Approfittando di questo periodo di vacanza, con le attività sul sito
volutamente ridotte al minimo, ho realizzato il desiderio di rivedere
Giacomo Della Pietra, che conosco fin dai tempi della nostra attività di
radioamatori. Mi ero procurato "un gòt di chel bon" già da qualche settimana ed aspettavo solo
di trovare il giorno più adatto per puntare verso la Carnia.
Dopo gli
acquazzoni e i temporali della notte, le aperture di questa mattina
presagivano una discreta giornata di sole, tanto che verso le 9 ho
impostato il Garmin su Luincis di Ovaro e iniziato a percorrere gli 80
chilometri che mi separavano dalla splendida località sulle sponde del
Torrente Degano. Prevedevo che in una sessantina di minuti sarei giunto
a destinazione, ma a causa della decina di semafori che da Tavagnacco
fino e oltre Gemona erano ostinatamente sincronizzati "sul rosso", il
tempo impiegato è stato maggiore. Anche il Garmin ha contribuito a
peggiorare le cose, indicandomi un percorso tortuoso e complicato,
facendomi attraversare il torrente all'altezza di Ovaro, mentre sarebbe
stato più semplice proseguire ancora qualche chilometro ed attraversarlo
all'inizio della strada per Prato Carnico e la Val Pesarina.
Comunque
poco dopo le 10.30 ho abbracciato Giacomo e la moglie Valentina e
conosciuto un loro parente arrivato con la moglie dalla Francia. Non mi
sono intrattenuto per molto con Giacomo IV3TG, ma abbiamo avuto il tempo
di ricordare i bei tempi delle nostre emozionanti esperienze sulle
frequenze radioamatoriali, e ricordato i tanti amici che non ci sono
più. Abbiamo ironizzato su fatto che Giacomo tenta di celare la sua
calvizie rasandosi completamente la testa, ed io che mi sono ridotto con
i capelli completamente bianchi. Ho estratto dal bagagliaio e avuto modo
di mostrare a Giacomo il mio "rollator", il deambulatore dono della Pro
Loco "Fiore dei Liberi" di Premariacco, descrivendogli il prezioso
contributo che quello strumento è in grado di offrirmi nello svolgimento
del mio lavoro sul territorio. Ho voluto mostrare il deambulatore ad un
amico in grado di capirmi, dato che da molti anni Giacomo è costretto su
una sedia a rotelle a causa di un incidente sul lavoro accaduto quando
da giovane era emigrato in Francia.
Si sa che in buona compagnia il
tempo vola, ma prima di partire ho voluto immortalare quei momenti in
qualche foto ricordo che vi propongo, con l'aggiunta di due immagini
scattate all'andata e due al ritorno all'altezza di Venzone...
Rifiutando gentilmente di rimanere per il pranzo, prima di ripartire ho
dato dimostrazione a Giacomo della facilità di ricompattazione e veloce
posa nel bagagliaio del mio prezioso supporto a rotelle. Mancava poco a
mezzogiorno quando ho salutato i miei cari amici, con la promessa di
rivederci... ma questa volta... senza lasciar scorrere molta acqua nel
Degano e nel Natisone...