"Baule del
diavolo" di Cividale
Il Baule del Diavolo è un mercatino
delle cose vecchie e usate riservato ai privati cittadini, basato sulla
l.r. n. 10/1981. Si svolge ormai da diversi anni la quarta domenica di
ogni mese (escluso Luglio) dalle 8.00 alle 20.00 in piazza del Duomo,
largo Boiani e piazza Foro G. Cesare, con una potenziale capienza di circa
120 banchi. Una zona è riservata esclusivamente ai bambini. Gli espositori
presenti, provenienti anche da altre regioni italiane e dall'Austria,
portano una grande varietà di prodotti, per cui questa manifestazione ha
assunto via via una maggiore importanza e considerazione sia tra gli
appassionati ed i collezionisti, che si presentano già nelle prime ore del
mattino, sia tra la gente comune, che trova facilmente qualcosa di suo
gradimento.Per le prenotazioni ed ogni tipo di informazione è possibile
contattare in orario ufficio:
PRO LOCO DI CIVIDALE DEL FRIULI
via Scipione da Manzano, 32 - 33043 Cividale del Friuli (UD)
Tel. 0432-732401 - Sito:
http://www.procividale.it/ -E-mail:
prenotazionibaule@procividale.it
Il servizio fotografico di
Oddo Lesizza è stato effettuato Domenica 27 Agosto 2006
...veduta dal Borg di
puint...
...le bancarelle in piazza del Duomo...
...Foro G. Cesare (Piazza A.Ristori)...
...per ritornare aldilà del Ponte del Diavolo...
Venerdì 8 settembre 2006
31° PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A CASTELMONTE
Venerdì 8 settembre si è
rinnovato il pellegrinaggio
diocesano a Castelmonte che dal
1976, anno del terremoto, richiama numerosissimi fedeli della chiesa udinese ai
piedi della Vergine Maria, nella festa della sua natività. Fu l'allora
arcivescovo di Udine, mons. Alfredo Battisti a volere questo pellegrinaggio per
invocare forza e coraggio nell'affrontare la ricostruzione. Proprio per questo,
l'arcivescovo mons. Pietro Brollo ha invitato mons. Battisti a co-presiedere
anche questa edizione dell'importante appuntamento ecclesiale. I pellegrini sono
si sono ritrovati alle ore 14.30 a Carraria di Cividale presso la
chiesa posta ai piedi della salita per Castelmonte, ma senza la partecipazione
di mons. Brollo a causa dei seri problemi di salute che lo avevano colpito nei
mesi scorsi. Il presule era però presente alla
concelebrazione eucaristica
sul piazzale del santuario ed alla
conclusione del pellegrinaggio con l'omaggio
floreale all'immagine della
Vergine in santuario e con il canto
del Magnificat.
Partenza da Carraria...
...salita della processione in ordine sparso...
...panoramiche immagini della folla di fedeli sul grande piazzale...
...presenti le autorità...
...inizio della Messa...
...una veduta dal fondo...
...l'offerta dei ragazzi e il personale dell' UNITALSI pronto a ricevere
l'offerta dei grandi...
...alcuni momenti della celebrazione...
...il contatto con la gente...
... e la salita verso la chiesa per l'omaggio finale alla Vergine...
Santuario di Castelmonte
Situato sulla sommità di un colle (618 m. s.l.m.) a est di Cividale del
Friuli, svetta il santuario di Castelmonte, la cui fondazione sembra molto
remota. Alcuni indizi fanno pensare ad un sacello, forse dei secoli V -VI,
dedicato alla Madonna o a S. Michele Arcangelo (tuttora venerato nella cripta).
Alte mura racchiudono la chiesa - dedicata all'Assunzione di Maria Vergine e
consacrata il 15 maggio 1744 - meta di pellegrinaggi da tempo immemorabile,
attorno a cui sono sorti, in epoche successive, vari edifici. In questo luogo,
importante nodo strategico per la difesa orientale della pianura friulana,
esistevano già nel XII secolo una rocca e una chiesa. Il primo documento scritto
che cita la chiesa risale al 1175. Una sempre crescente devozione portò qui,
lungo i secoli, innumerevoli schiere di pellegrini, che venivano ripagati con
indulgenze speciali: ne promulgarono di particolari i pontefici Innocenzo IV nel
1247, Urbano VI nel 1378 e Sisto IV nel 1478.
Danneggiato da un'incursione di Ungari (guerrieri a cavallo originariamente
provenienti dalle steppe della Siberia occidentale) nel 1419, devastato da un
rovinoso incendio causato da un fulmine nel 1469, semidistrutto dai terremoti
del 1511 e del 1513, il santuario venne ampliato e abbellito nel Cinque-Seicento,
ma poi privato dei suoi tesori d'arte durante la dominazione napoleonica
(1797-1799).
Nel 1866 il governo italiano, appena insediatosi in Friuli, confiscò i beni del
santuario e nel 1873 le autorità vietarono anche i pellegrinaggi. Nel 1913
l'arcivescovo mons. Antonio Anastasio Rossi ne affidò la custodia ai Cappuccini.
Nell'ambito della II Guerra mondiale, nel novembre del 1943 il santuario e il
convento furono colpiti da ripetuti colpi di artiglieria tedesca. Incolumi i
religiosi cappuccini e la popolazione del borgo.
L'opera più importante del complesso è conservata proprio nel santuario. Si
tratta della statua in pietra dipinta della Madonna con bambino, eseguita
certamente prima del 1479 (anno in cui venne benedetta e intronizzata) da
scultori gravitanti nella sfera artistica salisburghese.
La festa più importante si celebra, ogni anno, l'8 settembre (Natività della
B.V. Maria) con un grande pellegrinaggio diocesano e una solenne S. Messa
all'aperto.
Gita a
Castelmonte
27 Luglio2006
Sù e jù par Cividât
Cividale del Friuli, Agosto 2006 - 10
inquadrature verticali
Cividale del Friuli, Luglio 2006
Cividale del Friuli - Luglio 2006
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