mappa di Google digitando semplicemente
"Casali Birri" e seguire i capricciosi corsi di fiumi, torrenti e
fiumiciattoli che scorrono in quella zona, mostrata da Google
purtroppo non ad alta definizione...