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Premariacco (UD), 8 Giugno 2014
Chiesa di San Silvestro e Piazza Marconi


Santa Messa
e Corteo al Monumento ai Caduti in Piazza Marconi
per ricordare la tragedia del 29 Maggio 1944


         
 PREGHIERA E CANTO DI APERTURA

Celebrazione presieduta da padre Eugenio Sirch (rientrato dall'Africa per un periodo di vacanza a Premariacco, suo paese natale), concelebrato con il parroco titolare mons. Pietro Moratto e sostenuta dai canti del Coro parrocchiale...


         
 BENVENUTO E INIZIO CERIMONIA



 GLORIA



 ESTRATTO DALL'OMELIA DI PADRE EUGENIO


...dalla liturgia eucaristica al Padre nostro...


...la consueta foto ai fedeli dopo la Comunione...



...benedizione alla corona d'alloro e ai fedeli...



 ULTIMO CANTO E USCITA DEL CORTEO

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...più tardi, al Monumento ai Caduti delle Resistenza in Piazza Marconi
a pochi metri dal luogo dove la mattina del 29 Maggio 1944 è stato perpetrato l'eccidio..


...è stata posta una corona d'alloro...




...mentre veniva eseguito l'Inno d'Italia e le note del Silenzio...


...il Sindaco di Premariacco ha porto i saluti agli intervenuti, seguito dai Sindaci di San Giovanni al Natisone, di Tavagnacco e di Corno di Rosazzo. E' seguita l'Orazione del Presidente Provinciale dell'AMPI...


...che qui vediamo in una panoramica sulla soleggiata Piazza Marconi...



...personalmente, mi sono commosso nell'ascoltare il discorso del rappresentate del Comune di Tavagnacco, quando nel suo intervento a ricordato i nomi e l'età delle tredici vittime, tutte provenienti da quella località...


...la banda ha concluso la cerimonia con alcuni brani delle tradizione partigiana...

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          Non posso chiudere questa pagina senza esprimere un pietoso pensiero ed un Requiem per i due soldati tedeschi che hanno perso la vita mentre viaggiavano in autocorriera sul tratto di strada Orsaria- Premariacco, fatto che ha provocato la rappresaglia tedesca. Pure essi avevano una casa ed una mamma che ha invano atteso il loro ritorno... Quei due soldati avevano le stesse colpe dei nostri alpini, che in quei tempi erano stati catapultati nelle steppe della Russia, nelle impervie terre di Grecia o Albania e nei roventi deserti africani. Anche nei nostri paesi abbiamo il ricordo di mamme che hanno invano atteso il ritorno dei loro figli...