Il punto della situazione
Abbiamo superato gli 80.000 visitatori e ci stiamo avvicinando al traguardo del quarto anno di vita del sito “natisone.it”, ma diversi mesi prima del febbraio 1999, le pagine di “Di ca e di là dal Nadison” prendevano forma, in uno spazio “in prestito” attivato dall’amico Andrea Cecotti sul server della Cyberqual di Gorizia, dove lavorava.
Fin dall’inizio, i pochi viaggiatori dello spazio cibernetico che erano incappati nelle mie prime pagine sperimentali, dimostravano la loro approvazione scrivendomi ed incitandomi a proseguire su quella strada. Il crescente entusiasmo dei visitatori, in particolare quello espresso dagli emigranti friulani sparsi nei cinque continenti, era davvero commovente. Anche se il sito era poco visibile, con il passa parola la rubrica “i vostri messaggi” si riempiva di lettere di emigranti, con i suggerimenti per migliorare, indicando gli argomenti ai quali erano più interessati. Nel 1999, non era certo come ora, che si ha la possibilità di sfogliare le pagine dei nostri quotidiani stando comodamente seduti in poltrona ad Ottawa, Sidney, Buenos Aires, Copenaghen o Leproso…!
Per avere più visibilità e per avere un’indirizzo più semplice e personalizzato, tra i vari nomi si è scelto “natisone” con dominio “it”. Quattro anni fa, i domini “it” potevano essere assegnati sono ad Enti, Associazioni o Ditte, e per raggiungere lo scopo, mi sono appoggiato alla S.O.M.S.I. di Orsaria, che è ufficialmente l’intestataria del dominio www.natisone.it.
Il crescente successo del sito ha favorevolmente impressionato anche il dott Contento, proprietario della Cyberqual di Gorizia, che ha continuato ad ospitarmi gratis sul suo server fino alla tarda primavera del 2002. Con un certo imbarazzo, alla fine di Maggio di quest’anno, la Cyberqual mi comunicava che a causa delle variate condizioni, la ditta fornitrice dei servizi di connessione pretendeva una tariffa sul traffico piuttosto consistente, che naturalmente era di mia spettanza. Non era certo una sorpresa, quella situazione non poteva andare avanti all’infinito, ed ho pregato la Cyberqual di continuare a fornirmi il servizio, in attesa di trovare una soluzione.
Visto come stavano le cose, ho pensato che per mia comodità fosse arrivato il momento di trasferire il sito in un server di Udine, scegliendo la Infotech, un provider che come la Cyberqual, utilizza la rete della “nettuno”, praticamente la rete delle Università italiane.
Naturalmente, l’efficienza costa, ed anche se la Infotech mi ha praticato una tariffa di favore, un contratto che copre il periodo Agosto-Dicembre, per uno spazio di 300 Mb (ai quali ho subito dovuto aggiungerne altri 100), è costato una certa cifra, cifra che in qualche modo ho potuto sostenere senza intaccare il gruzzoletto che ho messo da parte (per il mio funerale)…!
Ho ancora a disposizione i 50 Mb che la Infotech ha generosamente aggiunto ai miei 400, ma i 5 mesi stanno per terminare, e se non succede un miracolo, c’è il rischio che nel 2003, sotto i ponti del “nostro natisone”, l’acqua non scorra più…