Castelmonte di Prepotto
(UD), 8 Settembre 2014
Piazzale
del Santuario
...l'inizio delle salita di 7 chilometri di Carraria alle ore 12.59
quando sono passato io e alle ore 13.43 quando è transitato Oddo...
tengo a precisare che per il servizio fotografico che segue, mi sono
avvalso della collaborazione dell'amico del nostro "natisone" Oddo
Lesizza...
Santa Messa
presieduta
dall'Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato
in occasione del XXXIX Pellegrinaggio Diocesano
accompagnata nei canti da una
sezione del Coro del Duomo di Udine
diretto dal M° Gilberto Della Negra con Gianluca Micheloni
all'organo
...qualche ripresa
nell'ultimo tratto della salita...
...fino alla comparsa del vescovo...
...il corteo che si avvicina al palco dell'altare...
...panoramica all'inizio della cerimonia..
...mentre don Loris guida il canto delle litanie lauretane...
PREGHIERE SALUTI E
CANTI DI APERTURA
LETURE DAL VANSELI IN
FURLAN
...l'Arcivescovo
all'omelia...
...alla presentazione dei doni... il classico omaggio a Maria
in sloveno...
Lepa si, lepa
si, roža Marija,
tebe časti vsa nebeška družina;
Angelci lepo pojejo,
tebe, Marija, hvalijo.
Kar nam je Eva nesrečna zgubila,
roža Marija nam je zadobila:
ki je rodila Jezusa,
milega nam Zveličarja.
Vodi, Marija, po pravi nas poti,
da nas nobena skušnjava ne zmoti
varuj in brani nas vse dni,
da nas sovražnik ne dobi.
Kadar pa morali bomo umreti,
daj nam, Marija, še enkrat prejeti
v Rešnjem telesu Jezusa,
milega nam Zveličarja.
...riprese e
zoomate dall'alto, nei settori di sinistra, di centro e di destra...
CANTO IN RUMENO
... atto di affidamento a Maria con il canto del Magnificat...
BENEDIZIONE
...canto finale con lo scioglimento delle campane...
Ave o Vergjne, us saludi,come l’agnul ancje jo;
ave, o plene d’ogni gracie il Signôr al è cun vô!
Daimi, daimi une cjalade, cun chel vôli plen d’amôr;
o gran Mâri inmacolade, o colombe dal Signôr.
Biele l’albe matutine, biel un agnul dal Signôr;
ma vô, Vergjne divine, o sês biele plui di lôr.
Faisi dongje, cjare mâri, cun chel uestri biel bambìn;
che’o lu cjali, che’o lu tocj, che’o lu bussi, chel ninìn.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Il
messaggio dell'Arcivescovo nell'annuale pellegrinaggio a Madone di
Mont
(
http://www.lavitacattolica.it/)
«Chi ha l’amore del Signore nel cuore non lo trattiene per sé ma lo
riversa spontaneamente sui fratelli che incontra. Si accosta a loro
con i sentimenti e gli atteggiamenti che abbiamo sentito elencare da
San Paolo nella seconda lettura: ama i fratelli con affetto fraterno
mostrando verso di loro stima; è pronto ad ospitare a casa sua e nel
suo cuore chi bussa; dal suo cuore escono solo benedizioni anche
verso i persecutori; sa gioire con chi vive momenti di gioia e sa
piangere con chi è provato dal dolore; non coltiva sentimenti di
grandezza salendo sulle spalle degli altri ma ha la forza di fare
del bene con umiltà servendo senza attirare l’attenzione»: questo il
passaggio centrale dell'omelia pronunciata dall'Arcivescovo di Udine
nel corso della solenne S. Messa per l'annuale pellegrinaggio
diocesano a Castelmonte, svoltosi questa sera.
Migliaia i pellegrini partiti
nel primo pomeriggio da Carraria per raggiungere il grande
parcheggio del santuario dove si è svolta la concelebrazione
eucaristica all'inizio della quale l'Arcivescovo ha dato il
benvenuto al nuovo rettore del santuario, padre Rino Panizzo,
originario di Roncade (Treviso) e ha ringraziato per il lavoro
svolto il rettore uscente padre Franco Carollo. Ai fedeli mons.
Andrea Bruno Mazzocato ha ricordato gli immortali versi con cu
Dante, nel celebre canto in onore della Vergine, commenta il
concepimento verginale di Maria: «Nel ventre tuo si raccese
l’amore». «Maria diventa il tabernacolo vivente dell’Amore di Dio
portato in lei dallo Spirito Santo e questo amore si chiama Gesù che
nel suo cuore di uomo custodisce l’amore che lo unisce a Dio Padre e
tutta la compassione del Padre per gli uomini e per la loro triste
condizione di peccato – ha spiegato il Pastore della Chiesa Udinese
-. Per pura grazia ella diventa il tabernacolo dell’Amore e,
insieme, la sorgente dell’Amore perché con il corpo e il cuore
offrirà Gesù agli uomini dal momento della sua nascita fino a quando
parteciperà al dono supremo che egli farà di sé stesso sulla croce».
