Veloce viaggio nella bassa furlana
(Castions
di Strada - 31 Marzo 2005)
Una
puntata a Castions e dintorni era in preventivo da diverse settimane,
ma solo giovedì si è
presentata
l'occasione di essere libero da impegni ed ho approfittato anche della
splendida giornata di sole già inoltrata. Saranno state le dieci quando
con il sole già alto sull'orizzonte mi sono avviato verso sud, lasciando
alle spalle il Matajur e Monte Nero che nello specchietto retrovisore
diventavano sempre più piccoli.
Viaggiando abbastanza spedito attraversando paesi che conosco molto
bene, mi sono rammaricato nel non aver montato sull'apposita staffa del
cruscotto, la mia telecamera per riprendere quelle strade sempre pulite
e ordinate ma ora particolarmente ingentilite dall'avanzare seppur
tardivo della primavera.
Tutte le strade portano a Roma (ed anche a Castions), ma dopo tanti
esperimenti, ora credo di conoscere l'itinerario migliore per arrivarci
che è quello che voglio brevemente illustrare, in modo che gli amici
nati in queste zone ma che ora vivono lontano, abbiano l'impressione di
viaggiare con me...
Partendo da Leproso oltrepasso il Natisone a Manzano, per dirigermi
verso Percoto, Persereano, Lauzacco, attraverso la provinciale
Udine-Palmanova a Crosade per proseguire per Risano e Lavariano... A
questo punto però devo fare una scelta tra due possibilità... sfiorare
Mortegliano per arrivare sulla "napoleonica" e quindi alla meta; deviare
per Chiasiellis percorrendo un strada altrettanto suggestiva e
raggiungere la periferia est di Castions.
Questa volta ho scelto la prima opzione, passando alla periferia di
Mortegliano senza fermarmi e raggiungendo velocemente Castions,
indugiando solo per qualche foto davanti alla parrocchiale e proseguire
verso l'ormai famoso "morâr".
Sono entrato nella vecchia "androna" dove sicuramente Walter ed i suoi
numerosi fratelli hanno camminato a piedini nudi nella polvere di quel
cortile all'ombra del morâr, gelso che malgrado gli anni continua a
crescere ed ingrossarsi, tanto che la mia fotocamera non è riuscita ad
inquadrarlo completamente. Mentre cercavo la migliore angolazione, è
sopraggiunta la signora Edda, ex vicina di casa di Walter che ha posato
volentieri sotto l'albero, rendendo così più evidenti le dimensioni,
eccezionali per quel genere di albero. Oltre ai suoi saluti, la signora
Edda vuole tranquillizzare Walter, perchè il suo morâr ora è considerato
dal Comune di Castions "patrimonio storico ambientale" e quindi morirà
solo per malattia o per vecchiaia...
Un'ultimo sguardo al morâr e trasferimento in periferia per
rivedere Armida, sorella di Walter, che negli ultimi mesi ha dovuto
superare dei seri problemi di salute. Obbiettivamente ho trovato Armida
in buona forma, amorevolmente accudita da Miriam, la badante croata che
la riempie di premure, a conferma dell'importanza che il ruolo di queste
persone hanno assunto nel nostro tessuto sociale.
Dopo un buon caffè in buona compagnia e le foto di rito, ho
salutato con un affettuoso arrivederci le due signore, riportandomi
verso il centro per una doverosa tappa da Delmo Cuc (Codarin) e relativa
moglie, la simpaticissima Angela, che mi accoglie sempre con un caloroso
e "morbido" abbraccio. Ho potuto così rendere indietro la terrina che
parecchio tempo fa Armida mi aveva consegnato con un ottimo "tiramisù".
Non potendo rimanere per il pranzo, ho accettato molto volentieri un
abbondante sacchetto di "argjelut" (valeriana) pronta solo da condire, e
uova sode...
Essendo quasi mezzogiorno, ho rifatto "lo scherzetto" a Natalino e
Clelia, infilando due CD nella cassetta per le lettere, proseguendo alla
chetichella per la strada di campagna che poi si ricongiunge sulla
strada per Gonârs. Visto che il mio pranzo era assicurato e non avevo
fretta per rientrare, mi sono fermato più volte fino ad oltre Visco per
riprendere varie "composizioni primaverili" che incontravo per
strada.
Mentre nell'osteria di Leproso sorseggiavo con avidità il mio solito
brodetto, attraverso il cellulare ho ricevuto la tiratina d'orecchi di
Natalino, che per vendicarsi del torto subito mi ha fatto un dettagliato
elenco delle pietanze (tutti alimenti di produzione propria), che mi
sono perso non rimanendo a pranzo da loro... Mi sa tanto che presto
dovrò tornare a Castions...
...fiori spontanei del mio
giardino...
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