Povoletto
(UD), 23 Novembre 2014
CAMPANE
SS. Messa Solenne
in onore del
Patrono San Clemente I, Papa e Martire
accompagnata dalla
Cappella Musicale "Santa
Cecilia" del Duomo di Udine
Gilberto Della Negra, direttore
- Beppino delle Vedove, organista
A Povoletto festa di San
Clemente Papa (la
Vita
Cattolica) - Festa per il patrono San Clemente papa a Povoletto, alla quale si aggiunge un'importante ricorrenza: il 30°
anniversario dalla fondazione del Circolo culturale San Clemente,
che ha promosso, con la collaborazione di parrocchia e associazioni
paesane, numerose iniziative per il fine settimana. Venerdì 21
novembre, alle 20.45, nel Centro ricreatorio «Amici della
solidarietà», Dino Persello metterà in scena il suo spettacolo «Voe
di... contâus». Sabato 22, alle 20.45, nella chiesa parrocchiale,
tradizionale concerto di Santa Cecilia dell'Associazione culturale
musicale «Euritmia». Infine, domenica 23, festa di San Clemente
papa, verrà celebrata la Santa Messa solenne, accompagnata dalla
Cappella musicale della Cattedrale di Udine, cui seguirà la
presentazione del restauro dello stendardo di San Clemente e di
un'ottocentesca Madonna in ceramica donata alla parrocchia.
CANTO DI APERTURA
INTRODUZIONI ALLA
CERIMONIA
SALMO
...Don Luigi
Gloazzo all'omelia...
...dalla liturgia eucaristica al Padre nostro...
...la consueta foto ai fedeli dopo la Comunione...
BENEDIZIONE E
RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO
La Cappella
Musicale "Santa Cecilia" del Duomo di Udine esiste fin dagli
inizi del
'900
come
formazione composta in gran parte da chierici che frequentano il
seminario di Udine e che, sotto la direzione di vari maestri tra cui
Mario Roussel e Giovanni Pigani, sostengono con il canto
(soprattutto gregoriano) l'ufficio della santa Messa. Il coro riceve
una prima e decisiva svolta nel
1966
quando l'allora Arcivescovo di Udine mons. Giuseppe Zaffonato nomina
a maestro della Cappella Albino Perosa, musicista e sacerdote
friulano che sostituisce l'anziano maestro Pigani. Fino a quel
momento la liturgia era rimasta intatta, anche se il grande impulso
pre-conciliare del vescovo Zaffonato aveva suscitato partecipazione
corale e assembleare alle liturgie in tutte le parrocchie di Udine.
Don Perosa creò un primo sussidio diocesano presentato inizialmente
dal suo coro e poi diffuso in tutti gli altri, giovando così
notevolmente sul piano pastorale sia al clero sia ai fedeli, i quali
potevano in tal modo accompagnare con il canto tutte le celebrazioni
liturgiche. E il canto liturgico è stato ed è appunto lo scopo
primario di questo coro che, coinvolto in tutte le celebrazioni
solenni all'interno del duomo cittadino (Settimana Santa, Avvento,
Corpus Domini, Pentecoste...), può così essere definito il coro
"ufficiale" dell'Arcivescovo di Udine. Non manca peraltro l'impegno
nell'attività concertistica. Il gemellaggio di Udine con la
cittadina di Esslingen ha permesso alla Cappella di esibirsi in
quella città diverse volte, in concerti per coro ed orchestra e
sotto la direzione, oltre che di Don Perosa, dei maestri che gli
sono succeduti, come Don Gilberto Pressacco e Giovanni Zanetti.
Grazie alla collaborazione con i vari "Fogolârs
Furlans" sparsi per l'Italia e non solo, si sono tenute a Roma,
Milano, Torino e all'estero esibizioni che hanno riscosso calorosi
successi. La Cappella ha inoltre partecipato a numerosissime
rassegne corali, dove si è sempre distinta per i lusinghieri
risultati ottenuti. Con l'arrivo del nuovo e attuale maestro
Gilberto Della Negra nel
1997
e la
rifondazione della gestione amministrativa dell'ottobre
1998
con la nomina da parte
dell'Arcivescovo Battisti, il coro ha assunto la nuova e attuale
denominazione di "libera associazione di fedeli con il nome di
Cappella Musicale della Cattedrale di Udine, destinata a
solennizzare con il canto le solenni celebrazioni nel Duomo di
Udine"(...). La formazione, sotto la guida del maestro Della Negra,
ha sostenuto la liturgia in molte chiese di Udine e del Friuli, ha
tenuto concerti nelle più importanti pievi della provincia e
naturalmente nel duomo di Udine. L'impegno per il sostegno dei
solenni pontificali in cattedrale non è certamente semplice: il
repertorio da presentare varia per ogni tipo di celebrazione e il
risultato delle esecuzioni è quindi strettamente legato alla
costante presenza dei coristi nonché all'impegno in lunghe ore di
studio e di interpretazione sotto l'attenta e scrupolosa guida del
maestro.
CHIUSURA