E a questo proposito il
pensiero dell'Arcivescovo non poteva non andare all'imminente inizio
in diocesi dell’Anno della carità che proseguirà il cammino
intrapreso dalla Chiesa Udinese con l’anno della fede e l’anno della
speranza: «Qui, a Castelmonte, guardiamo a Maria come al modello da
imitare nell’anno della carità. La grazia che Ella ha ricevuto è
stata, per certi aspetti, unica come è unica la sua condizione di
immacolata. Insieme, però, è una grazia alla quale possiamo
partecipare anche noi.
Con il sacramento del
battesimo e della cresima Gesù risorto ci ha comunicato il suo Santo
Spirito che, secondo la bella immagine di san Paolo, “ha riversato
l’amore di Dio nei nostri cuori”. Ognuno di noi custodisce nel suo
cuore l’amore stesso che riempie il Cuore di Gesù e di Maria. Certo,
noi non siamo immacolati e spesso lo inquiniamo cedendo ancora al
peccato. Ma il Signore ci offre sempre la possibilità di pentirci,
confessando il nostro peccato, e di essere purificati dal suo
perdono». Un concetto teologico che a Castelmonte diventa ogni
giorno vita vissuta: «Specialmente quando ci accostiamo al
sacramento della penitenza e il sacerdote invoca su di noi il
perdono divino, Gesù rinnova in noi il dono dello Spirito Santo che
riversa ancora nel nostro animo il suo amore. Quante volte qui a
Castelmonte si rinnova questo miracolo e quanti cristiani tornano
alla loro vita rinnovati nel cuore dal perdono di Gesù. Tornano ad
essere tabernacoli del suo amore e, insieme, come Maria anche
“sorgenti"» per gli altri.
Amore, accoglienza,
perdono, condivisione, umiltà sono quindi gli atteggiamenti
rivelatori: «Un cristiano che mostra questi sentimenti e questi
comportamenti è una vera sorgente dell’amore perché comunica ai
fratelli l’amore stesso di Gesù che egli custodisce nel cuore - ha
evidenziato l'Arcivescovo -. È tabernacolo e sorgente dell’amore di
Dio come lo è stata e continua ad esserlo Maria, nostra sorella da
imitare e nostra Madre a cui affidarci perché, in questo Anno della
carità, diventiamo tutti più santi perché più purificati nell’amore.
Preghiamo Maria anche per tutta la nostra Chiesa diocesana perché,
come scrive santa Teresa di Lisieux, essa abbia un cuore infiammato
dall’amore di Cristo. Abbiano il cuore infiammato dall’amore di
Cristo i sacerdoti, i diaconi, le religiose/i, i nostri sposi, i
giovani chiamati a scelte di vita decisive, coloro che si dedicano
ai poveri e ai bisognosi.
Se le nostre comunità
trasmettono il calore del Cuore di Gesù, tanti verranno a scaldarsi
e ritroveranno la via della fede e della speranza. E si realizzerà
la preghiera di Gesù: “Prego perché tutti siano una sola cosa; come
tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il
mondo creda che tu mi hai mandato”. Maria, Madre dell’amore e
Madonna di Castelmonte, intercedi per noi».
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Santuario di
Castelmonte, 8 Settembre 2014
Santa Messa
presieduta
da mons. Andrea Bruno Mazzocato
in occasione del XXXIX Pellegrinaggio Diocesano
Coro del Duomo di Udine
diretto dal M° Gilberto Della Negra
all'organo Gianluca Micheloni
|
01 |
7.34 |
Litanie lauretane |
02 |
1.35 |
Benvenuto di padre
Rino |
03 |
1.18 |
Saluto dell'Arcivescovo |
04 |
3.50 |
Gloria |
05 |
1.54 |
Salmo responsoriale |
06 |
0.57 |
Alleluia |
07 |
2.16 |
Lettura del Vangelo (in friulano) |
08 |
14.50 |
Omelia di mons. Andrea Bruno Mazzocato |
09 |
3.48 |
Preghiere (in sloveno, friulano, tedesco, kirundi e
italiano) |
10 |
5.10 |
Lepa si,
lepa si, roža Marija |
11 |
1.52 |
Sanctus |
12 |
0.56 |
Agnus Dei |
13 |
2.12 |
Mistero della Cena |
14 |
2.50 |
Canto di un gruppo della comunità rumena |
15 |
3.10 |
Sancta Maria, ora pro nobis |
16 |
2.28 |
Magnificat |
17 |
1.58 |
Benedizione |
18 |
2.12 |
Ave o Vergjne |