dietro le quinte


RAI-3 a Leproso e Abbazia

12- Febbraio 2001

Nel tardo pomeriggio di oggi è giunta a Leproso una troupe televisiva di RAI-3, ed è arrivata da Milano per effettuare un servizio per la trasmissione televisiva "ITALIE". Secondo la giornalista Alessandra Mancuso, io sarei un esempio da far conoscere, perchè smentisce quanti sostengono che il computer ed internet isolino di più le persone. Nel mio caso invece, il computer ed internet mi hanno permesso di sviluppare ed intensificare i rapporti con tanti amici vicini e lontani, di conoscere tante persone buone e di scoprire un mondo del quale ignoravo completamente l'esistenza.


Alessandra Mancuso, con il rettore dell'Abbazia di Rosazzo, don Dino Pezzetta.


Don Dino ed Alessandra Mancuso, nel chiostro dell'Abbazia.
 

Don Dino, mentre viene intervistato da Alessandra Mancuso. Indovinate di chi sta parlando...
Domani tocca a me...!


Martedì 13 Febbraio

Nella mattinata di oggi, Martedì 13 Febbraio, la troupe di RAI-3 ha effettuato le riprese a casa mia, mentre ero seduto davanti ai due computers. Ero così concentrato a rispondere alle domande della graziosa Alessandra Mancuso, che non mi è venuto in mente di scattare qualche fotografia. Anche se ero piuttosto teso per la rivoluzione che questo avvenimento ha provocato alle mie normali abitudini di vita, osservavo con interesse la grande professionalità con cui queste persone svolgevano il loro lavoro. Alla fine dell'intervista non ero molto soddisfatto delle risposte che avevo dato,  ma Alessandra mi ha assicurato che andava bene così, perchè le riteneva estremamente spontanee.

Nel pomeriggio le riprese sono continuate partendo da Leproso (con la mia telecamera montata sul cruscotto della R5), con una breve tappa nei pressi del ponte che unisce Leproso ad Orsaria, per poi dirigerci sulla strada che porta all'Abbazia di Rosazzo, mentre ero costantemente "puntato" dalla grossa telecamera nell'auto della RAI che mi seguiva da distanza ravvicinata. Dopo una serie di stacchi all'interno del chiostro, mentre ero intento a manovrare le mie modeste apparecchiature da ripresa, ci siamo spostati nell'ampio spiazzo del belvedere, dove il panorama era come al solito splendido, anche se leggermente disturbati da un fresco venticello.
Mi sono appoggiato al muretto del lato sud, mentre gli operatori piazzavano le apparecchiature e puntavano la grossa telecamera nella mia direzione per i controlli preliminari. Non vi dico che cosa mi passava per la testa in quel momento, e mi domandavo se quello che stava succedendo era realtà...

All'inizio delle domande ero girato di spalle alla telecamera e guardavo verso sud in direzione di Aquileia e del mare, che purtroppo non erano visibili a causa di una velata foschia. Più tardi, le riprese sono continuate mentre ero rivolto direttamente al grosso obiettivo, che il mio sguardo cercava di evitare perchè avevo la strana sensazione che se avessi guardato direttamente quell'enorme "occhio nero", ci sarei sprofondato dentro come in un baratro.

Al termine delle domande, avevo l'impressione di non essere riuscito a convertire in parole le sensazioni che volevo mettere in evidenza, e che sicuramente non sono sfuggite alla sensibilità della giornalista, la quale invece sembrava molto soddisfatta. Quando finalmente sono riuscito a "mettere a fuoco" la situazione, ho tratto dal borsello la mia "digitale" per immortalare l'avvenimento. Rientrati all'interno dell'Abbazia per un caldo caffè, sono seguite le strette di mano a quelle tre persone che ormai consideravo cari amici. Non si possono definire in altro modo questi tre ragazzi venuti da Milano, che con grande sensibilità e comprensione, mi hanno aiutato a risolvere i problemi legati alle mie condizioni fisiche, durante  questi due giorni di riprese. Sapevo che la troupe di RAI-3 si sarebbe trattenuta ancora per un giorno, perchè avevano in programma altre riprese del Natisone e dell'Abbazia, un'intervista ad un mio compagno di classe delle elementari di Orsaria e ad un mio collega radioamatore di Fagagna... quindi quelle strette di mano si potevano considerare un addio, ed invece... 


La troupe della RAI-3 di Milano, composta da:
Luigi Toninelli, Daniele Provera e Alessandra Mancuso.


Mercoledì 14 Febbraio

Tutti quelli che mi conoscono, sanno che verso le 11-11:30, possono trovarmi nell'osteria di Leproso, seduto nel primo tavolo di destra, mentre mi gusto il mio solito "tajut" di tocai friulano, che io chiamo "aperitivo" per dargli un tono  d'eleganza. A portata di mano c'è sempre il mio borsello con la telecamera e fotocamera digitali, sempre pronte a catturare le scene più interessanti. Anche oggi intorno le 11:30 stavo tranquillamente sorseggiando il mio tajut, quando sono stato raggiunto dal mio compagno di classe delle elementari Almeo Cantarutti. Aveva poco prima salutato i nostri "amici di Milano", che si erano recati ad Orsaria per intervistarlo, e per un tratto li aveva accompagnati verso l'Abbazia passando per Leproso. Probabilmente hanno riconosciuta la mia automobile ed hanno fatto dietro-front, fatto sta che mentre eravamo pronti per tracannare il secondo "tajut", improvvisamente ce li siamo trovati davanti, con il "mostro dall'occhio nero" pronto a riprenderci. Mi sono reso conto che da quel momento, per i miei amici lontani, almeno una delle mie due "debolezze" non sarebbe stata più un segreto: non resistere alla tentazione di brindare in compagnia di amici con un buon tajut...! 
          Se si fosse trattato di friulani, sono sicuro che si sarebbero uniti a noi, magari ordinando un litro di buon "merlot", di cui Giorgio ha sempre una buona scorta... invece i componenti della troupe hanno frettolosamente consumato in piedi  un caffè... peggio per loro...! Comunque è certo che questi "milanesi", il loro lavoro lo svolgono con molto scrupolo... Avevano programmato di effettuare anche delle riprese del Natisone dal Ponte Romano di Premariacco, continuare le riprese esterne dell'Abbazia di Rosazzo, e nel pomeriggio intervistare il mio amico radioamatore di Fagagna, prima di puntare verso Milano.
Nel pomeriggio, IV3IBX, ovvero Fulvio Ongaro di Fagagna, ha confermato di essere stato intervistato e di aver detto tutta la verità... e cioè, che...

prima... 'o eri un vedràn acid e scorbutic;
cumò... 'o soi simpri un vedràn, ma tant, tant bon...!


          Non sono in grado di sapere quando la trasmissione andrà in onda, ma sicuramente ne darò tempestive informazioni, tanto più che ci sarà un mio intervento in diretta TV. Inoltre sono previsti alcuni collegamenti telefonici in tempo reale, con emigranti d'oltreoceano. Come certamente saprete, ITALIE va in onda durante la settimana su RAI-3, alle 11:30. Naturalmente su RAI International, sarà trasmessa in differita.

          Ora che è quasi tutto finito, mi sento un pochino in colpa, per essere proprio io "la causa" di quello che è successo in questi giorni,  e mi domando se realmente quello che sto facendo merita tutta questa attenzione...