Da diversi
mesi mi era stata segnalata una località che meritava di essere compresa
nei miei itinerari domenicali e conservavo nel cassetto la locandina con
le informazioni di massima, che comprendevano anche gli orari delle
Messe. Sebbene le previsioni meteo segnalavano bora nel nord-est dell'italia, la sera
prima avevo programmato il tragitto per raggiungere il Santuario di
Santa Maria in Muggia Vecchia, situato nell'estremo lembo a nord-est della nostra penisola. Avevo programmato
anche il GPS, l'aggeggio infernale che si è andato ad aggiungere alle
apparecchiature in dotazione dell'Associazione "Di ca e di là dal
Nadison".
...il mio navigatore
satellitare...
Si tratta di un
Asus MYPAL A636N con una
Mappa Navigator-6
della Tom-tom, una specie di computerino che uso solo come "navigatore",
ma che potrebbe servire a tante altre cose. E' installato su una "testa"
di Manfrotto (robusto treppiede per apparecchiature video-fotografiche),
montata in modo permanente sul cruscotto della mia Clio.
Devo riconoscere che è uno strumento utilissimo che mi
fa sentire più sicuro quando devo intraprendere un viaggio, specialmente
in località che non conosco molto bene, ma le sue istruzioni ed i suoi
consigli vanno interpretati con una certa prudenza considerando che non
vengono espresse da un cervello pensante e quindi non tiene conto di
certi particolari. Bisogna anche fare delle scelte nel settaggio e nella
programmazione del percorso... scegliere il percorso più veloce, più
corto... ecc. In pratica, è meglio affidarsi completamente a lui solo nei tratti
di strada che non si conoscono ed ignorare le istruzioni, molto spesso
errate o fuorvianti, nei percorsi che si conoscono bene.
Anche se un
tantino frastornato dall'entrata in vigore dell'ora legale, che mi aveva
rubato un'ora di sonno, poco dopo le 8.00 ho abbandonato Leproso
senza dare molta importanza alla bora che da qualche giorno
imperversava su tutto il nord-est, pur consapevole che nel triestino la sua
forza sarebbe stata molto maggiore. Ero comunque ottimista
nell'osservare i prepotenti raggi
di un sole che riuscivano a farsi strada penetrando tra la disordinata
nuvolaglia in movimento, scenari abbastanza consueti nel mese di Marzo.
...la mappa del percorso e la
foto dal satellite...
Avendo
scelto il percorso più veloce, ma evitando scrupolosamente le strade a
pedaggio, poco dopo Monfalcone l'argentina voce di Clara mi ha
indicato il raccordo autostradale del Lisert (E70), che da quel punto della
rete fino al confine è esente da pedaggio. L'arteria è molto scorrevole e... anche troppo, tanto che in avvenire cercherò di evitare (viaggiando
a quella velocità non ti è permesso di guardarti attorno), preferendo la
"costiera" (SS14) che scorre più o meno sul mare e disegna tutto l'arco del
Golfo di Trieste fino a Muggia ed oltre. Uscendo dalla
superstrada si incontra una serie di piccoli borghi dell'altipiano
carsico, percorrendo strade strette e tortuose ma non prive di fascino,
prima di entrare nel centro storico di Muggia. Si sale poi di nuovo in
altura per raggiungere Muggia Vecchia e scoprire il gioiello di quel
luogo... l'antica Basilica di S. Maria Assunta, una serie di
strutture molto
intelligentemente restaurate, che sorgono su una vasta piazzola con
ampio parcheggio, con una ampia apertura verso il mare. Il panorama
dall'alto sul Golfo e su Trieste è indescrivibile, ed è una meta che
consiglio vivamente a tutti gli amanti del bello...!
...veduta verso il mare... e
verso l'entroterra...
Mentre la
bora soffiava senza tregua, io mi sentivo leggero come un passerotto nel
respirare quell'aria fresca e carica d'ossigeno, della quale i miei
disastrati polmoni non sono mai sazi. Per qualche decina di minuti ero
rimasto il solo ad ammirare quelle meraviglie, ma più tardi varie
persone a piedi o in automobile sono giunte con vasi e mazzi di fiori che poi
sistemavano tra le tombe del piccolo cimitero posto sul fianco
dell'antica chiesa.
Ero un
pochino preoccupato per il vento che soffiava senza sosta e che avrebbe
creato qualche problema durante la registrazione delle campane, ma
grazie ad un fazzoletto con cui ho protetto il microfoni dell'Edirol
R-9, tutto è andato a buon fine. Portata a termine la prima parte della
missione, sono poi entrato in chiesa.
Per quanto riguarda i dettagli sulla celebrazione
eucaristica, rimando al servizio nell'apposita rubrica, mentre per
quanto riguarda i servizi fotografici all'interno delle chiese, per
motivi di sicurezza e per mia scelta da molto tempo preferisco ignorare
(o quantomeno non pubblicare), fotografie che inquadrano le opere
d'arte, siano sculture, quadri o mobili antichi.
Come succede sempre, anche in questa occasione il sacerdote è
giunto in chiesa all'ultimissimo
momento, tanto che non ha potuto ascoltare tutto quello che dovevo
dirgli per spiegare la mia presenza.
Alla fine della Messa, quando ho potuto informare il
sacerdote con calma sul servizio che porto avanti da tanti anni, don
Lodovico è sembrato molto entusiasta, tanto da meritarmi un grosso
volume intitolato "I Borghi d'altura nel Caput Adriae".
...in posa davanti al Santuario
con il libro gentilmente offertomi da don Lodovico...
...e sul meraviglioso scenario del mare... per testimoniare che io c'ero...
Aveva da tempo suonato il mezzogiorno e cominciava a
farsi sentire un'insistente languorino allo stomaco, ma mi dispiaceva
abbandonare quel luogo e pensavo a quanto sarebbe stato bello se mi fossi
attrezzato per poter trascorrere ancora qualche ora in quel luogo
favoloso.
Alla fine mi sono rassegnato e... dopo ancora uno
sguardo (digitale) verso il Santuario, sono ripartito nella direzione
opposta a quella dell'arrivo, transitando a fianco dei tralicci dei
trasmettitori radio e tv di Monte S. Michele.
...un'ultimo sguardo verso le
antiche mura...
...e breve sosta in riva al
mare...
Affidandomi completamente al "navigatore satellitare"
come all'andata, ho ripercorso a ritroso la strada del ritorno,
ritornando alla base di partenza alle 13.45 ora legale.
Informazioni sulla
Parrocchia di S. Maria Assunta in Muggia Vecchia...